SOMMER 6 - Gli arrivano soiprattutto tiri dalla distanza, perché entrare nella sua area per il Como è impresa quasi titanica. Lui si fa sempre trovare ben posizionato, meno quando va in uscita completamente fuori tempo su Alex Valle che per sua fortuna manda alto di testa. Porta a casa un incoraggiante clean sheet, il secondo dopo Pisa.
AKANJI 6 - Il meno brillante dei tre dietro, perché si limita a controllare Rodriguez e Diao in seconda battuta, proteggendo le spalle non ancora solidissime di Luis Henrique che lavora sulla stessa corsia. In ritardo su Dourekas in avvio di ripresa, gli va bene che il greco mandi fuori da pochi passi. Inizio positivo, poi si perde un po' per strada senza però mai disconnettersi.
ACERBI 6,5 - Un maestro del posizionamento. Con Morata che esce presto dai giochi deve adattarsi al nuovo assetto del Como, privato di un attaccante centrale. Ma da quel momento attiva il radar e allontana ogni oggetto di forma sferioca che passa a 3-4 metri da lui. Il più pesante quello messo in mezzo da Diao in mezzo a una selva di gambe, molte comasche. Tempus fugit, maledetto...
BASTONI 6,5 - Si prersenta vestito da fionda, lanciando con precisione due volte Lautaro verso la porta avversaria, poi inizia la sua personale interpretazione del ruolo di difensore che digrigna i denti in faccia a chiunque provi a sfidarlo, che sia Posch o lo sgusciante Addai. Con il pallone tra i piedi si conferma un conto in banca di quelli remunerativi, anche se con quel piede potrebbe assecondare qualche taglio in più in profondità.
LUIS HENRIQUE 7 - Chivu gli dà ancora fiducia, stavolta a destra e dopo una prima fase di grande attenzione alla copertura su Rodriguez, si accende con una sgasata che si conclude con l'assist vincente per Lautaro e con i compagni che lo vanno ad abbracciare. Mostra ancora segni di eccessiva preoccupazione nel rispetto delle consegne tattiche, ma viene saltato solo una volta da Diao e trova anche il tempo di servire il secondo assist a Lautaro che spreca. DAL 77' CARLOS AUGUSTO 6,5 - Rieccolo a destra, anche se per pochi minuti. Che gli bastano per farsi trovare alla fine dell'arcobaleno iniziato dal piede di Dimarco. Stavolta giocare dalla parte opposta non è stato tanto male.
BARELLA 6,5 - Il suo apporto alla causa è sempre di altissimo profilo alla voce tattica-agonistica, al punto che ormai lo si valuta soprattutto per il contributo tecnico. Dopo pochi minuti si fa ipnoitizzare da Butez sull'assist visionario di Lautaro, ma non si scoraggia e riparte alla sua maniera macinandoi chilometri e cercando di rendersi utile anche nella metà campo avversaria. Stavolta si concede meno sciccherie e bada parecchio al sodo, come quando eroicamente avvia con il tacco l'azione del 3-0. DALL'84' DIOUF SV.
CALHANOGLU 7 - Con Zielinski di fianco si sente meno appesantito dalla responsabilità di far partire il gioco e divide i compiti con il polacco, avanzando di tanto in tanto il proprio raggio d'azione senza tuttavia esagerare. Dà l'idea di sapere in anticipo dove finirà il pallone e strappa applausi soprattutto per alcuni interventi in copertura. Regista silenzioso ma efficace e cecchino infallibile da fuori area.
ZIELINSKI 6,5 - Leggenda narra che anche prima di salire in auto o entrare in casa si esibisca in 3 o 4 finte di corpo. Una specialità che continua a regalare anche al pubblico e con cui protegge il pallone senza neanche toccarlo. L'unico neo è il fatto di gestire troppo i tempi, rallentando a volte il giro palla quando ci sarebbero le condizioni per velocizzare. Nel complesso però trasmette sicurezza e ottiene consensi anche mantenendo il proprio posto nella linea difensiva. DAL 70' MKHITARYAN 6 - Dopo la sgambata di Coppa Italia, eccolo chiamato in causa in un momento un filino più delicato: corsa ed equilibrio al servizio della squadra.
DIMARCO 7 - Quello che spicca della sua prestazione è l'abnegazione nella fase difensiva, più che la solita spinta a sinistra. Prima di farsi saltare chi ci prova deve letteralmente inventarsi qualcosa di alternativo e le poche volte in cui accade è colpa di un rimpallo o di una scivolata. Sotto gli occhi di Gattuso conferma di essere un elemento insostituibile anche per gli azzurri. Ah, a questo aggiunge anche due assist e l'ennesimo gol annullato, Tanto per gradire.
MARTINEZ 6,5 - Subito protagonista, con una palla gol sventata da Ramon e un assist al millimetro per il taglio di Barella. Ma il gol è nell'aria ed è lui a choiudere con un destro vincente il larghissimo triangolo con Luis Henrique. Ha la cattiveria di un toro liberato finalmente dal recinto dopo settimane di attesa. Tratta il pallone con i guanti e gli avversari con i gomiti, regalando diverse perle ai compagni che si muovono nel suo cerchio della fiducia. Il rammarico è il pallone per il terzo gol sparato addosso a Butez: in un colpo solo nega a sé la doppietta e Luis Henrique il secondo assist. DALL'84' SUCIC SV.
THURAM 6,5 - Terza rete nel giro di quattro giorni, sta bene e ha ricominciato a vedere la porta come ai bei tempi, anche se il raddoppio lo firma in modo talmente casuale da strappargli un incredulo sorriso. Non è tra i più in vista, tocca pochi palloni ma quando cerca di accendersi la sensazione è che per la difesa del Como possano essere guai. Ingaggia un duello corpo a corpo di puro machismo con Diego Carlos e ne esce spesso vincitore. DAL 77' ESPOSITO SV.
ALL. CHIVU 7,5 - Legittima i complimenti della vigilia di Fabregas presentando un'Inter aggressiva e guidata dalla stella polare del dominio del gioco. I primi 15 minuti sono solo nerazzurri e ilo misero gol di vantaggio non rende giustizia alla mole di calcio prodotta. In avvio di ripresa l'Inter si abbassa molto e fatica a uscire, ma qui interviene la buona sorte che regala il raddoppio da corner. Poi negli spazi la sua squadra potrebbe dilagare ben più del poker finale. La fiducia in Luis Henrique paga parecchi dividendi, dopo Diouf nel giro di quattro giorni recupera l'altro giocatore più discusso.
COMO: Butez 5,5, Posch 5,5 (dal 46' Vojvoda 6), Ramon 5,5, Diego Carlos 5,5, Valle 6, Perrone 6 (dall'82' Caqueret sv), Da Cunha 6, Addai 5,5 (dal 46' Diao 6), Paz 6, Rodriguez 6 (dall'82' Kuhn sv), Morata 5,5 (dal 32' Douvikas 6). All. Fabregas 5,5
ARBITRO: DI BELLO 6 - Troppo severo quando ammoinisce Perrone che va sul pallone prima di colpire Bastoni, sacrosanto il giallo a Diego Carlos che commette due falli, non belli, in una frazione di secondo. Graziato Calhanoglu per il più classico dei falli tattici. Sul gol annullato a Dimarco concede un vantaggio che non c'è e non 'legge' nel modo giusto la situazione. Alla fine, al netto di qualche imperfezione, non incide sullo sviluppo della partita.
ASSISTENTI: Imperiale 6 - Bianchini 6
VAR: Gariglio 6
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