Era un esercizio statistico che nel mondo del pallone era molto caro, per citare un nome, al mitico Barone Nils Liedholm, che nel sottolineare le sue probabili candidate allo scudetto, usava questo sottile lavoro di calcolo delle probabilità. Ed è un lavoro che di tanto in tanto torna in voga anche in altri ambiti, caso lampante negli ultimi giorni in diverse città italiane viste le recenti elezioni amministrative. Quello di fare le percentuali è un gioco semplice, piacevole e coinvolgente, che più o meno abbiamo fatto tutti, in qualsiasi ambito. Ed è un gioco che alla fine ha usato anche Massimo Moratti ieri, quando, parlando ad Inter Channel, ha espresso il suo pensiero in merito al mercato nerazzurro. Anzi, nello specifico, in merito ad un nome ben preciso: quello di Alexis Sanchez, il Niño Maravilla.

Lo ha spiegato bene il mio collega Fabrizio ieri, qui tanto vale fare un semplice accenno alle parole del presidente Moratti: “C’è un 60% di possibilità non dico che venga, ma tra tutti gli altri è quello che ha maggiore probabilità di arrivare”, e ricordare che qualche sera fa, a Le Iene, Sanchez era invece dato a quattro in una scala da zero a dieci, meno di Javier Pastore del Palermo. Insomma, la percentuale virtuale dell’arrivo del talentuoso cileno è aumentata di venti punti nello spazio di pochi giorni. Ma al di là dei semplici numeri, c’è una dichiarazione di intenti più esplicita di quanto non possa sembrare: l’Inter alla voce “colpo grosso” per la sessione estiva di mercato ha uno e un solo nome indicato, quello di Alexis Sanchez.

Un giocatore inseguito da tempo, un nome che circolava già da gennaio quando i nerazzurri provarono a tastare il polso ricevendo però secchi rifiuti dalla controparte. Adesso, però, l’Inter ci riprova, e pare avere tutta l’intenzione di andare fino in fondo. A prescindere dalle richieste economiche e dai tentativi dell’Udinese di provare a trattenerlo. A prescindere anche dalla concorrenza in Italia della Juventus, rispetto alla quale ha il vantaggio non di poco conto di offrire al cileno la vetrina della Champions League, e all'estero del Barcellona che sembra farsi più minaccioso.

Insomma, la rotta è decisa: Sanchez è il primo obiettivo, è il giocatore che coi suoi guizzi e la sua fantasia può dare all’Inter un’addizione importante di classe nel reparto offensivo. E allora, io penso candidamente che ci sia solo da augurarsi una cosa: che questo 60% dato ieri da Moratti diventi una percentuale più alta; perché no, che arrivi ad essere una percentuale bulgara, un autentico plebiscito per il Niño Maravilla, che vuole esplodere e diventare grande in Italia e che all’Inter può trovare quest’opportunità servita su un piatto d’argento.
 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 04 giugno 2011 alle 00:01
Autore: Christian Liotta
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