Il caldo non li ferma, e non può certo essere altrimenti. Perché il campionato è più vicino di quanto si possa credere, perché il ritmo della preparazione deve essere giocoforza alquanto serrato e questa sera ci sarà una nuova amichevole per testare i progressi del gruppo di Cristian Chivu dopo la vittoria bella, anche perché ottenuta in condizioni, per così dire, particolari, al Louis II, dove i nerazzurri in dieci contro undici sono stati capaci di rovinare al Monaco una festa che si voleva fin troppo imbellettata e a tinta unica, e invece anche i tifosi interisti, privati della possibilità di mostrare i loro vessilli ma non della voce per poter essere gli unici a farsi sentire nel piccolo impianto del Principato.

Il caldo non li ferma, come dicevamo, e allora i ragazzi nerazzurri sfidare le temperature tornate clamorosamente a livelli infernali e darci dentro sui campi di Appiano Gentile. Scatti e video pubblicati dall’Inter sui propri social testimoniano bene quella che è l’atmosfera all’interno del gruppo: che si impegna in torelli all’ultimo sangue e in esercizi un po’ particolari di gestione del pallone, ma anche in numeri speciali come quello di Pio Esposito che sfoggia tutta la sua potenza e la sua fisicità facendosi rimbalzare addosso Matteo Darmian impegnato in un vano contrasto. Ma soprattutto, se c’è una cosa che non manca mai è il sorriso, che sia collettivo o di protagonisti singoli. D’accordo, magari questa non è una novità perché in passato, anche nei momenti meno difficili i sorrisi non sembravano particolarmente stirati, ma almeno per il momento non si respira la sensazione di assistere a degli scatti costruiti, per così dire, ‘a tavolino’, ma di una sincera armonia. Diversa anche da quegli scatti di inizio ritiro dove c’erano spettri di dissapori e malcontenti da scacciare via una volta per tutte.

L’Inter vista a Monaco ha convinto sotto diversi aspetti, in primo luogo quello della cattiveria agonistica: in un periodo dove la forma non può essere certamente la migliore possibile, e di fronte ad una squadra che come noto sabato comincerà il proprio campionato, perlomeno ha sfoggiato il carattere giusto per reagire all’incredibile inferiorità numerica contestata addirittura dallo stesso allenatore biancorosso Adi Hütter che come prova generale avrebbe voluto una sfida con tutti i crismi e ad armi pari, e di certo questo aiuta. Incoraggianti anche le prestazioni di alcune individualità, e qui non si può fare a meno di citare in primo luogo Ange-Yoan Bonny: sua la rete che ha deciso definitivamente l’incontro, arrivata al termine di una azione personale all’insegna della potenza devastante, con la quale ha messo al tappeto praticamente tutta la difesa monegasca.

Fa ben sperare, il ragazzo che Chivu ha avuto modo di studiare e apprezzare nella sua breve e fruttuosa esperienza in quel di Parma, al punto tale da volerlo con sé anche nell’avventura in nerazzurro; fa ben sperare soprattutto considerando quelli che sono stati i ben noti patemi che l’Inter si è ritrovata ad affrontare soprattutto quando, oltre alle riserve, anche gli attaccanti titolari si sono ritrovati con le polveri bagnate e attanagliati da problemi di ogni genere. Anche se si sa, è calcio d’agosto e squadra mia ancora non ti conosco e quindi queste buone sensazioni, questo sospiro di sollievo dovuto nell’aver trovato finalmente un cambio qualitativo alla ThuLa dovrà chiaramente essere confermato durante l’anno, anche perché tutti ricordano di come si parlava di Mehdi Taremi durante la preparazione dell’ultima estate e poi…

Chiaramente, ancora delle cose da registrare ci sono: sicuramente, Chivu non avrà gradito i primi minuti della partita, dove il Monaco, passato in vantaggio con la bordata di Maghnes Akliouche (nome che è tornato improvvisamente a bazzicare in orbita di mercato interista, e in effetti le qualità del riccioluto franco-algerino sono abbastanza interessanti e l’Inter lo sa all’incirca da un paio d’anni), ha sbandato spesso consentendo ai biancorossi di imperversare in zona offensiva, pagando però l’eccessiva sterilità al momento di concludere. In questi casi, uno dei modi di dire più apprezzati e a volta abusati del calcio d’agosto è: ‘Meglio fare certi errori in queste partite che in gare più importanti’ e può anche essere vero, però è anche vero che l’Inter tempo a disposizione per affinare i meccanismi non ne ha tantissimo e questa sera, nell’amichevole contro il Monza di Paolo Bianco, il tecnico rumeno si aspetta certamente qualcosa in più.

Quel qualcosa che invece i tifosi continuano ad aspettarsi dall’operato della dirigenza, che ai più sembra ormai impantanata sul solito nome di Ademola Lookman, e anche lo stesso Lookman, che non sa più come far capire che con l’Atalanta non vuole avere più nulla a che fare, dal suo ritiro solitario in quel di Londra probabilmente sta avvertendo qualche segnale di insofferenza alquanto giustificabile. Doveva essere una trattativa da chiudersi nel giro di qualche giorno, bella apparecchiata e pronta da mangiare, e invece, tra frizzi e lazzi di ogni tipo, siamo arrivati alla prossimità di Ferragosto, di Lookman a Milano non c’è traccia e più passa il tempo più qualche fatalista sentirà nell’aria odore di fiasco. La volontà del giocatore è chiara, chiara al punto tale che ormai tutti i pensieri della dirigenza di Viale della Liberazione sono rivolti ad un unico pensiero: quando si troverà la soluzione definitiva a questo grattacapo? E intanto, gli altri obiettivi di mercato restano congelati, e c’è chi dall’essere una soluzione in caso di cessione importante è passato in poco tempo al rango di prima scelta altrove. Contesto ed esigenze diversi, soprattutto le premesse.

Questa sera, quindi, l’Inter tornerà in campo per la seconda vera amichevole di preparazione all’inizio della stagione: dopo il Monaco, toccherà al Monza, formazione che ha visto chiudersi la sua prima parentesi in Serie A e soprattutto l’era della proprietà della famiglia Berlusconi, tastare il polso alla formazione nerazzurra in un’atmosfera che si preannuncia rovente per il meteo anziché no. Poi, si scorre il calendario e si vede che domani, a Udine, andrà in scena la finale di Supercoppa Europea che vedrà di fronte il Paris Saint-Germain vincitore della Champions League, senza Gigio Donnarumma ormai arrivato al rango di separato in casa, e il Tottenham Hotspur: una serata che per qualche tempo ha albergato nelle fantasie dei tifosi interisti, pensando che questa poteva essere la vera serata di gala di questo metà agosto, con un trofeo da giocarsi e non con una semplice e poco saporita amichevole.

La sciagurata notte di Monaco di Baviera, con tutto ciò che ne è conseguito, ha rovinato tutto, e va bene che viste le condizioni fisiche di un gruppo arrivato tirato praticamente fino a inizio luglio forse un impegno ufficiale così avanti nel tempo avrebbe potuto essere controproducente; ma resta il retrogusto amaro per un appuntamento svanito malamente che chissà ora quando potrà tornare nel mirino. Vedremo se ci sarà ancora domani…

Sezione: Editoriale / Data: Mar 12 agosto 2025 alle 00:00
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print