SOMMER 6 - Una serata potenzialmente rilassante diventa foriera d'ansia per un errore difensivo che riapre la gara e su cui lui ha poco da fare. Per fortuna il pacchetto arretrato regge e per il portiere svizzero ogni intervento è noirmale amministrazione.

BISSECK 7 - Dopo pochi minuti spiega perché preferisca agire da braccetto piuttosto che da centrale. Il sinistro non è nulla di che, ma basta a beffare Leali sul primo palo. Essendo un difensore, il tedesco trascorre buona parte del suo tempo impegnato in corpo a corpo con Colombo che sicuramente non si fa intimorire ma che alla fine, ahilui, esce claudicante come un reduce di guerra. Quando parte in zingarata palla al piede sembra lì lì per perderlo, ma non succede mai. Robusto fino allo scadere.

AKANJI 6 - Prima da titolare in mezzo alla difesa per necessità più che per scelta, si fa sfuggire Colombo sul filo del fuorigioco e gli va di lusso che la punta gestisca male. Da quel momento, a parte un giallo del tutto gratuito, prende le misure a chiunque provi a sfidarlo in uno contro uno. Poche sbavature anche nelle scelte tattiche. Rimane basso a protezione delle ali Bisseck e Bastoni, poi valuta male sul gol di Vitinha.

BASTONI 6 - L'episodio contro il Liverpool è alle spalle, uno come lui non si fa influenzare né in un senso né in un altro e torna a svolgere le mansioni che ci si aspetta. Ruvido entro i limiti dietro, dove c'è un Carlos Augusto da supportare contro i guizzi di Norton-Cuffy, sempre d'aiuto nell'altra metà campo, dove a sinistra nonostante l'assenza di Dimarco l'Inter spinge parecchio. Male nella lettura con Akanji sul gol del Genoa.

LUIS HENRIQUE 6 - Quinta da titolare, visti i problemi di Dumfries la cui data di rientro resta ignota si può dire che Chivu gli ha finalmente affidato la fascia destra. Ottenendo in cambio un'altra prova concreta, poco appariscente ma equilibrata in entrambe le fasi. Sicuramente sentire la fiducia gli ha fatto bene, il resto lo sta mettendo il brasiliano in piccole ma percettibili dosi. Next step, fare la differenza.

BARELLA 6,5 - Prestazione da tuttocampista, levargli il pallone per i rossoblu è più complicato che entrare di straforo nel Louvre e portarsi a casa qualche souvenir. Sempre nel vivo del gioco, che sia partire dal basso o farsi trovare sulla trequarti, si concede diversi tocchi di fino ma non esagera (a parte una combo sombrero+colpo di tacco in area avversaria). Non si ferma un secondo neanche per fare rifornimento.

ZIELINSKI 6,5 - Riproposto davanti alla difesa, conferma di trovarsi a proprio agio anche rimanendo più basso del solito. Quando il Genoa sale in pressing quasi pensa a godersi l'esperienza di far correre a vuoto gli avversari, prima di sventagliare sul compagno più libero o giocarla semplice. Meno convincente quando parte palla al piede prendendosi troppi rischi, ma la personalità gli sprizza da ogni poro. DAL 90' DE VRIJ SV.

SUCIC 6 - Gioca spesso al limite, alternando disimpegni semplici ad altri pregevoli, come quello con cui salta Marcandalli e quasi porta a casa un rigore. A volte sembra sia sotto ritmo, ma in realtà ragiona sul da farsi. Contribuisce con la sola presenza in area al raddoppio di Lautaro. Quando l'adrenalina prevale, si veste da mastino e non accetta compromessi. DAL 74' MKHITARYAN 6 - Aggiunge un po' di ritmo a una squadra stanca ed è decisivo rinviando un pallone pericolosissimo in area di rigore.

CARLOS AUGUSTO 6,5 - Sa benissimo che il primo vero incarico è tenere a bada Norton-Coffy, da cui ha origina gran parte della produzione offensiva genoiana. Il brasiliano si appoggia all'animo da difensore e fa tutto il necessario per privare della sufficienza l'inglese. Nel mentre, partecipa assiduamente alla costruzione trovandosi sempre dove i compagni lo cercano. Nulla di eclatante, ma presenza costante soprattutto nel finale di spinta genoana

MARTINEZ 7 - Il biglietto da visita non è dei migliori, un goffo tentativo di pallonetto su Leali. Ma è solo un bluff perché prima è bravo a rifinire un pallone fuori misura di Esposito servendo Bisseck che fa tutto il resto, poi di pura potenza spazza via tutti e firma il raddoppio con un fendente sinistro. Prima e dopo mette in vetrina gran parte del proprio repertorio, mandando in tilt il radar del Genoa che non sa mai da dove possa spuntare. DALL'84' DIOUF SV.

ESPOSITO 6 - Più utile senza palla che con la sfera tra i piedi. Con i suoi movimenti tiene impegnati almeno un paio di centrali dentro e nei pressi dell'area di rigore e libera spazi per gli inserimenti dei compagni. Bello il velo con cui manda Lautaro al tiro in piena area, da grande attaccante quello con cui calcia in acrobazia trovando la respinta di Leali. Un po' assente nella ripresa. DAL 74' THURAM 6 - Poca visibilità, la squadra pensa soprattutto a difendere ma trova il modo, di testa, di impegnare Leali.

ALL. CHIVU 6,5 - L'Inter comanda in lungo e in largo per un'ora a Marassi, poi dal nulla arriva una disattenzione che cambia lo sviluppo della partita. Da quel momento il tecnico romeno serra le fila, rinuncia a un attaccante e rafforza difesa e centrocampo ottenendo in cambio una valida protezione della propria area fino al 96'. La scintilla rossoblu non appicca alcun incendio ed è un merito suo e della squadra.


GENOA: Leali 5,5, Marcandalli 5,5, Otoa 6 (dall'89' Carboni sv), Vasquez 6, Norton-Cuffy 5,5, Frendrup 6 (dal 78' Gronbaek sv), Malinovskyi 5,5, Ellertsson 6 (dall'89' Cornet sv), Martin 6, Vitinha 6,5 (dal 78' Ekator sv), Colombo 5,5 (dal 58' Ekuban 6,5). All. De Rossi 6


ARBITRO: DOVERI 6 - Non commette errori significativi, qualche imperfezione come il fallo di mano inesistente con ammonizione annessa a Barella. Molto al limite la trattenuta di Marcadalli su Sucic, qualcun altro avrebbe fischiato rigore o sarebbe stato convocato dal VAR al monitor. Perde qualche fischio per strada ma non cfa danni.
ASSISTENTI: Rossi 6 - Bercigli 6
VAR: Camplone 6

Sezione: Pagelle / Data: Dom 14 dicembre 2025 alle 20:03
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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