Ottavio Bianchi, l’allenatore del primo storico scudetto del Napoli nel 1987, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte analizzando le difficoltà che seguono una stagione trionfale e le voci relative al futuro di Antonio Conte:

“Vincere due scudetti consecutivi è rarissimo - ha esordito -. È successo a poche squadre nella storia, e non solo in Italia. Dopo un grande successo è normale incontrare difficoltà: è capitato al Napoli come alla Lazio, al Cagliari e a molti club anche all’estero”, ha spiegato.

Secondo Bianchi, il vero segreto è la capacità di non adagiarsi sul passato: “Già il giorno dopo lo scudetto bisogna cercare di migliorarsi. Se fai le stesse cose dell’anno precedente, parti già sconfitto. Serve più velocità, più abilità tattica, più motivazione. Nei grandi club – Real Madrid, Bayern, Barcellona – si cambia molto, ma si resta vincenti proprio perché la mentalità non si ferma”.

Ricordando la sua esperienza, Bianchi sottolinea l’importanza dello spirito di squadra: “Trattavo Maradona come gli altri, perché il calcio è un gioco collettivo. Oggi ogni squadra è composta da 25 ‘mini-aziende’, ma dovrebbe prevalere l’idea del gruppo”.

Sul momento del Napoli e sulle parole di Antonio Conte dopo il ko con il Bologna, Bianchi è cauto: “Non giudico. Se ha parlato così, avrà avuto le sue ragioni per dare una scossa. Un allenatore è sempre un uomo solo al comando, anche nei momenti negativi”.

Infine, un passaggio sugli infortuni: “Si gioca troppo e a ritmi troppo alti. Ai miei tempi servivano 2-3 giorni per smaltire i micro-traumi, oggi non c’è recupero e i problemi muscolari aumentano", ha concluso.

Sezione: News / Data: Gio 13 novembre 2025 alle 14:35
Autore: Milano Redazione FcInterNews.it
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