Per vincere, per convincere, ma soprattutto per lui. La terza Inter di Roberto Mancini esordisce in campionato al 'Franchi' di Firenze, ma il pensiero degli amanti di tutto lo sport non può non essere per Giacinto Facchetti, scomparso il 4 settembre 2006 dopo aver combattuto per alcuni mesi contro un tumore al pancreas che, alla fine, 'rubò' al mondo una delle figure più importanti ed influenti di tutto il calcio, italiano e mondiale.

La Serie A 2006-2007 inizia con il suo ricordo.

L'Inter con il lutto al braccio si presenta dopo la rocambolesca, ma meritata, vittoria nella Supercoppa italiana contro la Roma del 26 agosto al 'Meazza' ed è obbligata - almeno dall'opinione pubblica - a giocare un torneo di primissimo livello, chiamata - dopo l'estate di Calciopoli - a vincere, magari stravincere, e a convincere. Il tempo, poi, portò le risposte del caso.

La calda serata di Firenze accoglie due squadre che, almeno ai 'nasti di partenza', si presentano con aspettative differenti. Detto dei nerazzurri, i viola devono 'pronti-via' far fronte ad un ritardo di 15 punti di penalizzazione (inizialmente erano 19), ma la stagione proseguirà via via migliorando, nonostante una prematura uscita dalla Coppa Italia per mano del Genoa. La stagione si concluderà per gli uomini di Prandelli, come detto, in crescendo, arrivando fino alla zona europea: Coppa Uefa assicurata grazie anche ad una difesa super, la migliore di tutto il campionato con solamente 31 reti subite. Chapeau Prandelli.

L'Inter, invece, conquisterà in quel 22 aprile a Siena il suo quindicesimo Scudetto, concludendo l'annata dei record: 38 gare giocate, 30 vittorie, 7 pareggi e una sola sconfitta con 80 reti realizzate e 34 subite. Che dire, storia. Anche il percorso in Coppa Italia è ottimo, ma non altrettanto vincente: nella terza finale consecutiva raggiunta, infatti, l'Inter subisce pesantemente contro la Roma nella gara d'andata dell'Olimpico e il 6-2 maturato contro i giallorossi impedisce la rimonta - quasi impossibile - nel return match di Milano. A nulla è valso, poi, il 2-1 interno. In Champions League, invece, la squadra non riesce ancora a fare quel salto di qualità, o meglio, di maturità che alla vigilia i tifosi si aspettavano: dopo aver superato il girone eliminatorio nonostante le sconfitte iniziali contro Sporting Lisbona e Bayern Monaco, Mancini raggiunge gli ottavi di finale dove ad attenderlo c'è un Valencia forte, sicuramente, ma non certo imbattibile. A San Siro è 2-2, in Spagna 0-0, Inter eliminata con un doppio pareggio.

19a PUNTATA
Serie A 2006-2006 - 1a giornata: Firenze, Stadio "Artemio Franchi":
FIORENTINA-INTER 2-3

Il terzo capitolo della storia nerazzurra di Roberto Mancini vede un'Inter che si presenta con un 4-3-1-2 con Toldo tra i pali, Maicon, Cordoba, Materazzi e capitan Zanetti a comporre la retroguardia, Vieira, Cambiasso, Dacourt a formare il pacchetto mediano, e Figo alle spalle della super coppia d'attacco Ibrahimovic-Crespo

Prandelli risponde con un modulo, praticamente identico, con la sola differenza dell'unica punta con il doppio trequartista, una sorta di riproposizione del famoso 'albero di Natale' tanto caro all'attuale tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti. Viola, quindi, con l'ex Frey in porta, Ujfalusi, Dainelli, Gamberini e Pasqual in difesa. Donadel, Liverani e Blasi a fare da 'scudo' a centrocampo, mentre Mutu e Gobbi agiscono a supporto del Campione del Mondo Luca Toni (inseguito in estate proprio dall'Inter prima della scelta definitiva di Ibra), compagno d'avventure tedesche di Marco Materazzi e Fabio Grosso, neo interista.

I 40 mila del 'Franchi' salutano l'ingresso in campo delle squadre. Può così partire il kick off della prima giornata della Serie A 2006-2007.

In avvio sono i padroni di casa a rendersi pericolosi, già al 4' Toni cerca la soluzione da lontano, ma Toldo c'è. Pochi minuti dopo tocca a Hernan Crespo rispondere: imbeccato da Dacourt, l'argentino conclude sull'esterno della rete dopo aver saltato secco il diretto avversario.

11' GOL - Secondo tentantivo e rete per l'Inter che, dopo un'azione corale da applausi sull'asse Maicon-Crespo-Ibrahimovic, confeziona per Cambiasso una palla che l'ex Real trasforma in gol con un bel diagonale rasoterra che si infila in rete alla sinistra di Frey. 

6' più tardi la Fiorentina prova a rispondere con un altro ex di turno, ma il bel tiro di Mutu viene deviato in corner dal Toldone nerazzurro. Al minuto 21 Figo mette in mezzo una palla interessantissima, ma in area nessuno riesce ad intervenire. Al 35' è ancora Mutu che prova a rendersi pericoloso, ma la sua conclusione è troppo centrale per poter impensierire l'estremo difensore dell'Inter. Il risultato non cambia, ma dopo pochi minuti...

41' GOL - Doppietta di Cambiasso: cross perfetto dell'ex Pallone d'Oro Luis Figo che trova al centro dell'area un Cuchu solissimo. Colpo di testa preciso ed è 0-2. Gara al sicuro?

In avvio di ripresa tocca a Ibrahimovic 'scaldare' i guantoni di Frey con una bordata dalla distanza, ma il francese risponde 'presente' e si salva respingendo.

63' GOL - I nerazzurri mettono definitivamente al sicuro il match: Cambiasso questa volta veste i panni di uomo-assist, liberando Ibra in area, tiro preciso alla destra di Frey e palla in rete.

69 ' GOL - La Fiorentina trova il gol dell'1-3 grazie a Toni che gira di testa un cross forse un po' arretrato. Bravo l'azzurro che, un minuto più tardi, ci riprova con una bella semirovesciata, ma Toldo c'è.

79' GOL - I padroni di casa, per riaprire definitivamente la gara, provano ancora ad usare la 'carta' dei traversoni all'interno dell'area nerazzurra, e lo sforzo viene premiato: Reginaldo, appena entrato, serve ancora l'attuale punta del Verona che realizza con un grandissimo gol ancora di testa. Palla in rete alla destra di Toldo e 2-3.

La gara offre, sul finire, ancora due emozioni: la squadra di Prandelli prova ad arrivare ad un pareggio clamoroso, questa volta con Blasi, ma la sua conclusione si spegne alta sopra la traversa. A 60 secondi dal termine ci prova anche Figo che, su assist del Valdanito nerazzurro, spreca una ghiotta occasione calciando debolmente fuori.

Partita terminata: l'Inter espugna Firenze con uno spettacolare 3-2. Tre punti, gol, vittoria ed emozioni verso un'unica direzione: proprio lassù dove la leggenda Giacinto ha guardato la sua Pazza squadra vincere.

FORMAZIONI UFFICIALI

FIORENTINA (4-3-2-1): Frey; Ujfalusi (26'st Potenza), Dainelli, Gamberini, Pasqual; Donadel, Liverani (9'st Montolivo), Blasi; Mutu, Gobbi (9'st Reginaldo); Toni
In panchina: Lobont, Kroldrup, Jorgensen, Paolucci
Allenatore: Cesare Prandelli 

INTER (4-3-1-2): Toldo; Maicon, Cordoba, Materazzi (14'st Samuel), Zanetti; Vieira (31'st Stankovic), Cambiasso (39'st Grosso), Dacourt; Figo; Ibrahimovic, Crespo
In panchina: Carini, Gonzalez, Cruz, Adriano
Allenatore: Roberto Mancini 

ARBITRO: Rosetti di Torino

RETI: 11'pt e 41'st Cambiasso, 16'st Ibrahimovic, 23'st e 34'st Toni

NOTE: serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 40mila circa. Ammoniti: Toni, Donadel, Pasqual, Ibrahimovic. Angoli: 5-2 per la Fiorentina. Recupero: 0', 3'. 

© foto di Federico De Luca
Giacinto ammira e applaude
Sezione: RewInter / Data: Sab 22 marzo 2014 alle 11:00
Autore: Francesco Fontana
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