Quello che si respira nell’aria di Pinzolo è che questa è finalmente l’Inter di Mazzarri. Ecco perché WM dice di sentirsi ancora più carico rispetto all’anno scorso quando si trovò in balia di un cambio societario che scombussolò tutto quello che aveva in testa, dopo che aveva accettato la corte di Moratti per venire sulla panchina nerazzurra. E non è solo questione del rinnovo del contratto che gli ha offerto Erick Thohir, allungare quello in scadenza al prossimo giugno ne ha aumentato la forza ma è tutto un insieme di cose, dal cambio dello staff medico, a Giuseppe Santoro che è tornato team manager come ai tempi di Napoli, per finire al mercato.

Vidic, Dodò e M’Vila non saranno stati i primi nomi della sua lista-Rinforzi ma sono comunque giocatori scelti se non in prima battuta da lui, a cui lui ha dato il suo ok prima di chiudere le trattative. In più l’addio agli eroi del Triplete è sì stato doloroso ma permette a Mazzarri di lavorare su un gruppo ancora più grezzo, da plasmare, da portare a stupire tutti, come fecero la sua Reggina, la sua Sampdoria e il suo Napoli. Questa è finalmente la sua Inter, anche se non dovessero arrivare altri regali da parte di Thohir, difesa a 3 o a 4 non importa. Questa stagione è da ZERO ALIBI, non c’è più nessun cambio societario, il dottore che blocca il recupero dei giocatori, una parte della squadra che rema contro: l’aria è pulita come quella di Pinzolo e lo si è subito visto dalla prima amichevole stagionale.

Lasciano il tempo che trovano le partite d’estate, soprattutto quelle contro i dilettanti, ma se vi ricordate l’anno scorso la fatica che fece l’Inter per tutta l’estate, contratta, bloccata, impaurita. Quella di quest’anno invece corre, leggera, veloce, con tanta fame e voglia di stupire. La nuova Inter ha la faccia di Mauro Icardi, il futuro top player nerazzurro, tenuto nonostante richieste importanti, perché materiale ancora un po’ grezzo ma purissimo, da plasmare come i Cavani e i Lavezzi, e aspetta l’esplosione definitiva di Mateo Kovacic, belli, giovani e di qualità assoluta.

E poi c’è quella voglia di rivincita che accomuna tutti, dal Divino Jonny al nuovo capitano Ranocchia, dalla roccia Jesus al colosso Vidic, da M’Vila a Dodò, tutti vogliono vincere qualcosa nella prima vera Inter di Walter Mazzarri.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 18 luglio 2014 alle 00:01
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
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