"Il problema Lautaro non esiste", ha sentenziato ieri Piero Ausilio, facendo eco alle precedenti dichiarazioni di Beppe Marotta. "Vero, ma fino a un certo punto - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. Lautaro è un problema vero, per le difese avversarie però. Che il Barcellona lo segua è nell’ordine naturale delle cose. Non c’è un 1997 che tra i cinque maggiori campionati d’Europa abbia segnato già 13 gol stagionali: per arrivare a quei numeri, bisogna cercare tra carte d’identità più consumate. È tra i giovani attaccanti che in Europa hanno maggiormente aumentato il loro rendimento rispetto alla stagione passata, misurandolo non solo con i gol ovviamente. Lautaro fa parte di un cerchia ristretta: dentro puoi trovarci Haaland del Salisburgo, Abraham del Chelsea, Ansu Fati del Barcellona, Malen del Psv, Osimhen del Lilla, Thuram del Borussia Moenchengladbach e lo stesso Rashford del Manchester United, più avanti come percorso rispetto agli altri ma esploso dal punto di vista realizzativo quest’anno. Miniera di talenti, Lautaro regge il confronto. Ed è lassù: per intendersi, in termini di rapporto gol/minuti giocati, il Toro è solo dietro Haaland. Molti di loro agiteranno il mercato europeo dell’estate 2020, dovrà esser brava l’Inter a evitare che i ragionamenti coinvolgano l’argentino".

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Sezione: Rassegna / Data: Mar 03 dicembre 2019 alle 09:38 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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