"Caro Emanuele (Giaccherini), sono un tifoso dell’Inter ed abito a Cesena (mia seconda fede calcistica) ed ho pensato, per un attimo, prima di scrivere questa lettera. Ma l’ho dovuto fare. Tu oggi dici: “ho sempre detto di essere simpatizzante dell’Inter ma è normale, ora sono diventato un giocatore e quindi la simpatia è …. quando ero piccolo. Tifavo per l’Inter, ma ora……”.
Mi vien da ridere se penso alle frasi  “quando ero piccolo”, o “tifavo” perché penso all’anno in cui il Cesena è venuto in serie A (2010) e tu sei stato fuori squadra per tre mesi a causa di un infortunio alla spalla. Ricordi, ma forse tu hai dimenticato, che tutte le domeniche che il Cesena non giocava in casa o in concomitanza con l’Inter eri al Bar (sai di quale parlo) ed eri oltretutto tra i tre o quattro più scalmanati delle duecento persone presenti? Stiamo parlando di circa 20 mesi fa. Non eri piccolo allora anche perché mi pare che la tua statura non sia aumentata (è chiaro che se crescerà in proporzione a come crebbe il collo di Del Piero e Vialli di qualche anno fa, rischi di diventare alto due metri e 30).
Io capisco che oggi sei diventato un giocatore di una squadra “particolare” che vede nell’Inter, anziché in Moggi e Company, la causa delle sue attuali disgrazie.
Capisco che vi è un Presidente giovane (però caro Moratti certe caratteristiche umane non sono questioni di età) che fomenta continuamente un dualismo che rischia di diventare pericoloso.
Capisco che una ampia frangia dei tuoi nuovi tifosi era quella che usava toni vergognosi contro Mario Balotelli, reo di non inchinarsi ogni volta che i difensori juventini prendevano posizione.
Ho il doppio dei tuoi anni e capisco queste cose meglio di te e vorrei, consentimelo, darti una “dritta”.
Noi a Cesena Ti abbiamo conosciuto come un ottimo calciatore ma anche (ed alla lunga questo conta sempre) come un ragazzo semplice, senza arie e, per come ti sei sempre comportato, anche intelligente (e probabilmente proprie per queste qualità hai nel sangue il DNA del tifoso interista).
Proprio perché sei sveglio dovresti sapere che le proprie passioni e le proprie idee possono essere sottaciute ma mai negate. Alla lunga i tuoi nuovi tifosi ti apprezzeranno proprio per le qualità che hai e non per aver dichiarato come “passata” una fede calcistica che tutti quelli che ti hanno conosciuto, anche solo per un attimo, hanno colto in maniera inequivocabile.
Forse non ti apprezzerà il giovin signore, forse non lo farà la frangia anti Balotelli o tutti quelli che vogliono negare l’esistenza dei tanti anni (non solo il 2005 – 2006 solo perché altre condanne sono cadute in prescrizione) in cui la “triade” gestiva (come poi si è dimostrato) il mondo dell’italico pallone, ma tutti gli altri sì! Ti appezzeranno per le tue indubbie qualità. Se nasconderai le tue passioni ti abituerai a nascondere tutto e perderai i tuoi reali valori.
E proprio per questi valori e per i tuoi nuovi tifosi dovrai cercare di essere te stesso, giocatore della juve (ma tifoso Interista tra le mura).
In fondo, come sai, la storia del calcio è piena di queste situazioni
Concludo augurandoti di segnare ancora a Milano contro l’inter come hai fatto lo scorso campionato! Naturalmente a patto che il risultato sia il medesimo! Ciao.
P.S. Al bar ti accoglieremo sempre volentieri, se lo vorrai".

Marco
 

Sezione: Visti da Voi / Data: Sab 03 settembre 2011 alle 21:25
Autore: Redazione FcInterNews
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