“E’ giovane e ha spazio anche nell’Argentina. Ha avuto trascorsi simili ai miei, ed è molto valido”. Con queste parole, risalenti ad un’intervista di qualche giorno fa, Esteban Cambiasso ha designato quello che a suo dire può essere definito il suo ‘successore’: il personaggio in questione si chiama Lucas Rodrigo Biglia, argentino ma di chiare origini italiane, classe 1986, da diversi anni regista dell’Anderlecht, che lo prelevò appena ventenne dall’Independiente. Chiariamo subito che non si tratta di un nome nuovo nel panorama italiano: anzi, nel corso di questi ultimi mesi diversi club del nostro Paese sono stati dati come fortemente interessati a questo mediano giovane ma già di grande esperienza anche a livello internazionale, dal Bologna al Napoli passando anche per il Milan. E anche tra i club europei i sondaggi fatti sono stati tanti.

Ma come mai Lucas Biglia piace così tanto? Beh, facile a dirsi: il ragazzo, cresciuto nell’Argentinos Juniors e passato per un anno nelle fila dei ‘diablos rojos’ prima di approdare a Bruxelles, si è subito distinto per delle qualità già innate al momento del suo arrivo all’Anderlecht e ulteriormente sviluppate nei suoi anni in bianco-malva: grande senso della regia, ottima visione di gioco, abilità in cabina di regia, unite a un destro particolarmente educato e ad una certa sensibilità anche in zona-gol. Il paragone con Cambiasso è legittimo, ma nelle giocate di Biglia c’è chi intravede i numeri tipici del miglior Fernando Redondo. Centrocampista centrale di quantità e qualità, Biglia è impiegabile, alla maniera del Cuchu, come vertice basso in un rombo di centrocampo, ma anche come centrale in una mediana in linea a quattro.

Nonostante abbia appena 25 anni, il palmares di Biglia è già parecchio ricco: con l’Anderlecht in patria ha fatto man bassa, conquistando tre scudetti, una Coppa del Belgio e tre Supercoppe. A livello di Nazionale, invece, il suo momento più bello lo ha vissuto nel 2005, quando, da capitano della Seleccion Under 20, conquistò il Mondiale di categoria disputato in Olanda. In quella Nazionale, però, cominciava a far vedere cose sorprendenti un giocatore che di lì a poco sarebbe diventato il numero uno al mondo: il signor Lionel Messi, autentica stella della kermesse che già allora catalizzò l’interesse di tutti. Adesso, Biglia si sta giocando la grande chance nell’albiceleste dei grandi, essendo stato inserito dal ct Jorge Batista nella pre-lista di convocati per la Copa America che l’Argentina giocherà in casa. Vetrina assolutamente importante, per colui che Cambiasso ha prescelto come suo erede. Anche in nerazzurro? Chissà…
 

Sezione: Consigli per gli acquisti / Data: Mar 07 giugno 2011 alle 15:30
Autore: Christian Liotta
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