Se l'Inter di Inzaghi era una macchina imprendibile, con tutti i compiti studiati e predeterminati, quella di Chivu, evidenzia il Corriere della Sera, è ancora un cantiere aperto oltre che ibrida, per volontà dello stesso allenatore. Facile a dirsi, meno a farsi con tanti meccanismi da sistemare. Non a caso la versione migliore a Monaco è stata con la squadra in dieci nel secondo tempo. Per cambiare pelle questo animale ferito ha bisogno di sangue nuovo e le prime mosse di Bonny e Sucic sono incoraggianti. Ma il colpo che riporterà adrenalina non potrà che essere quello di Lookman, anche se la situazione è in stallo, con l'Inter che sa di avere altre opzioni come Sancho ma non ci sta pensando in questo momento.

Intanto Chivu, con altre due amichevoli a disposizione, lavorerà sul buco nero costato lo Scudetto: i troppi gol subiti nell'ultimo quarto di partita. Si lavora anche al fattore atletico, con il preparatore Rapetti che era lo stesso dell'Inter di Mourinho. Ma oltre a ridurre gli errori dei singoli e ovviare all'assenza di un mediano davanti alla difesa, l'obiettivo è avere altre opzioni davanti, mancate nell'ultima stagione. Per questo i nerazzurri insistono tanto su Lookman, che permetterebbe anche l'uso del tridente come fanno le maggiori big d'Europa. Sapendo che con Bonny ed Esposito ha trovato due vere alternative a Lautaro e Thuram. Per non perdere punti per strada servono attaccanti a cui la squadra possa aggrapparsi nelle situazioni di difficoltà. Questa è la prima rivoluzione. E quando sarà compiuta, tutto il resto verrà più semplice.

Sezione: Rassegna / Data: Lun 11 agosto 2025 alle 12:24
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print