In mancanza ancora di argomenti caldi da derby meneghino e per non rischiare un inopportuno off topic, le alternative sarebbero rimaste solo 2: o ritornare su spunti già toccati o proprio sconfinare su temi para-pallonari in cui la Beneamata non verrebbe manco sfioricchiata... Alla fine la scelta è caduta proprio su questa seconda ipotesi. D'altronde, un po' di 'catarsi' nerazzurra male non dovrebbe fare.

Almeno che se ne sappia della sua cerchia professionale - scomparso da tempo l'ex presidente di Venezia e Palermo, Zamparini - Antonio Conte dovrebbe conoscere solamente 2 persone di nome MAURIZIO: i colleghi Ganz e Sarri. Qualche personalità pubblica, invece, ora potrebbe convincersi diversamente, essendole forse montato il sospetto che il tecnico partenopeo possa aver strizzato l'occhio - più o meno consapevolmente - ad un leader sindacale come MAURIZIO Landini, segretario generale della CGIL. E quella stessa personalità pubblica - riconducibile alla Premier in carica - si ritroverebbe così come 'rivali', dalla sera alla mattina, ben 2 Conte al posto di uno soltanto: Antonio sui campi da calcio oltre già a Giuseppe sugli scranni del Parlamento. Il tema del contendere - di fatto, il diritto allo sciopero (e/o alle ferie...) dei lavoratori - è una questione sulla quale, di recente, la Premier si era pronunciata con toni di dileggio, dunque difettando - parere non solo dello scrivente - quanto meno di garbo istituzionale. Infatti l'annuncio sindacale di una giornata di sciopero generale proclamata da Landini per il prossimo venerdì 12 dicembre è stato derubricato dalla Premier - sfruttando un'abile tecnica retorica - con l'accusa che si volesse solo allungare il fine settimana. Come a far finta di non sapere che ciò comporterà, invece - per chi vi darà adesione - una decurtazione proporzionata e significativa della busta paga. Ma per certi membri dell'esecutivo, evidentemente, da un giorno in meno di stipendio ad un diritto costituzionale da esporre al vilipendio è davvero un attimo, nonostante la vena poetica...

Figurarsi adesso che Antonio Conte - a modo tutto suo - ha aggiunto parecchio sale ad una minestra già molto insaporita, essendosi preso quasi una settimana di ferie dai suoi gravosi impegni partenopei, dunque prolungando di brutto un intero weekend. Ora la domanda non potrebbe che essere una ed una soltanto. Per questa pausa a dir poco inconsueta di Conte chi ne risulterà più incazzato tra Aurelio e Giorgia? Boh! Non convince per niente il fatto che si sia trattato di un permesso concordato visto che è stata fatta notare la mancata comunicazione (preventiva) della società partenopea. Intanto, da lassù, pare che Padre Pio abbia già fatto sapere - tramite un portavoce terreno che, di sicuro, non potrebbe essere Sarri... - che lui non ne vorrà sapere di essere ancora tirato in mezzo per fare eventualmente da mediatore o da paciere. Già è stato chiamato in causa una volta, a sproposito, dal tecnico laziale: non si materializzerà una seconda occasione! Anche se, pur con i tempi (bellici) che corrono, sarà proprio difficile assecondare il famoso proverbio: "Scherza coi fanti e lascia stare i santi". Totó, il Principe de Curtis, avrebbe semmai fatto subito presente che c'è proprio "peluria" di soldati. E mica gli si sarebbe potuto dar torto: in Ucraina, per dire, le truppe di Zelenski stanno disertando in massa...

Orlando Pan

Sezione: Calci & Parole / Data: Gio 13 novembre 2025 alle 17:02
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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