Leggendo l'editoriale "la mano di josè non basta" ne vengo fuori mio malgrado profondamente amareggiato,molto piu di quanto non lo fossi stato in realtà mercoledi sera al triplice fischio...quel che mi amareggia è proprio questo...io perenne ostinato e cucciotissimo critico della mia inter,della mia passione,del mio più bell'hobby martedi ero tutt'altro che amareggiato,era stata l'inter più bella della stagione,e dirlo in occasione di una sconfitta in casa, da campioni d'europa, mi strappa un amaro sorriso.Una stagione in cui ho trangugiato famelico figuracce in quasi tutti gli scontri diretti in campionato non mi pareva vera un inter che eccezzion fatta per i due legni bavaresi avrebbe "portato a casa" un onesto pareggio,avendo magari anche l'occasione di maledire la malasorte che offusca la vena realizzativa del buon cuchu.

E veniamo alla mia amarezza notturna dunque, nel leggere il citato editoriale.Sono tra quelli che ha fatto 900 km per tentare d'esserci a madrid prima e a pretendere di essere in piazza duomo poi,sono tra quelli che fuggiva dal duomo alla malpensa finendo a SanSiro pagando taxi di tasca propria e di qualche altro sventurato "compagno",sono tra quelli che non aveva una religione se non quella dello "zero tituli" e del "ma io non suno pirla",sono uno che va fiero d'essere stato tra i pochi ad essersi goduto un "triplete"...ma questa è la mia storia,del vate di Setubàl e dei fantastici 11,che racconterò ai miei figli,di cui parlerò ai nipoti,di cui lascerò scritto ai pronipoti...questa è storia.

Quanto altro noi splendidi autolesionisti nerazzurri dovremo rievocare quella leggenda prima di tornare ad occuparci del presente e non fare un mero lavoro da "nostalgici"? Il presente è un inter che chiuderà la stagione con "zeru tituli" perchè il milan è un altra squadra,perchè il bayern è sempre quella e tanto basta per espugnare sansiro,perchè chissà magari vinceremo l'ennesima coppa italia. Il presente è una sfilza avvilente e degradante di infortuni che pochi di voi a quanto vedo ricordano essere una piaga che ha SEMPRE afflitto la nostra compagine,magari in maniera piu lieve ma quasi sempre determinante,prima che arrivasse "lui". Il presente è un avvilente gioco di poteri,simpatie,ripicche tra il presidente e un signore, Benitez, che dir si voglia ha pagato caro lo scotto d'esser "troppo diverso" dal mago di Setubal e quindi quasi in un beffardo gioco d'antitesi obbligatoriamente "troppo sbagliato".

Il presente è una campagna acquisti estiva stupidamente incentrata sulla convinzione che i campioni di tutto non avessero bisogno di alcunchè scordando banalmente quanto contino in questo sport motivazioni,stimoli e dinamiche nuove.
Il presente è una girandola di nomi da Arshavin a Montolivo,passando da inquietanti prospettive come il riscatto del redivivo Andreolli,e di una panchina che sembra inutile vuota incompleta senza di..."lui".
Spero solo che almeno da noi, tifosi,amanti, sognatori, arrivi prima o poi una spinta per un futuro migliore,di nuovo vincente,di nuovo bello,magari continuando a versare qualche lacrimuccia guardando le foto di quel "triplete",di quell'allenatore,di quella squadra,ma senza commettere l'errore di rimanerci morbosamente attaccati ripetendoci in un senile clichè quanto eravamo belli quando c'era Josè,quanto eravamo forti,e poco importa come vada per i prossimi 5 anni,in fondo...eravamo campioni del mondo...

Sezione: Visti da Voi / Data: Sab 26 febbraio 2011 alle 10:42
Autore: Redazione FcInterNews
vedi letture
Print