Vincere per provare la fuga. Ma, soprattutto, vincere per continuare a vincere. Deve essere stato questo il messaggio che Antonio Conto ha passato alla squadra prima della gara contro il Genoa, dove l’Inter scende in campo con un solo obiettivo possibile: i 3 punti. E la dichiarazione d’intenti la rende chiarissima Romelu Lukaku dopo nemmeno un minuto di gioco: sgroppata centrale, si allarga sulla destra e poi calcia preciso all’angolino. Un colpo letale per stordire i giocatori del Genoa che nemmeno si sono resi conto che la partita era iniziata. La gara è indirizzata, anche se l’Inter non è riuscita a dare il colpo di grazia a una squadra ordinata e organizzata come quella di Ballardini.
Perlomeno finché non è stato, ancora una volta, Lukaku a suonare la carica: nella ripresa l’Inter aveva iniziato boccheggiando, con qualche difficoltà nell’approcciare i cambiamenti tattici del Genoa. Detto, fatto: altra corsa centrale a tagliare la difesa a metà, palla a Darmian che scocca il colpo vincente. Da lì il ritmo si abbassa e Conte manda in campo anche Alexis Sanchez, che trova un gol di testa il cui valore è importantissimo perché certifica l’importanza di un gruppo che si consolida di settimana in settimana.
VINCERE- “L’importante è che l’Inter vinca”. La dichiarazione del trascinatore Lukaku a fine partita è un manifesto d’intenti dell’Inter 3.0 varata negli ultimi mesi da Antonio Conte, che con un unico obiettivo rimasto non ha fatto nient’altro se non quello che ci si aspettava dalla squadra: accelerare, forsennatamente, verso l’obiettivo finale. Con la Juventus che rallenta, l’Inter sfrutta ogni occasione per mettere fieno in cascina e allungare sulle concorrenti. La strada è ancora lunga, Il Milan non accenna a mollare il colpo, ma l’Inter c’è e lo dimostra contro il Genoa.
La squadra ha trovato una nuova quadra e una spinta propulsiva senza precedenti. Questo perché molti calciatori hanno trovato la propria dimensione e interpretano all’interno degli schemi contiano un calcio diverso, eccitante. Un giocatore su tutti è Lautaro Martinez, autore di una partita magistrale spalle alla porta: si sa che per l’argentino uno dei limiti è riuscire a essere utile alla squadra nelle giornate in cui non segna, ma in queste ultime uscite il Toro ha dimostrato la grazia di un ballerino per il modo in cui volteggia sul pallone, lo difende, nascondendolo a tutti gli avversari - spesso costringendoli al fallo. Dalle dichiarazioni fatte in settimana d’amore alla maglia nerazzurra alle corse fameliche per recuperare palla: il Toro sta trovando la sua dimensione, evolvendo il proprio gioco. Qual è il suo limite?
DIVERSI - Nelle ultime settimane, Conte nelle interviste ha utilizzato un aggettivo specifico per parlare di molti calciatori in rosa: diverso. Che si tratti dell’approccio, dell’impatto in campo o semplicemente dell’atteggiamento: da Skriniar a Eriksen, da Perisic a Sanchez, l’ultimo della lista. Che proprio ieri pomeriggio è stato incensato dall’allenatore per il suo modo di fare e per la sua condizione psicofisica, “la migliore da quando è all’Inter”.
A leggere tra le righe, Conte dà merito a tutti quei giocatori che sono rientrati nei ranghi nonostante avessero vissuto fortune alterne quest’anno. Ed è la più grande vittoria dell’allenatore e del suo gruppo. Del resto, per Conte la parola più importante è lavoro. Questo patto tra il mister e la squadra trova riscontro di settimana in settimana, grazie all’impegno di tutti. Perché Conte, al di là del primo posto in classifica, ha migliorato o reso tangibili quasi tutti i giocatori della rosa. E vedere giocare l’Inter, anche quando purtroppo manca il killer instict per chiudere le gare, è spesso un piacere.
LO STRAPPO - 2.58 punti di media da Inter-Torino, il rientro dalla pausa per le Nazionali di novembre. Da quando Conte ha invertito la tendenza, la squadra ha cominciato a girare meglio senza avere grossi passaggi a vuoto: da quel momento, 14 vittorie, 2 pareggi e una sola, rocambolesca sconfitta contro la Fiorentina. 44 punti fatti su 51 disponibili e l’onesto rammarico perché in tutte le occasioni in cui si è perso terreno non si è mai demeritato. L’Inter di oggi è una squadra consapevole della propria forza ma anche dei propri limiti.
Una squadra che deborda fisicamente ma che sa anche soffrire: negli ultimi due risultati, due rotondi 3-0, la squadra di Conte ha sì segnato, ma ha avuto anche delle fasi della gara in cui ha giocato peggio, per non dire sofferto, dell’avversario. E in entrambe le situazioni ne è uscita alla grande: contro il Milan il ringraziamento è andato a San Handanovic, autore di tre strepitose parate, mentre con il Genoa l’organizzazione di squadra ha fatto il resto. Nel primo tempo, per saltare il pressing sistematico di Ballardini, Conte ha schierato il doppio playmaker. Nella ripresa, contro la difesa a 4 genoana, ha saputo tenere il fiato per poi esplodere grazie ad un onnipotente Lukaku. Il primo dei due esami annunciati da Conte è stato superato, in attesa del posticipo di giovedì sera contro il Parma e soprattutto dell’Atalanta che lunedì arriverà a San Siro.
Autore: Marco Lo Prato / Twitter: @marcoloprato
Altre notizie - In Primo Piano
Altre notizie
- 21:00 La Gazzetta esalta il movimentismo altrui, ma boccia il presunto immobilismo dell'Inter: "Eppur si muove"
- 20:30 Atalanta-Inter, Djimsiti ancora a parte: convocazione a forte rischio. Da Bakker a Bellanova: le ultime da Zingonia
- 20:00 videoBergomi: "Essere interista è motivo di vanto e orgoglio. Gigi Simoni e Chivu due allenatori con grandi valori"
- 19:30 Serie A, il risultato netto delle big a bilancio nel 2024/25: anche qui comanda sempre l'Inter. Utile super
- 19:00 A. Stankovic dopo l'eurogol al Genk: "Mio padre sarà orgoglioso della mia rete. Non vedo l'ora di chiamarlo"
- 18:30 Natale sfavillante per A. Stankovic: 5-3 del Club Brugge in casa del Genk. Vittoria, eurogol ed MVP per l'ex Inter
- 18:00 De Rossi sui colleghi: "Spalletti è geniale. Guardiola è un idolo...". Poi su Chivu: "Ha dato continuità"
- 17:30 Rivetti (pres. Modena): "Porterei Lautaro all'Inter, ma oggi scelgo Gliozzi. Mi piacerebbe vincere a San Siro"
- 17:00 Arsenal, Arteta fa il punto sugli infortunati: "Havertz tornerà molto presto. Gabi non si è ancora allenato"
- 16:30 Breda: "È la Serie A più imprevedibile degli ultimi anni, tutte devono migliorare. Inter e Milan agli opposti"
- 16:00 Florenzi torna sullo scudetto 2022. Poi svela: "Né Messi né CR7, il peggior incubo è stato Perisic"
- 15:30 Serie A Women, definiti gli orari delle prime partite del 2026: il 18/1 alle 15.30 la supersfida Inter-Juve
- 15:00 Roma, regalo di Natale non gradito: lungo stop per Pellegrini, c'è lesione
- 14:30 K. Thuram: "La gente dopo Juve-Inter ha detto che Marcus non ha esultato. Non è vero". E spiega come è andata
- 14:00 I dubbi di Durante su Paratici: "Ha fatto bene solo quando era con Marotta"
- 13:30 L'Inter chiude il 2025 a Bergamo contro l'Atalanta: fissato l'orario della conferenza di Chivu alla vigilia del match
- 13:00 SM - L'Inter sogna Palestra, ma gli altri nomi non convincono: da non escludere la 'promozione' di Cocchi
- 12:30 CdS - Bonny, nuovo check all'inizio della prossima settimana: il francese punta la sfida dell'ex contro il Parma
- 12:00 Mkhitaryan: "Chivu all'Inter in un momento non facile. Lui e Inzaghi sono diversi, ci ha dato energia e fiducia"
- 11:30 Coppa d’Africa, svolta dal 2028: il nuovo format divide allenatori, giocatori e dirigenti
- 11:00 SI - Inter, il sogno è Palestra ma si valutano anche soluzioni ponte come Dodò. Nessun contatto per Bellanova
- 10:30 GdS - Due dubbi in mediana, Luis Henrique verso la conferma: le ultime verso l'Atalanta
- 10:00 SM - Frattesi si allontana dalla Juve: l'obiettivo bianconero è Tonali. Jonathan David può entrare nella trattativa
- 09:30 Füllkrug al Milan, Klinsmann approva: "Penso sia una buona mossa. Spero lo aiuti ad andare al Mondiale"
- 09:00 Certezza ThuLa e 'assist' di Bonny a Esposito: Chivu studia le mosse d'attacco. Diouf il 'jolly d'emergenza'
- 00:00 Auguri di tanta fame
- 22:30 Juventus, Natale di riposo: domani la ripresa verso il Pisa, niente conferenza per Spalletti
- 22:00 De Laurentiis, Natale all'attacco: "Nel calcio dirigenti troppo legati alla poltrona. Si gioca troppo"
- 21:30 Napoli, Mazzocchi celebra la Supercoppa italiana: "Il tempo premia chi merita"
- 21:00 Serie A a Natale solo nel 1955 e nel 1960: in entrambi i casi si giocò la 12esima giornata
- 20:30 Dalla mentalità al mercato, l'Inter e l'ultimo centimetro: cosa è emerso dal dibattito su FcInterNews
- 20:00 Pio Esposito, in un anno è cambiato tutto: dai campi di provincia alle rotazioni di Chivu. Ma guai fermare la crescita
- 19:30 L'Inter sogna i due fratelli Thuram, Khepren scherza sul regalo di Natale a Marcus: "Una bella maglia della Juve..."
- 19:00 GdS - Atalanta-Inter, torna Sommer in porta. Da Diouf a Calhanoglu: la probabile formazione
- 18:30 Chiesa, Natale in campo: lavoro personalizzato al Liverpool mentre l’Italia osserva
- 18:00 Donnarumma felice al Manchester City: "Mi hanno fatto sentire importante fin da subito"
- 17:30 Scandalo in Turchia: arrestato il presidente del Fenerbahce Saran nell'ambito di un'inchiesta antidroga
- 17:00 videoDa Egonu fino a Maicon: gli auguri di Natale dei vip e degli ex ai tifosi dell'Inter
- 16:30 Caicedo verso l'addio al calcio dopo l'omicidio dell'amico Pineida: "Non voglio più saperne"
- 16:00 I numeri non mentono, Frattesi è in fondo alle gerarchie del centrocampo. A gennaio peseranno le motivazioni
- 15:30 Cassano: "Non impazzisco per Koné. Fossi la Roma, lo darei all'Inter. Poi prendo Ederson e Lookman"
- 15:00 Moretto: "Bellanova concentrato sull'Atalanta, non ci sono stati contatti con l'Inter"
- 14:30 Sky - Juve, Frattesi obiettivo difficile: serve una proposta economicamente importante per convincere l'Inter
- 14:00 Qui Atalanta - Djimsiti, possibile recupero a sorpresa in vista dell'Inter: c'è cauto ottimismo
- 13:30 TS - Novara, esonerato Zanchetta: niente sfida dell'ex con l'Inter, tre nomi per la sua successione
- 13:00 Basic, confermate le due giornate di squalifica: respinto il reclamo della Lazio
- 12:30 videoGli auguri della famiglia Inter ai tifosi, Marotta e Chivu: "Grandi risultati e tante soddisfazioni nel 2026"
- 12:00 Il primo intermedio di Chivu: bilancio positivo con qualche pausa. Tanto lavoro da fare, con cauto ottimismo
- 11:30 TS - Calhanoglu-Inter, rinnovo o cessione: due club pronti all'assalto. Marotta e Ausilio hanno già pronto l'erede
- 11:00 Sky - Inter, primi contatti con Vicario per il dopo Sommer: trattativa non semplice
- 10:30 videoL'Inter rilancia la campagna 'Home Never Alone': "Buon Natale agli interisti di tutto il mondo"
- 10:00 Romano: "Fascia destra, l'Inter ha fatto delle chiamate. Palestra pista che non si scalda per gennaio, Belghali..."
- 09:30 GdS - Geometrie in mediana e specialista dei rigori: Zarate è il 'mini-Calhanoglu' dell'Inter. Il prossimo step riguarda il ruolo
- 09:00 GdS - Inter, affondo per Mlacic in tempi rapidi: il motivo. I nerazzurri pensano al 'Sucic-bis'
- 08:30 Corsera - Nazionale, a rischio lo stage prima dei playoff Mondiali: la questione slitta a dopo Natale
- 08:00 Scelta difficile per De Vrij: l'ultimo Mondiale è un forte richiamo. Ma l'Inter non può agire a cuor leggero
- 00:00 L'Inter del post-Conte si specchia nella Supercoppa italiana
- 00:00 Un sereno e felice augurio di buon Natale da parte della redazione. Sempre a tinte nerazzurre
- 21:00 Il 2025 si chiude con il crash test di Bergamo. Nonostante quattro assenze, il problema resta il solito
- 20:40 Dalmat: "L'Inter non ha ancora trovato lo stile di Chivu, il suo lavoro buono ma non straordinario". Poi sui francesi...
- 20:20 Schelotto: "Bergamo campo molto ostile, l'Inter dovrà stare attenta. Chivu sulla strada di Palladino"
- 20:00 Bologna, Bernardeschi si opera: sei settimane di stop, salterà anche il match di campionato con l'Inter
- 19:40 Carbone: "Prima parte di stagione entusiasmante dopo le difficoltà iniziali. Siamo un gruppo straordinario"
- 19:20 Milan, Rabiot: "Non è impossibile pensare al primo posto. E uno Scudetto varrebbe bene un tatuaggio..."
- 19:00 Playoff Mondiali, Romania contro la Turchia di Calhanoglu. Chivu: "Poteva succedere, abbiamo sorriso"
- 18:40 Cragno: "L'altezza decisiva per i portieri per me è una stupidaggine. Basti pensare a Sommer"
- 18:20 Grifo: "In Serie A i giocatori più tecnici sono decisivi. Penso a Lautaro e al mio amico Calhanoglu"
- 18:00 Cristian Chivu allenatore rumeno dell'anno: "L'Inter è una lavatrice, sbatti la testa ovunque. Però..."
- 17:40 Lucescu ricorda: "Moratti un signore, ma aveva fatto sapere che avrebbe preso Lippi. La cosa mi creò problemi"
- 17:20 Fabregas ripensa alla sconfitta di Roma: "Nella ripresa abbiamo giocato bene, così come con l'Inter"


