La Milano nerazzurra accoglie il Campione del mondo Fabio Grosso e, soprattutto, Patrick Vieira e Zlatan Ibrahimovic. Sono loro due le sorprese, forse inaspettate, dell'estate 2006, quella che passerà alla storia come il periodo 'Calciopoli'. Le scorie di questo incredibile scandalo sono pesanti e ancora evidenti, ma il campo chiama, Inter e Roma devono già rispondere, in ballo c'è la Supercoppa italiana, il primo trofeo ufficiale della stagione.
L'Inter si presenta molto rinforzata e la rosa, almeno ai nastri di partenza della stagione, è incredibile. Il giusto mix di campioni assoluti, veterani storici e fuoriclasse da scoprire. Con una Juventus retrocessa in Serie B, la pressione è tutta sulla squadra di Roberto Mancini, obbligata non solo a vincere, ma a convincere, critica e pubblico. Il Mancio nerazzurro non vuole rischiare, non vuole fallire il primo match point della stagione e per farlo si affida sin da subito all''artiglieria' pesante. In campo dal 1' vanno Grosso, Ibra e Vieira, mentre in panca fremono un Crespo gradito ritorno, un Julio Cesar e Maicon ancora tutti da scoprire e un Dacourt, usato sicuro arrivato dalla Capitale.
Luciano Spalletti si affida a Francesco Totti unica punta, suppportato da Mancini, Perrotta e Taddei nel consueto 4-2-3-1 giallorosso. A centrocampo 'chiavi' affidate alla cantera romanista Aquilani-De Rossi, mentre in difesa - davanti a Doni - Panucci, Mexes, Chivu e Cufré avranno il compito di limitare Ibrahimovic e Adriano, partner scelto per l'occasione da Mancini.
18a PUNTATA
Supercoppa italiana 2006: Milano, Stadio "Giuseppe Meazza":
INTER-ROMA 4-3
Tre pugni che l'hanno fatta barcollare, ma non cadere. L'Inter dolorante, quasi abbattuta, del primo tempo reagisce come un pugile ferito nell'orgoglio, in un match da non fallire davanti al proprio pubblico. Può essere riassunta con questa metafora la gara del 'Meazza', chiamato a raccolta per salutare la prima uscita dell'Inter formato 2006-2007.
Primo tempo spettacolo della Roma che in 30 minuti mette in ginocchio i nerazzurri, andando in vantaggio già al 13': errore di capitan Zanetti su lancio lungo di Panucci che, involontariamente, libera il brasiliano Mancini a 'tu per tu' con Francesco Toldo, beffato da un tocco dal futuro interista. 0-1 e ospiti in vantaggio. I giallorossi non arretrano il proprio raggio d'azione, volendo approfittare del momento difficile della squadra di Mancini. Lo sforzo, infatti, viene premiato con la rete di Alberto Aquilani, che dopo aver scambiato con Totti è libero per infilare l'incolpevole Toldo che non può fare altro che raccogliere il pallone in rete. 0-2 e gara in salita. Con un 'San Siro' ammutolito la Roma si esalta e la terza rete lo testimonia: azione da manuale del calcio, triangolazione perfetta conclusa dalla seconda rete di Aquilani. 0-3 e pubblico nerazzurro che non crede ai proprio occhi. Può essere questa la nuova Inter di Mancini dopo gli acquisti fenomenali dell'estate?
Una prima reazione di orgoglio porta alla rete dell'1-3, arrivata grazie al primo 'timbro' in nerazzurro di Patrick Vieira, abile a ribadire in rete un preciso calcio piazzato di Luis Figo. All'intervallo il passivo è pesante, l'Inter per 35' non è praticamente scesa in campo.
Mancini tenta di dare nuova 'linfa' alla squadra, optando per due cambi molto significativi ai termini del risultato: dentro Maicon per Grosso e Crespo per Adriano. L'intuizione viene premiata al 65', quando il bomber argentino ex Parma, Chelsea e Lazio realizza una rete bellissima grazie ad un preciso colpo di testa su assist dalla destra di Stankovic. 2-3 e una partita che sembrava totalmente in mano alla Roma nella prima frazione e pronta, ormai, per gli archivi storici si riapre clamorosamente. Con l'inerzia del match completamente a favore, l'Inter ci crede, pressa, alza il ritmo per raggiungere un pari inimmaginabile al 35' del primo tempo. Gli sforzi vengono premiati al 74', con la doppietta di Vieira, abile a ribadire in rete un tiro al volo ma impreciso di Ibrahimovic. 3-3 e rimonta completata, ma ad un minuto dal termine lo svedese ha addirittura la chance per chiudere definitivamente la gara: servito da Crespo, l'ex Juve calcia di poco fuori da ottima posizione. Sarebbe stato il gol dell'apoteosi, ma può andare anche così. E' tempo di supplementari.
Al 94' Ibra si conquista una punizione da buona posizione e sul pallone si presenta Luis Figo. Traiettoria magistrale, effetto magico e palla alla destra di Doni: 4-3 per l'Inter e vittoria ad un passo. L'Inter sente il profumo dell'impresa... c'è anche il tempo per l'espulsione di Chivu che perde la testa applaudendo ironicamente il direttore di gara. Il match, ormai, non ha più niente da dire, la Supercoppa è nerazzurra.
La Pazza Inter si conferma tale, capace di regalare il brutto e il bello di una squadra che, almeno sulla carta, si presentava ai nastri di partenza della stagione come la favorita assoluta per la vittoria del campionato. Quella che sarebbe poi diventata la squadra dei record, intanto, alza il primo trofeo dell'anno. Da Torino a Milano nulla è cambiato, la Supercoppa è nerazzurra.
FORMAZIONI UFFICIALI
INTER-ROMA 4-3 (dopo i tempi supplementari)
INTER (4-4-2): Toldo; J.Zanetti, Materazzi, Samuel , Grosso (9'st Maicon); Figo, Vieira, Cambiasso, Stankovic (1'sts Dacourt); Ibrahimovic, Adriano (16'st Crespo)
In panchina: Julio Cesar, Cruz, Dacourt, Solari, Andreolli
Allenatore: Roberto Mancini
ROMA (4-2-3-1): Doni; Panucci, Mexes, Chivu, Cufrè ; De Rossi, Aquilani (35'st Tonetto); Mancini, Perrotta , Taddei (21'st Cassetti); Totti (27' st Mido)
In panchina: Curci, Montella, Faty, Ferrari
Allenatore: Luciano Spalletti
ARBITRO: Saccani di Mantova
RETI: 13'pt Mancini, 25'pt e 34'pt Aquilani, 44'pt e 29'st Vieira, 21'st Crespo, 5'pts Figo
NOTE: serata calda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 45528 per un incasso di Euro 773.304. Espulso al 10'pts Chivu per comportamento non regolamentare. Ammoniti: Vieira, Taddei, Cassetti, Maicon, Cambiasso, Mido. Angoli: 5-2 per l'Inter. Recuperi: 0'pt e 3'st.
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