Dejan Stankovic non è per nulla sorpreso di leggere sui media il suo nome accostato alla panchina della Nazionale serba, ma - al contempo - ha ben chiaro in testa che i tempi non sono ancora maturi per assumere l'incarico dei suoi sogni. "Prima di tutto, è logico che io venga menzionato dai media quando si parla di quella posizione: sono un allenatore, giusto?", la domanda retorica di Deki nell'intervista esclusiva rilasciata a Kurir.

"Tuttavia, al momento, mi vedo come allenatore, è ancora presto per la posizione di ct. Non so se mi hai capito... Ma è importante essere molto chiaro nella mia risposta, quindi questa volta dirò che il ruolo di allenatore della nazionale è il mio obiettivo e il mio più grande desiderio. Ogni allenatore serbo lo sogna, me compreso. Un Marakana pieno, con 50.000 tifosi, con l'inno che risuona... Un giorno lo vivrò sicuramente, ma ora sono allenatore di un club, ho un contratto con lo Spartak"

A proposito della sua avventura allo Spartak, che solo due mesi fa ha rischiato di chiudersi anzitempo, Stankovic spiega che non teme l'esonero: "La stessa cosa può succedere a Cristian Chivu all'Inter, a Igor Tudor, a Simone Inzaghi... È normale. L'unico problema è che persone anonime parlino del mio licenziamento sui media. Nessuno sa chi siano queste persone, mi piace chiamarle "persone senza nome". A essere completamente onesto, nemmeno io ho problemi con il licenziamento. L'ho detto ai dirigenti del club, chiaramente e a gran voce". 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Mer 15 ottobre 2025 alle 20:26
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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