"Leggo che bisogna difendere lo scudetto 2006. Proviamo a fare un sondaggio tra i tifosi nerazzurri e vediamo chi sente veramente suo quel regalo. Da interista, lo pensavo allora e lo penso tanto più adesso. Moratti ha sbagliato ad accettare quel titolo, vinto sul campo (e soprattutto fuori….) dalla Juventus. Capisco la voglia di essere risarcito, il risentimento per tutto quello che era venuto a galla, ma una riflessione più approfondita avrebbe consigliato di rinunciare a cucirsi sulla maglia un triangolino di stoffa tricolore per il quale nessun tifoso nerazzurro ha festeggiato veramente.
Tra l’altro non ci voleva Nostradamus per capire che una cosa del genere avrebbe costituito motivo di rancore profondo nei secoli dei secoli tra le tifoserie nerazzurra e bianconera e le stesse società. Pensate invece a questo scenario: l’interista Guido Rossi, consigliato dai tre saggi (si fa per dire), dichiara assegnabile all’Inter il titolo 2006. Moratti ringrazia ma declina l’offerta. Nell’albo d’oro, alla casella “anno 2006” sarebbe rimasto uno spazio bianco con un asterisco (titolo revocato alla FC Juventus per illecito sportivo). Quello sarebbe stato il vero scudetto di tutti i tifosi interisti! Quello spazio bianco avrebbe significato molto di più, ci avrebbe risarcito molto di più dello scudo di cartone del 2006.
Ora leggo che anche Gianfelice Facchetti consiglia di restituire quello scudetto come segnale distensivo e di riconciliazione. Difficile, soprattutto ora. La società sembra orientata a tenerselo stretto, tanto più adesso che è messa ingiustamente sul banco degli accusati in questo fantomatico Calciopoli-bis. E’ ovvio che agli occhi dell’opinione pubblica e della tifoseria iuventina restituire “ora” lo scudetto 2006, equivarrebbe ad un’ammissione di colpa. E Moratti tutto vuole meno che equiparare un generalizzato malcostume (telefonate, anche se insignificanti, ai designatori, cene, regali natalizi, ecc. ) ad illeciti sportivi accertati, a griglie di arbitri imposte alla cricca, a schede SIM svizzere per tramare senza essere intercettati, ai Paparesta chiusi negli spogliatoi, ai rigori negati a Ronaldo a Torino e a Verona col Chievo ,con De Santis a un metro, ecc.
L’Inter non ci sta alla logica del “tutti facevano così’” e fa bene. Noi non facevamo così… Però lo ribadisco: prendere quello scudetto ci ha soltanto nuociuto e, se fossi il Presidente, rifletterei sull’opportunità di restituirlo alla Federazione. Quando? Ovviamente non adesso ma quando sarà chiaro, al termine del processo penale di Napoli e di quello, eventuale, sportivo per una nuova Calciopoli bis che la società FC Internazionale è pulita e non sanzionabile in alcun modo.
Una volta dissolto questo assurdo polverone per cui “tutti colpevoli nessun colpevole” e ristabilita la verità storica dei fatti (c’era chi rubava e chi no), ecco, quello sarà il momento adatto per restituire quel maledetto scudetto. Non prima. Da quel gesto di riconciliazione, rafforzerei la mia stima nella famiglia Moratti e la consapevolezza di essere tifoso di una grande e gloriosa società".

Amedeo

Sezione: Visti da Voi / Data: Gio 15 aprile 2010 alle 18:26
Autore: Redazione FcInterNews
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