Marco Giampaolo in conferenza pre derby, in programma per domani sera alle 20.45, conclusasi da poco al Centro Sportivo di Milanello ha risposto ai microfoni dei giornalisti presenti.
Per l'atmosfera che San Siro trasmette, si aspetta la sensazione di vedere San Siro per la prima volta?
"E’ una sensazione che proverò domani sera, ma ho già una testimonianza da parte del mio vice e m ha raccontato dello stesso tifo, passione emozione che trascinano. E’ una sensazione che vi racconterò dopo la partita".
I calciatori sono sembrati consapevoli del fatto che ci voglia tempo ma vincere a Verona è stato importante.
"La nostra ambizione è quella di giocar bene e vincere. E’ sempre stata la mia ambizione e cerco di trasmetterla alla squadra, le vittorie aiutano ma credo che bisogna vincere e convincere. Il lavoro che facciamo è per arrivare a questo tipo di sintesi”
Questa è la parte più bella di Giampaolo? E’ la partita più importante?
"Le salite e le discese fanno parte del lavoro dell’allenatore, difficile trovarne uno che ha avuto la strada spiaata. Poi questa è una partita importante, fa storia a sé, ne ho vissuti tanti a Genova e so cosa significa, per il tifoso, l’ambiente, le sensazioni…E’ una partita importante, non la più importante, ambisco a gicoarne tante”
E’ stata una settimana di attesa e giusto nervosismo. Preferisce giocatori più nervosi o più sereni?
"Io preferisco giocatori entusiasti, vogliosi di far bene. Nervosi no. In partite così non è necessario essere nervosi, c’è un livello psicofisico che non c’è bisogno di aggiungere niente. Il nervosismo non ti aiuta a giocar bene, devi essere sereno e saperti divertire con serenità".
Quanto peserà Brozovic?
"L’Inter è una squadra chiara e definita, che fa le cose con ripetitività, il problema non sta nell’individuo ma nel fare un gran lavoro collettivo di responsabilità e maturità tattica. Forse sul piano della contrapposizione è la più difficile. I giocatori dovranno fare molta attenzione".
Possiamo parlare di una sfida verità, l’Inter è favorita?
"Sfida verità non so, in ogni partita hai qualcosa da vincere o da perdere a prescindere dall’avversario e lo sarà sempre. L’Inter arriva meglio o peggio? Non lo so. E’ una partita partciolare che sfugge da ogni pronostico. Confido di saperla fare”
La prestazione dell’Inter contro lo Slavia ha messo in evidenza qualche punto debole?
"La partita di Champions l’ho vista e ha trovato una squadra di contrapposizione diversa che gli ha dato fastidio ma l’Inter resta definita e fa le sue cose".
Giocare bene è una questione di modulo?
"Sono tante cose, si lavora per ottimizzare ogni cosa. Non dipende mai da una sola cosa. Dipende anche dall'atteggiamento con cui si scende in campo".
Il tuo Milan è in grado di fare lo Slavia Praga?
"Il Milan deve fare meglio dello Slavia Praga. A me non piace difendere stando nel fortino, non m piace. La nostra ambizione è fare bene tante cose e bisogna lavorarci. Idealmente non m piace una squadra che resta nel fortino, non conquista palla alta…prima parlavo di consapevolezza tattica, equilibrio…”
E’ incuriosito di incontrare Conte per la prima volta?
"Conte ha avuto un percorso importante, me lo ricordo agli inizi, l’ho seguito. Non l’ho mai incontrato ma il ceppo lo conosco, so che idea di calcio ha”.
Come ha visto Conti? Ha pensato di mettere Borini?
"Gioca Conti. E’ una chance, una possibilità. Il ragazzo si allena bene, è sempre attento, mi pare sia anche cresciuto. Si è messo a lavorare con grande disponibilità e credo che abbia fatto più che qualche miglioramento e domani deve solo dimostrare come sta".
Ha detto che è la più difficile per la contrapposizione ma per un motivo tattico o psicologicamente?
"Ogni partita riesci a fare delle cose per le quali lavori durante la settimana. Nelle amichevoli di quest’estate siamo riusciti spesso a mostrare un calcio simile a quelle che sono le nostre trame, in campionato siamo riusciti meno ma abbiamo respirato la giusta aria. La più difficile a livello tattico, per la disposizione di giocatori in campo dell’Inter. Devi avere la capacità di leggere tante situazioni sulle quali abbiamo lavorato e lavoreremo anche dopo la conferenza".
Visto che è stata una campagna acquisti impegnativa le tue scelte sono legittime,a che punto sono i nuovi?
"Per me esiste il Milan, non tizio, caio e sempronio. Alleno dei giocatori dei quali sono contento, non discuto dei singoli calciatori. Il Milan è al di sopra di ognuno di noi".
Cosa vuole dire affrontare l'Inter con Icardi e con Lukaku?
"Non cambia nulla".
Il Milan di Gampaolosi è fermato a Cardiff?
"Sostanzialmente hai ragione non si scappa da lì, però penso il Milan possa fare quello che ha fatto in quell’occasione lì. Ci sono stati rallentamenti, ma sono convinto che lavorando assieme riusciremo a fare quanto fatto in quell’occasione. Il nostro obiettivo è avere un’identità riconoscibile".
Lo si fa anche cambiando spesso?
"Non credo di aver cambiato spesso. Lo si fa lavorando bene"
La squadra ha la serenità giusta?
"Sì, la squadra l’ho vista serena, lavorare nella maniera giusta senza isterismi. Le partite vanno giocate con gioia. Dico spesso ai giocatori divertitevi, con responsabilità ma divertitevi. A Verona la squadra forse non è stata decisiva negli ultimi metri ma il mantra è gioia e divertimento".
Ha avuto il confronto con Paqueta?
"Nessun confronto, nessun nervosismo. E’ stata una chiacchierata che poi ad arte, a voi piace ingigantire. Vi assicuro che non c’è stato niente di clamoroso".
Il derby può essere considerato il crocevia della stagione?
"E’ una partita che pesa ma no, non rappresenta il crocevia. Siamo alla quarta, c’è strada da fare".
Visto che è una partita di insidia anche emotiva può essere una partita di Biglia?
"Biglia è un giocatore esperto che sa giocare le partite. Quando ho affermato, dopo il post Verona quelle così lì, è per dire che è un giocatore d’esperienza. Dobbiamo giocare in 11".
A che punto è Rebic?
"Rebic ha volonta, è un ragazzo che è venuto con entusiasmo. Si è allenato con noi questa settimana però si è allenato con molto entusiasmo".
Domani che Inter si aspetta tatticamente?
"L’Inter è sempre una squadra che tenta sempre di fare la sua partita".
FcIN - Ha provato la difesa a 3, ha intenzione di giocare a specchio?
"Conte cosa ha provato? (ride ndr)"
Che Inter si aspetta?
"E' una squadra che gioca sempre allo stesso modo, non mi aspetto sorprese. E' chiaro che ogni partita è diversa dall'altra perchè c'è sempre un avversario diverso di fronte. L'Inter prova sempre a fare la partita".
Cosa pensa di Donnarumma leader?
"Ci sono tanti uomini spogliatoio. I più giovani che sono appena arrivati devono capire questo ambiente, gli altri lo conosco già e sono tutti leader. Gigio è uno di questo".
C’è qualche rimpianto per non essere arrivato Sensi a giudicare dall’impatto che ha avuto?
"Nessun rimpianto. Io amo i calciatori che alleno".
Vuole regalare una vittoria domani ai tifosi?
"So cosa significa regalare una gioia ai nostri tifosi per la vittoria di un derby. L’ho vissuta in passato anche se per me dura il tempo di un’ora ma è un mio aspetto caratteriale".
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Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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