Protagonista della prima puntata di 'I M TROPHY' su Inter Tv, Beppe Bergomi ha ricordato la cavalcata che portò la squadra di cui era capitano a vincere la Coppa Uefa nel 1990-91. Si parte dal duello col Rapid Vienna: "In quegli anni lì, in Europa, qualsiasi partita non era semplice, soprattutto fuori casa. Non vincevamo da tanto tempo, c'era un po' di tensione; il Rapid aveva grande fisicità, poi era valido anche tecnicamente. La prima partita fu dura, segnò Matthaus e poi ci recuperarono, se non sbaglio".

Il ritorno si giocò a Verona.
"Qualcosa ti toglie non giocare a San Siro. La pressione è forte, ma quando devi rimontare hai bisogno del tuo stadio; poi quella squadra era talmente forte di testa che poteva sopperire".

Anche tu fosti importante contro il Rapid...
"In quel sistema di gioco, un 3-5-2, avevo compiti in fase di costruzione accompagnando l'azione. Ero utile sulla destra, ma il nostro regista era Brehme, è stato un giocatore straordinario. Arrivò con Matthaus, il nostro campione, e dimostrò di essere un grande". 

Si parla della sfida con l'Aston Villa: è la prima 'pazza Inter'?
"Dai miei ricordi dico sì, era impensabile rimontare due gol a una squadra inglese. La critica, in quei giorni, era pesante con noi, tanto che appendevamo nello spogliatoio i ritagli di giornale segnandoci tutto quanto. Dentro di noi c'era tanta voglia di ribaltare il risultato. Vi racconto questo anedotto: c'era talmente tanta tensione che Berti e Mandorlini si sono presi. E' stata una partita che rimarrà nella storia". 

Hai avuto l'impressione che potesse finire lì il percorso?
Non ragioni così, pensi sempre di potercela fare con l'aiuto del pubblico e dei tuoi compagni. Poi è il campo che decide".

Cosa ha voluto dire il derby con l'Atalanta in Europa?
"Non ho mai amato giocare contro squadre italiane in Europa, ma ci è toccato più volte. L'Atalanta, con Caniggia ed Evair avanti, era forte, temibile. Non fu facile quel turno lì, al ritorno - dopo lo 0-0 dell'andata - segnò Lothar e poi non ricordo chi".

Nei match di ritorno eravate imbattibili.
"Sì, perché giocavamo in casa, il pubblico ti dà tanto e sentivi quell'atmosfera quasi di invincibilità. Venire a far risultato a Milano era quasi impossibile". 

Il gol di Matthaus come quello contro il Napoli nell'anno dello scudetto dei Record: che caratteristiche aveva Lothar?
"Era un leader assoluto, è stato il calciatore più importante. Avevamo una squadra buona, ma per fare il salto avevamo bisogno di un campione come lui. Faceva le due fasi bene, sentivi il suo peso all'interno dello spogliatoio. Gli riconoscevamo le qualità di guida, poi caratterialmente era particolare". 

Maradona lo metteva sempre nel suo 11 ideale.
"Assolutamente. Poi lui ha messo nel suo 11 il sottoscritto... Sono quelle persone per cui continui a nutrire stima anche se non le senti per un po'. Lothar è stato il nostro fuoriclasse". 

Finale d'andata con la Roma, un'altra italiana.
"Mi ricordo che parlai con Venturi, il secondo del Trap, e mi disse che era meglio affrontare la Roma rispetto Brøndby perché la conoscevamo ed eravamo più forti". 

Cosa vi dava Berti?
"Nicola era il giocatore estroverso, quello che va in campo e ti trascina col suo modo di giocare.  Era un tuttocampista dal carattere esuberante che ci vuole per trascinare il gruppo". 

Quella Coppa fu l'ultima vittoria dell'Inter del Trap.
"Avremmo potuto fare qualcosa in più a livello di risultati. Siamo sempre stati protagonisti, questa Coppa fu importante perché arrivava dopo tanti anni senza vincere nulla. Era una Coppa difficile, si sfidavano la seconda, la terza e la quarta dei migliori campionati d'Europa. Sono stati anni belli, la prima Coppa Uefa la metto al secondo posto dopo lo scudetto dei Record, il massimo traguardo per me. Sono molto legato anche alla Coppa Italia '82 perché segnai il primo gol al Milan e un altro in semifinale, poi era il mio primo trofeo in nerazzurro. Mi sono sentito addosso questa maglia fin da piccolo, mi sono gustato i risultati in maniera diversa".  

VIDEO - UNA RIMONTA STORICA: INTER-ASTON VILLA 3-0 (1990)

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Ven 14 maggio 2021 alle 19:13
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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