Cari amici, in questo periodo siamo bombardati da una ridda di voci inerente al nome del possibile allenatore che siederà sulla panchina nerazzurra nella prossima stagione. Proviamo a metter un po’ d’ordine, cercando di analizzare le ultimissime notizie che arrivano da corso Vittorio Emanuele.
La situazione è ancora in evoluzione ma, a oggi, esistono sicuramente due nomi su tutti.

Il primo è quello di Andrea Stramaccioni. L’attuale tecnico nerazzurro, indipendentemente dalle dichiarazioni più o meno scontate da parte dei dirigenti, può contare su una reale possibilità di giocarsi le proprie carte in vista della prossima stagione. Se il tecnico riuscisse a far bene da qui al 13 maggio non è da escludere una sua riconferma. Una riconferma che passerà inevitabilmente, soprattutto, dalla più importante delle ultime otto gare, la Stracittadina di Milano. Se, la settimana di vigilia, e quindi il modo di gestire le pressioni di una sfida che, vista la classifica del campionato potrebbe assumere dei contorni assai delicati, e il risultato finale saranno giudicati in linea con le aspettative, potremmo sostenere che le chances collegate a uno “Stramaccioni bis” aumenterebbero in modo sensibile.
Fino ad allora, a patto di non inanellare una serie di rovesci clamorosi nei prossimi incontri, non verrà presa alcuna decisione. Aggiungiamo che in ottica bilancio, continuare con il tecnico odierno e inserire un altro giovane di belle speranze alla guida della Primavera, rappresenterebbe un opzione non sgradita al "Numero uno nerazzurro".

Il secondo nome particolarmente caldo all’interno del taccuino degli uomini di mercato interisti è quello di Marcelo Bielsa. L’argentino viene considerato il tecnico ideale per far rifiorire l’Inter, attraverso un progetto tanto alternativo quanto ambizioso. Per il modo di relazionarsi con i calciatori e per il modo di vivere il calcio e le sue mille sfaccettature, rappresenta l’identikit ideale per la gestione di una fase che dovrà basarsi necessariamente su alcune scelte mirate di mercato, sia in entrata che in uscita, e sull’inserimento di giovani interessanti del panorama  calcistico internazionale.
Ovviamente non siamo di fronte a un vero e proprio ballottaggio tra i due mister ma, se dovessimo sbilanciarci con delle percentuali, dovremmo assegnare a entrambi un 40% e frazionare il restante 20% fra tutti gli altri, mettendo Villas Boas in primissima fila rispetto a tutti i componenti di questo nutrito plotone di inseguitori.
Vedremo quali saranno gli sviluppi nelle prossime settimane.

Mettendo da parte le notizie di mercato e tornando a disquisire di scelte tecniche legate alla stretta attualità, vi confesso che non mi trovo d’accordo con la volontà (di Stramaccioni e della società) di voler chiudere la stagione continuando a schierare calciatori non più funzionali al “Progetto Inter” sia per il presente che, soprattutto, per il futuro. Domenica scorsa, per esempio, Zarate ha giocato bene ma, non sarebbe più opportuno vedere all’opera qualche giovane che è in predicato di essere promosso in prima squadra nella prossima stagione? Avere in panchina l’ex tecnico della primavera e non sfruttare le sue conoscenze dei singoli per far debuttare i giovani campioni d’Europa mi sembra un’occasione persa. Nella gara contro il Genoa, nessun baby è sceso in campo e uno solo (Livaja) si è accomodato in panchina. L’auspicio è senza dubbio quello di vedere, nelle prossime partite, qualche ragazzo in più e qualche calciatore con la valigia (già in mano) in meno…
BoA

 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 05 aprile 2012 alle 00:01
Autore: Andrea Bosio
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