"Gentile Redazione, grazie per il servizio offerto a tutti i i tifosi sulle vicende della nostra Inter. Da tanto tempo non scrivo, comunque seguendo, ascoltare, trepidare, riflettere, provando a mettere insieme i pezzi e sperando che le cose si muovano nella direzione giusta.
Tante le cose da toccare ma vorrei fermarmi su questa sessione di mercato di riparazione di gennaio per provare a sistemare la squadra che palesa evidenti carenze, limiti che si ripetono ormai con sistematicità scientifica , chi affronta l'Inter basta che assuma un atteggiamento attendistico perchè tutti sanno che prima o poi gli errori a centrocampo o in difesa si verificheranno e quindi si potrà beneficiare. Perchè questi errori? Beh, penso che ormai sia evidente pure un cieco li vedrebbe no? Giochiamo con giocatori che più di quello che fanno non possono: sulla fascia sinistra è un disastro con Nagatomo e Dodò che sbagliano 8/9 palloni su 10, con il primo che difetta palesemente dei fondamentali del gioco calcio, sulla stessa scia Guarin al limite del paradossale, non me ne vogliano, ma questo è, con la mediocrità di Kuzmanovic e Medel, con Hernanes (di cui non sono mai stato convinto  fin dal suo acquisto e dei soldi sborsati per averlo sapendo il suo rendimento 
 sufficiente espresso già nella Lazio) che è questo che vediamo. Allora la situazione finanziaria dell'Inter è drammatica penso che il piano di risanamento ideato da Thohir sia di difficilissima attuazione,(riuscirà???) con il debito di cui ci si è caricati, puntando tantissimo sull'aumento di introiti derivanti dalla diffusione del prodotto Inter nei mercati asiatici e americani e l'aumento di entrate. Ma se nemmeno gli interisti vengono più allo stadio? Interessante l'articolo pubblicato da voi sulle media di presenze allo stadio che è passata dai 60 mila circa degli anni di successo algi attuali scarsi 33mila...parla da solo il dato. Vorremmo esportare ma manco qui è apprezzato e tutto dipende dalla qualità della squadra no? Per questo è vitale l'ingresso dell'Inter in Champions ma i fatti dicono che sono tre anni che siamo fuori e che attualmente siamo 11i a sei punti dalla zona con otto squadre avanti e con un rendimento sotto gli occhi di tutti, mediocre, prob
 lematico e discontinuo se non si fanno voli pindarici con la fantasia sognando ciò che non è, che non c'è e che non sembra possibile, non credo si possa andare lontano. Allora torno al discorso mercato con queste premesse, non si può spendere e servono rinforzi mirati, Mancini ha dichiarato che servono esterni offensivi, fortissimi che sappiano saltare l'avversario, o si prendono giocatori così se no meglio non comprarne. Le ultime notizie dicono di Cerci desiderato e passato al Milan, non mi dispiace perchè non credo fosse il rinforzo adatto, ora si dice che sia quasi fatta per Podolsky, non mi esalta, una punta esterna che segna abbastanza ma quelli che capiscono un pò di calcio sanno che non è l'uomo che farà fare il salto di qualità, potrà essere una punta aggiunta, è uno insoddisfatto all'Arsenal che vuole giocare e con il poco dell'Inter si può provare a prendere, ma non è l'esterno chiesto da Mancini. Allora proporrei anche se è ardua per le tasche Inte
 r, a chiedere il prestito di Adnan Januzay, il Manchester United, anzi Van Gal non lo mollano e ci credo, quello è l'esterno di ci cui necessità l'Inter,un giocatore che da tempo non abbiamo, ne vediamo, uno che salta l'uomo sulla fascia, velocissimo, fa assist, 20 anni, un martello pneumatico che trapana e aiuterebbe a scardinare le difese avversarie. Eccezionale! Durissima averlo, ma non gioca è giovane avrà una voglia matta di giocare, Bolingbroke, ex Manchester potrebbe intercedere questo sarebbe veramente un colpo grosso che farebbe virare l'Inter. Se proprio non si può lui, ma saremmo due scalini allora sotto con Salah in prestito dal Chelsea, anche lui esterno che salta l'uomo ma non un martello. Entrambi ottimi per le necessità del gioco dell'Inter. Certo con altri due interventi mirati da aggiungere sempre con l'occhio al portafoglio che langue, si dice che Lassana Diarra non starebbe male e se si risolvesse la grana con la Lokomotiv potrebbe essere integrato 
 per questi sei mesi oppure il prestito di Lucas Leiva a centrocampo non sarebbe male anche lui scontento del trattamento del Liverpool. Ultimo intervento per gennaio da provare si parla di un'altro insoddisfatto a Barcellona, il terzino Montoya, chiedendo il prestito con diritto di riscatto obbligatorio. Tutto questo piazzando Guarin, magari al Manchester United o dove lo vogliono per ricavare soldi o scambio con giocatori che ci occorrono, Kuzmanovic e si dice M'Vila. Mettendo in cantiere per l'estate mannaia dell'Uefa permettendo, le cessioni di Nagatomo, Hernanes e qualche altro sacrificabile appetibile e rispedendo alla Roma Dodò. Questo sarebbe necessario per provare a sistemare la squadra puntando all'assalto del 3°posto o alla conquista dell'Europa League.
Avendo questa possibile formazione:
              Handanovic
D'Ambrosio Ranocchia Juan Jesus  Montoya
 
        Medel    Diarra o Luca Leiva

             Kovacic (Hernanes)
 Palacio                       Januzay
               Icardi

Impossibile? Che ne pensate? Credo una, forse tre marce in più con conseguente spinta per la lotta Champions la potremmo vedere sul campo. Speriamo no si prendano altri giocatori che non servono o di cui poi e' difficile sbarazzarsi, al momento siamo pieni.
Ah scusate dimenticavo ed aggiungo perchè no a Balotelli? Non direttamente per la maglia a terra o per la scelta Milan ma soprattutto perché sarebbe un peso che ora l'Inter in queste condizioni economiche e di gioco non potrebbe proprio sostenere, uno che da tempo non riesce più ad essere un calciatore, con problemi caratteriali seri, che costa un botto e prende tantissimo e da anni non rende assolutamente. Dico no! Sarebbe veramente il colpo finale per l'Inter. Sono rimasto stupito quando il Liverpool lo ha preso da Milan con quell'iingaggio mi sono detto che pacco ed ecco già dopo 4 mesi i danni. Credo che avrebbe bisogno di un aiuto serio e di giocare in una squadra di rango inferiore, si parla della Sampdoria, lo aiuterebbe forse a ritrovare motivazioni e nello spogliatoio non gli permetterebbero di fare il principe. Certo guadagnerebbe meno ma se continua così non avrà possibilità di giocare più.
Spero di essere stato chiaro i fatti parlano chiaramente senza rischi di interpretazioni sballate e irreali. Spero l'Inter non faccia una nuova stupidaggine ormai...

Distinti Saluti".

Stefano

 

"Salve,
scrivo per esprimere tutto il mio malcontento circa l’operato di Ausulio sin qui.
Mediaticamente parlando, tutta la vicenda Cerci è servita a ridicolizzare, ancora di più di quanto già non fosse, la forza dell’Inter sul mercato.
Ma andiamo con ordine...
La trattativa per M’Villa è stata lunga ed estenuante neanche stessimo parlando del nuovo fenomeno del calcio mondiale e tutto per strappare un prestito con diritto (spero, e non obbligo) di riscatto che immagino non verrà esercitato stando alle prestazioni scadenti del giocatore finora.
Dodò e Medel sono, per motivi diversi, due acquisti accomunati dal fatto che quanto investito (credo 9 mln circa a testa) non rispecchia, finora, il valore di quanto visto in campo da parte dei due giocatori sia sotto Mazzarri che sotto Mancini.
Guarin non è stato ceduto. Credo sia unanimemente riconosciuto da tutti come un grosso errore di mercato (Branca, il dirigente preferito di Moratti nonostante l’evidenza dei fatti, ci ha regalato questo ed altre perle come Pereira, Jonathan, eccetera eccetera eccetera) ed anche i sassi sanno che è rimasto all’Inter solo perché venderlo alla sua attuale quotazione di mercato significherebbe realizzare una minusvalenza importante. Il suo unico punto di forza, a par mio, è la forza fisica mentre i suoi principali punti deboli sono l’anarchia tattica, l’innamoramento del pallone, la scarsissima precisione nei tiri. Purtroppo la realtà è una sola: con le sue prestazioni non fa altro che decrementare il valore del suo cartellino e quindi credo che bisognerebbe prendere in seria considerazione l’idea di cederlo al miglior offerente indipendentemente dalla cifra offerta.
Tre soli attaccanti per tre competizioni sono un azzardo che bisognava evitare. Alla scarsità numerica aggiungiamoci l’infortunio del nostro miglior attaccante, Osvaldo, nel suo momento di forma migliore e la crisi post-mondiale del nostro secondo miglior attaccante, Palacio, ed ecco che quel Bonaventura, lasciato ai cuginastri per pochi spiccioli, ci sarebbe tornato molto molto utile.
Sull’acquisto di Cerci si è addirittura sbilanciato Mancini e, stando a quel che scrivono gli addetti ai lavori, Ausilio si faceva forza del gradimento del ragazzo senza aver convinto la squadra proprietaria del cartellino. Conclusione: un dirigente esperto come l’antipaticissimo Galliani ci ha soffiato il giocatore sotto il naso  facendo fare ad Ausilio la figura del dilettante. Cosa insegna questa storia? Insegna che, convinto il club proprietario del cartellino del giocatore che si vuole acquistare, è poi quest’ultimo a doversi adattare se vuole giocare. E pare che lo stesso errore (ma allora è recidivo!) Ausilio lo stia commettendo con l’Arsenal a proposito di Podolski: accordo col giocatore raggiunto ma ancora nulla col club proprietario.
Utilizzo l’espressione “ancora nulla” per sottolineare che gli obiettivi per il mercato di gennaio sono conclamati da tempo (credo che già dalla prima partita Mancini si sia espresso sulla mancanza di esterni offensivi in rosa, ricordate Kovacic esterno alto a sinistra nel derby?) e ogni giorno di ritardo nella definizione delle trattative è un giorno in meno a disposizione dell’allenatore per lavorare con i nuovi nel tentativo di raggiungere l’unico obiettivo che possa garantire un futuro meno nero del presente all’Inter e cioè la partecipazione alla prossima Champions League (anche perché, è bene ricordarlo ogni tanto, l’obiettivo più volte dichiarato dal presidente Thohir nei giorni immediatamente successivi all’acquisizione della società è la finale di Champions League 2016 a Milano e noi tifosi abbiamo tutti ottima memoria!).
Voglio troncare, e quindi concludere, la lunga lista di cose che non sono andate come avrebbero dovuto nell’operato di Ausilio, sottolineando l’enorme perdita di tempo e denaro conseguente all’inspiegabile rinnovo del contratto di Mazzarri nonostante il suo primo anno avesse messo subito in mostra il “valore” del vate di San Vincenzo. Effettivamente quest’ultima responsabilità, pare, vada come minimo condivisa con un altro dirigente che, per usare un eufemismo, non riscuote le mie simpatie e cioè Fassone.
Per quanto riguarda gli altri punti aperti (nuovo stadio, regista di centrocampo, rifacimento completo della peggior difesa che abbia mai visto all’Inter, magliette un po’ più fedeli ai colori sociali del club invece delle recenti blasfemie) rimando alla prossima lettera.
Nonostante tutto e tutti, forza Inter sempre!".

Leonardo

 

"Auguri a tutti. 
A volte il destino crea degli scherzi incredibili. Chi avrebbe mai pensato che Balotelli e l'Inter si sarebbero ritrovati in una condizione disastrosa e bisognosi entrambi di ritrovarsi? Senza tanti giri di parole: io lo prenderei, e per diverse ragioni. Primo, perchè le qualità le possiede ancora e l'età è ancora giovane; secondo, perchè con Mancini ritroverebbe il suo mentore, e questo, per la sua conformazione psicologica sarebbe molto importante; terzo, considerando il ribasso della valutazione, potremmo ritrovarci un autentico top player; quarto, siccome credo nella parabola del figliol prodigo (l’Inter, in fondo, è il luogo ombelicale che il destino gli ha regalato) ,trovo disdicevole non cogliere certi disegni del fato; quinto,perchè la ragion di stato è superiore ad ogni sentimento emotivo. Sembra strano, ma se ci riflettiamo, la separazione dei due, ha coinciso con il reciproco declino: Balotelli si è lasciato andare, e l'Inter è degradata sempre di più. E’ un dato di fatto. Altra questione: contro l’Inter non è mai riuscito a segnare,  come se qualcosa gli bloccasse le budella. In fondo la coscienza lo metteva di fronte ad un "genitore calcistico" che lo aveva allevato, che lo aveva lanciato nel firmamento del successo. Le varie peripezie che lo hanno contraddistinto fin da piccolo, lo hanno relegato ad una adolescenza perenne sempre alla ricerca di una identità. Tutte le sue mattane, in fondo, non erano/sono altro che manifestazioni per dimostrare uno status, una ricerca costante per dimostrare di avere una personalità: un urlo constante come se fosse in guerra con tutti; uno staus adolescenziale costante che lo porta ad un dialogo muto fatto di soli gesti. Ora,  a 24 anni, si rende conto (dovrebbe), dopo il fallimento ultimo, dipeso anche da un ruolo che non è il suo, quello di prima punta, di essere arrivato ad un bivio: o cambiare marcia o scomparire del tutto. Ormai, Balotelli, deve  convincersi che non è più tempo di lustrini e televisioni. Ha ancora tempo per dare una svolta in meglio e ricominciare. Io, l’operazione, la farei…e sicuramente sarebbe benedetta anche dalla federazione necessitando un suo ritorno in nazionale. La qualcosa non sarebbe di poco conto per la diplomazia politica. Per i più avversi al suo ritorno, basterebbe un atto di intelligenza, ben preparato nel farsi perdonare il gesto della maglia. Mai dire mai nella vita. La storia ci insegna che per la ragion di stato non si guarda in faccia a nessuno. Nel 17° secolo, gli inglesi ingaggiarono i pirati per sconfiggere la grande “armada” spagnola. Potrei fare altri esempi. Ripeto: io l’affare, perchè è un affare, lo farei. Con Mancini che lo conosce bene e lui che tiene molto a riconquistare la nazionale…ci sarebbero tutte le credenziali per un successo. E poi, proviamo a pensare, in caso di successo, che scorno per i milanisti! Da leccarsi i baffi!!!".

Nestore

 

"Buongiorno mi chiamo Vincenzo ed ho 22 anni.
Alcuni tifosi non sono molto contenti del mercato che stiamo facendo, ma io, con tutta la sincerità sono contento perche stiamo prendendo deingiocatori forti Podolski e Diarra.
Io però sarei ancora più contento se ci prendessimo Lucas Leiva e Paulinho perché anche loro sono dei giocatori giovani e molto forti.
Vi volgio anche dire che ci potremmo prendere anche Immobile perché nel Borussia Dortmund non sta giocando tanto e perciò lo vorrei all'Inter perché è un giocatore giovane e molto forte.
Arrivederci e FORZA INTER PER SEMPRE :)".

Vincenzo

 

Sezione: Visti da Voi / Data: Dom 28 dicembre 2014 alle 17:14
Autore: Redazione FcInterNews.it
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