Da Gallarate, in provincia di Varese, dove ieri ha presentato il suo libro biografico 'Io, guerriero', il difensore dell'Inter Francesco Acerbi ha voluto spiegare ai numerosi presenti al Museo Maga la sua filosofia di vita: "Quando le cose vanno male il primo pensiero è di mandare tutto all’aria, ma bisogna tenere duro: la sofferenza paga". Acerbi ha poi rivissuto uno dei momenti più emozionanti della sua carriera, il gol del 3-3 nella notte della semifinale di ritorno dell'ultima Champions League col Barcellona, un'impresa dopo la quale è però arrivata la brutta serata di Monaco di Baviera: "Dopo quella partita ci siamo detti che non potevamo fare nulla, loro erano troppo forti e noi troppo stanchi. Bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno, siamo arrivati in finale battendo squadre fortissime", le parole riportate da Malpensa24.it.

A chi gli chiede perché abbia scelto proprio i nerazzurri risponde: "Non sono stato io a scegliere l’Inter, l’Inter ha scelto me". Un matrimonio da cui sono nati successi e amicizie che descrive in maniera particolare: "Alessandro Bastoni, Nicolò Barella e Federico Dimarco sono proprio stupidi…nel senso buono ovviamente. Sono tra i ragazzi più divertenti che abbia incontrato, ma sanno anche impegnarsi seriamente quando bisogna lavorare". Inevitabile un riferimento al tumore che lo ha colpito negli anni scorsi: "La malattia mi ha cambiato, ma mi ha reso un atleta migliore. Prima non mi impegnavo come un professionista, dopo è scattato qualcosa nella mia testa che mi ha spinto a riprendere tutto quello che avevo lasciato per strada prima della malattia".

Sezione: Focus / Data: Mer 12 novembre 2025 alle 18:26
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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