Totò Di Natale ieri ha compiuto 48 anni e la Gazzetta dello Sport ha sfruttato l'occasione per intervistare l'ex attaccante di Udinese e Nazionale.

Stasera in caso di successo, Donnarumma e compagni saranno sicuri del secondo posto nel girone, ma la strada verso il Mondiale passa attraverso i playoff di marzo.
"Contro Israele dobbiamo vincere senza pensarci neppure troppo. Una terza mancata qualificazione alla Coppa del Mondo non voglio neppure prenderla in considerazione: siamo l’Italia!»".

Quindi in vista dei playoff è ottimista?
"Certo che lo sono. L’Italia ha una nazionale forte e lo dimostrerà sul campo".

Da ex attaccante ad attaccante: l’ha impressionata Pio Esposito che con l’Inter e l’Italia ha iniziato la stagione alla grande?
"Io lo conoscevo perché sono amico dei dirigenti dello Spezia e ho conosciuto prima suo fratello Sebastiano quando sono andato a vedere gli allenamenti dei bianconeri: lo scorso anno ho visto Pio e mi è sembrato subito evidente che fosse dotato di notevoli qualità tecniche. Non mi hanno sorpreso, dunque, né i tanti gol in Serie B né la rete in Estonia di sabato".

Ne parla come di un predestinato.
"Sarà un giocatore importante per il calcio italiano per i prossimi dieci-quindici anni. E’ un predestinato perché ha anche la testa da campione. Parlandoci sembra più grande della sua età: è umile, cerca sempre di imparare ed è molto educato".

A chi assomiglia di più tra i giocatori del passato? Vieri o Toni?
"Per me a Vieri anche se Bobo era sinistro, mentre Pio è destro".

In Estonia ha segnato un gran gol.
"Vero, ma è stata convincente tutta la sua prestazione: ha difeso palla, ha fatto salire la squadra e si è mosso parecchio. E’ uno che sa giocare a calcio, ci vuole poco per capirlo".
 

Sezione: Focus / Data: Mar 14 ottobre 2025 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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