"Ci hanno traditi! La finale di Monaco sarà ricordata da noi interisti come una serata molto umiliante dove sono venuti fuori, purtroppo, tutti i lati peggiori di una squadra che aveva illuso una moltitudine di tifosi. Nelle due precedenti sconfitte (Lisbona 1967 e Rotterdam 1972) avevamo perso sì ma giocando le partite, pur affrontando nella seconda sconfitta il mitico Ajax. Dopo le ultime “memorabili” serate della Champions di quest’anno, forse, aleggiava sulla squadra e nell'ambiente interista l’idea di una certa formalità sulla finale di Monaco: la realtà, la dura realtà, ci ha portati ad una umiliazione inimmaginabile. La spiegazione più immediata può essere che la squadra sia scesa in campo, si fa per dire, con la presunzione di essere alla pari o anche superiore alla squadra francese ed è avvenuto quello che succede spesso nello sport, cioè non riuscire a reagire già alle prime difficoltà create dall'avversario. Purtroppo, la realtà ci dice anche che questa rosa, alquanto negli anni e, quindi, molto esperta, non ha saputo arginare una squadra rivelatasi nettamente superiore. E’ stato un anno “orribile” a livello di trofei ma molto positivo a livello finanziario per cui noi tifosi abbiamo il diritto di aspettarci dalla Società degli innesti di livello importante in questa rosa. Occorrerà fare delle attente valutazioni su tutti, dall'allenatore ai giocatori perché, mentre la finale di due anni fa ha iniettato tanta fiducia in tutto l’ambiente e le prestazioni e le emozioni vissute nel periodo successivo sono sotto gli occhi di tutti, l’amarezza e l’umiliazione subita da questa finale di Monaco può creare pericolose ripercussioni. A mio avviso, c’è da fare parecchio anche sulla testa di alcuni giocatori perché, dopo un 2023/24 straordinario, l’anno appena passato è stato alquanto altalenante e deludente, vedi l’ennesima prestazione di un impresentabile Dimarco, anche se nella finale di Monaco, a dire il vero, si sono rivelati tutti impresentabili, squadra e allenatore. Forza Inter, sempre".
Luigi
"Partita orribile, prestazione deprimente. I nodi sono giunti al pettine, e soprattutto é inaccettabile la mancanza di carica agonistica, e di attenzioni che ci hanno fatto perdere anche un altro campionato. Sperando che Inzaghi rimanga, credo che servano almeno 5-6 giocatori, titolari ma anche cambi all’altezza. Il punto è che se i giocatori sono "dispiaciuti", quelli che soffrono e pagano sono i tifosi, che non tornano a casa con i bonus… Nota di colore: i nostri famosi ultras hanno perso ancora di più: i tifosi del PSG cento volte più organizzati. I nostri capaci solo di fare gli arroganti e prepotenti con altri tifosi dell'Inter, o offesi perché non prendono sovvenzioni dalla società, con scioperi assurdi durante il campionato e totalmente silenti in finale. Una pena".
Matteo
"Monaco è stata una notte orribile, ma altrettanto inattendibile. Mai visto la nostra squadra così, come fosse “drogata” in ogni suo componente…almeno per quelli scesi in campo. (Ed è per questo che se il risultato della partita influirà sulle decisioni future, cancellando stupidamente le prestazioni di quattro anni, sarà cosa di la cia e quindi molto sbagliata.) Tanto quanto vedere atleticità e reattività fuori dal normale per quelli del Psg. Pensateci…ma vi è parsa davvero una partita normale? Cmque, evito stare a trattare di ciò che, inevitabilmente, non posso conoscere. Dico però soltanto che tra milioni di osservatori NESSUNO avrebbe giocato un centesimo sul fatto che l’Internazionale facesse quel tipo di prestazione, per di più COLLETTIVA senza alcuna defezione. A me puzza…ma purtroppo non posso sapere di cosa. E quindi mi cheto! Altro capitolo: il futuro. Per un ambiente come il nostro, allenatore migliore di Inzaghi non esiste: punto! Spero capirà che andare in Arabia a questa età sarebbe buttare alle ortiche carriera e, soprattutto, dignità. Ciò non toglie che i suoi quattro anni sono stati, in termini di gestione collettiva, il non plus ultra. A mio parere ha fatto i miracoli con due euro due…e farlo in una piazza come la milano interista è cosa encomiabilissima! Se confermato nella fiducia e messo in grado di proseguire il “suo rapporto” con lo spogliatoio gestendo entrate ed uscite seco di sue indicazioni, credo lo spirito di rivalsa salirebbe a 1000! La società: dovrebbe spendere, non risicare 60 milioni come dicono…ma purtroppo c’è da capire che fin quando la finanza, male assoluto del calcio moderno, sarà la proprietà di più non sarà possibile avere… Noi tifosi infine: guardiamo indietro la ns storia, quando mai SENZA UN PRESIDENTE MUNIFICO, abbiamo raggiunto questi risultati? Ergo: sostenere A PALLA la conferma di Inzaghi, far sentire a lui la ns vicinanza, stima e fiducia, chiedendo alla società di iniziare con lui un nuovo ciclo!".
Dino
"Gentilissimi di fc Inter, in via confidenziale vorrei esprimere qualche pensiero, voi siete giovani e sulla cresta dell'onda e potrete se vorrete rifletterci sopra. Da ieri le truppe cammellate sui social (suggerisco Instagram che è più libera,aperta a interventi da ogni dove mentre facebook appare sempre più il passato) si sono strette attorno ad Inzaghi: sembra qualcosa di telecomandato dall'alto,di orchestrato. Sarò datato ma non riesco a spiegarmi come si possa sedersi ancora in panchina dopo un 5-0 in una finale. Sarebbe un inedito. Poi c'è che la gente dopo il covid pare impazzita: è disposta a spendere qualsiasi cifra per vivere emozioni e il fattore sportivo in questi anni è stato travolto spesso dall'esigenza di festeggiare,a prescindere. Credo viviamo in un sistema senza prospettive,viviamo vite così ristrette che ogni scusa è buona per scendere nelle vie e far baldoria. In tutto ciò l'Inter società ha proposto prezzi sempre più folli inversamente proporzionali alle campagne acquisti sempre più insussistenti. La società Inter non può che difendere Inzaghi,aziendalista e ligio alla dirigenza oltre ogni limite. Mi sono stancato di vedere l'Inter alla stregua di una provinciale che colleziona finali di champions per incassare soldi: le finali bisogna vincerle. Sullo sfondo c'è una città,Milano, che ha sempre funzionato a soldi ma che con le giunte Sala è diventato il soldo stesso: sempre più esclusiva,sempre più escludente,creando povertà e mense sociali più che opportunità e futuro e l'Inter pare in parte vittima della città stessa o quantomeno vittima di una mentalità fintamente sociale in realtà intransigente e spietata. Vieira. Se ne andò a gennaio l'anno del triplete ma all'Inter si trovò bene. Soprattutto era un grande giocatore. Vinciamo tutto. Distinti saluti".
Andrea
"Confessioni di una mente nerazzurra Le notti milanesi sono già avvolte da una cappa di caldo soffocante. Non riesco a dormire. Alla fine è successo. La ben nota inclinazione al sadomasochismo che da sempre contraddistingue coloro che sono affetti dalla malattia dell’interismo avrebbe dovuto darmi un leggero senso di soddisfazione. No? Alla fine ho avuto ragione. L’ho ripetuto cento volte ai miei compagni nerazzurri durante tutta la stagione: “Ragazzi miei, quest’anno non vinciamo un cazzo”. Tacciato di eresia dalla mia stessa famiglia e schernito con i peggiori epiteti: “Pessimista terminale”, “Interista che odia se stesso”, “Gran rompicoglioni.” Alla fine ho avuto ragione. Porco Giuda! Gli oscuri presagi erano comparsi molto presto. Eppure, ancora ebbri per il dolcissimo, strameritato ventesimo scudo, tutti i miei compagni neroazzurri sembravano non accorgersi di ciò che era dolorosamente evidente già dopo poche partite. Le nostre ali non sanno scartare l’uomo. Per il biondo tinto a sinistra è una questione atletica. L’Europeo 2024 l’aveva evidenziato: fisicamente parlando, non è un giocatore da grande squadra. Per Daddy Dum Longlegs è una questione tecnica. Mai visto in trent’anni un giocatore con problemi così evidenti nel trattamento palla. Chiunque abbia il coraggio di pressarci alto, obbliga automaticamente la squadra a uno sterile e prevedibile possesso palla: orizzontale, all’indietro, di nuovo all’indietro, orizzontale e via discorrendo. Due esterni incapaci di creare superiorità numerica basta pressarli alto, aggiungi densità diligentemente costruita in mezzo, ostruendo le linee di passaggio. Ed ecco che i campioni indiscussi della scorsa stagione si trasformano in una squadretta, battibile da chiunque. Il genio di Yerevan — pochi professori di questa caratura hanno indossato la maglia neroazzurra — è un vecchio leone ferito, e il bagliore nei suoi occhi e l'orgoglio nel suo cuore non possono, ahimè, fargli ottenere regali dallo spietato Padre Tempo. Certo, c’è un nocciolo duro di tutto rispetto: i tre dietro, i due davanti e, anche se discontinui, i due nel mezzo. Sì, ma dopo questi, il , quasi, nulla assoluto. «Maledetti Yankee», penso tra me e me. «Forse nessuno gli ha spiegato che nel calciomercato non c’è il Black Friday. Se non spendi d’estate, rimani al palo.» Me li immagino, questi fichetti laureati a Yale, il primo giorno in sede da zio Beppe: «Good morning Ju-Se-Pee, we won the last championship so easily that we believe we can do it again, and without spending a dime!» Presumo che Marotta, finita la prima riunione, sia andato in Duomo ad accendere un cero a S. Ambrogio. «Sempre con questa litania, dopo ogni partita che giochiamo male, che palle che sei!». Sono ripetitivo, è vero, ma è lì da vedere. Perchè loro non sono preoccupati quanto lo sono io? O le partite ci vanno dal verso giusto dal primo minuto, o siamo incapaci di reagire. Il problema è tecnico, atletico, ma anche, e soprattutto, tattico. La frangetta di Piacenza, tanto agitato in panchina quanto paralizzato nelle sue scelte e spaurito dal cambiamento: scende in campo sempre con i soliti, anche quando le, poche, riserve di qualità scalpitano (Carlos Augusto, Frattesi, Zalewsky). Diciamocelo, “Inzaghi Ball” è un concetto inventato dalla abilissima PR aziendale interista. «Ma come fai?» tuonano gli anziani della mia tribù. «A criticare un allenatore che vince uno scudetto e va due volte in finale in Champions?» Alzo lo sguardo verso gli anziani, quelli che conoscono a memoria le antiche orazioni “Sarti-Burgnich-Facchetti...”, quelli che si bevono la propaganda societaria. Una sera di novembre uno di loro mi guarda negli occhi e dice: «Guarda che Di Marco è il terzino sinistro più forte al mondo, meglio di Roberto Carlos!». Annuso il suo bicchiere; il liquido trasparente che sta trancannando non può che essere tequila, invece si rivela essere San Pellegrino. Adesso la stagione è finita. Ho predicato nel deserto con Giovanni il Battista, ma nessuno mi ha creduto. E so cosa potrete pensare: «Perché solo ora? Perché unirsi adesso al coro disfattista?» Non lo so, forse perché amo questi colori più di quanto io sia razionalmente in grado di spiegare, perché i ragazzi sono stati lì, a un passo dal traguardo fino all’ultimo, e le mie catilinarie, colme di preoccupazione e pessimismo, le riservavo agli orecchi di coloro che erano tanto sfortunati da essere nelle mie vicinanze. Condividerle al mondo, pensavo, avrebbe generato cattivo karma. E adesso? Adesso si va in vacanza, lasciamo che questo gruppo ormai in brandelli faccia salti e piroette nel cerchio infuocato della FIFA in quel di Pasadena. Io non guarderò. Il circo del calcio arriva in America, Mr. Infantino al megafono urla: «Venghino, siori, venghino, ad ammirare i mirabolanti fenomeni della FIFA, giocare nel Trofeo Mucca da Mungere!» Vomitevole. Le speranze sono rivolte alla finestra di mercato. Ci sono veterani da accompagnare alla porta con una mano sulla spalla (DiMash, Mikitahrian, Acerbi), giocatori che hanno performato sopra le aspettative e che un Marotta in versione venditore truffaldino di auto usate, deve vendere a peso d’oro a qualche incauto club albionico (Dumfries, Frattesi), un nocciolo duro da tenere insieme e tanti, tanti, tanti rinforzi da comprare. Ah, dimenticavo, c’è da comprare un bel Thobe al demone con la frangetta. Grazie per i due campionati regalati a una concorrenza mediocre e per la macchia indelebile di una finale Champions persa 5-0, che niente e nessuno potrà cancellare. Penso all’ultimo vero profeta dell’interismo, che al momento attuale marcisce su una panchina turca. Qualcuno dovrebbe andare a trarlo in salvo. Sono stanco, arrabbiato, emotivamente svuotato. Ma non demordo e so che anche il resto del popolo nerazzurro farà altrettanto. Saremo ancora più assetati, la prossima stagione. Un uomo saggio, oltre vent’anni fa, scrisse: «Se quest’anno avessimo vinto tutto, cosa ci restava da sognare per il prossimo?» Amala, sempre".
M.N. (Mente Nerazzurra)
"Oramai dopo le parole di ieri tra Inzaghi e buona parte della tifoseria è finita. Rimarcare che ha delle proposte sul tavolo nella peggiore notte della nostra storia non può che segnare un punto di non ritorno. Non essersi aggiornato, aver accettato supinamente una proprietà avida di investimenti, aver insistito con uno staff e mi riferisco ai suoi preparatori atletici che in quattro anni ci hanno fatto più camminare che correre, ebbene e meglio finirla qui".
Angelo
"Inzaghi e tutto lo staff preparatori atletici devono andare via. Inutile che continuano a dire che il PSG era troppo più forte. Questi avrebbero tranquillamente perso la coppa se c'era il Barcellona. E noi ieri che camminavano in campo dal primo minuto, avremmo perso anche con una qualsiasi squadra di Eccellenza. Ieri Frattesi non è entrato. Se Inzaghi rimane non voglio vedere regalato Frattesi al Napoli. Via Inzaghi subito quindi!".
Sandro
"Buongiorno a tutti, fortunatamente ci siete voi per poter un punto di vista obiettivo. Inzaghi in o inzaghi out, per suo volere o quello della società, sarà un episodio fondamentale per il futuro. Cosa augurarsi? Non so. Se rimane rischi di cambiarlo a Novembre, se lo perdi riparti da zero con le incognite del caso. Giocatori, chi merita di restare? Perchè nessuno a parte denzel è sembrato entrare in campo per giocarla? Di chi è la colpa? Non della stanchezza o della tattica, se fosse uno di questi due problemi, sul 4-0 dovevamo finirla in 9, invece non abbiamo neanche avuto la dignità di far capire ai nostri avversari che farci il torello metteva a rischio la loro salute. Di chi è la responsabilità di questa mancanza di carattere? Serve sicuramente una rivoluzione: allenatore,giocatori ed acquisti? Certo , ma non solo. Non abbiamo tv o giornali di proprietà , il potere in lega non ci ha mai calcolato, per cui non giochiamo mai ad armi pari, dobbiamo anche automutilarci pensando che basti essere più forti? Basta. Deve finire la pacchia. Piuttosto preferisco un silenzio stampa che continui fino a quando non saremo trattati con rispetto, parliamo solo su canali ufficiali. Quest'anno abbiamo vissuto cosi: Torti arbitrali? Siamo stati zitti Retropensieri? Zitti Bestemmia lautaro? Ancora zitti Una stagione epica fino a ieri trattata come un fallimento se non portavi a casa almeno un titolo? Ancora zitti Nei 10gg precedenti la finale si parla di inzaghi in Arabia su tutti i giornali, destabilizzando l'ambiente come non è stato mai fatto per nessun altra italiana in finale champions? Sempre zitti Deve finire questo porgere sempre l'ennesima guancia , perchè quella guancia non è solo quella dei dirigenti che possono poi riciclarsi ovunque godendo della simpatia della lega a cui hai permesso di fare tutto quello che voleva ( guida avar contro la lazio per esempio), quella guancia è la nostra!! Tutto questo giustifica il 5-0? Certo che no. È colpa degli altri se abbiamo fatto questa figuraccia? Certo che no. Ma la rivoluzione deve partire dalla mentalità della società. Siccome in questa situazione, l'unica garanzia rimane come sempre la fedeltà del popolo nerazzurro, quest'ultimo va tutelato. La prossima volta, se mai ci sarà, potremmo iniziare dall'avere una vera curva in finale e non solo fedelissimi da secondo arancio, raccomandati, amici e parenti. Oggi, più di ieri e meno di domani FORZA INTER".
Matteo
"Buongiorno a tutti, fortunatamente ci siete voi per poter un punto di vista obiettivo. Inzaghi in o inzaghi out, per suo volere o quello della società, sarà un episodio fondamentale per il futuro. Cosa augurarsi? Non so. Se rimane rischi di cambiarlo a Novembre, se lo perdi riparti da zero con le incognite del caso. Giocatori, chi merita di restare? Perchè nessuno a parte denzel è sembrato entrare in campo per giocarla? Di chi è la colpa? Non della stanchezza o della tattica, se fosse uno di questi due problemi, sul 4-0 dovevamo finirla in 9, invece non abbiamo neanche avuto la dignità di far capire ai nostri avversari che farci il torello metteva a rischio la loro salute. Di chi è la responsabilità di questa mancanza di carattere? Serve sicuramente una rivoluzione: allenatore,giocatori ed acquisti? Certo , ma non solo. Non abbiamo tv o giornali di proprietà , il potere in lega non ci ha mai calcolato, per cui non giochiamo mai ad armi pari, dobbiamo anche automutilarci pensando che basti essere più forti? Basta. Deve finire la pacchia. Piuttosto preferisco un silenzio stampa che continui fino a quando non saremo trattati con rispetto, parliamo solo su canali ufficiali. Quest'anno abbiamo vissuto cosi: Torti arbitrali? Siamo stati zitti Retropensieri? Zitti Bestemmia lautaro? Ancora zitti Una stagione epica fino a ieri trattata come un fallimento se non portavi a casa almeno un titolo? Ancora zitti Nei 10gg precedenti la finale si parla di inzaghi in Arabia su tutti i giornali, destabilizzando l'ambiente come non è stato mai fatto per nessun altra italiana in finale champions? Sempre zitti Deve finire questo porgere sempre l'ennesima guancia , perchè quella guancia non è solo quella dei dirigenti che possono poi riciclarsi ovunque godendo della simpatia della lega a cui hai permesso di fare tutto quello che voleva ( guida avar contro la lazio per esempio), quella guancia è la nostra!! Tutto questo giustifica il 5-0? Certo che no. È colpa degli altri se abbiamo fatto questa figuraccia? Certo che no. Ma la rivoluzione deve partire dalla mentalità della società. Siccome in questa situazione, l'unica garanzia rimane come sempre la fedeltà del popolo nerazzurro, quest'ultimo va tutelato. La prossima volta, se mai ci sarà, potremmo iniziare dall'avere una vera curva in finale e non solo fedelissimi da secondo arancio, raccomandati, amici e parenti. Oggi, più di ieri e meno di domani FORZA INTER".
Francesco
"Buongiorno redazione..."L'ambizione é il rifugio del fallito" Oscar Wilde...dalke stelle alle stalle in 2 mesi, avevamo ottime possibilità di vincere 4 scudetti consecutivi, ma per arrivare a quella coppa li abbiamo buttati nel cesso. Sull'Almanacco del calcio 2024/2025 non ci sarà scritto "l'Inter di Inzaghi fece un grande percorso.." ma il Milan vince la Supercoppa italiana, il Bologna vince la Coppa Italia, il Napoli di Conte vince lo scudetto, il PSG vince la sua prima Champions in carrozza. Senza fuoriclasse in campo e in panchina, non si va lontano...FALLIMENTO TOTALE!!!..squadra mezza da rifare..ad oggi siamo gli zimbelli d'Europa, sperculati da chiunque, perdere 5-0 una finale non è da tutti, si prospettano anni di oblio come in passato. Buona estate a tutti gli interisti".
Andrea
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