Carlo Cottarelli continua a spingere riguardo all'idea dell'azionariato popolare. Intanto, da tifoso, si gode il successo per lo scudetto. "Sono molto felice - dice a Tuttosport -. Ma posso dirle la verità? Non c’è stata nessuna notizia particolare, ormai già si sapeva che l’Inter si sarebbe laureata campione d’Italia. Forse non è una vittoria tipica dei nerazzurri. Noi normalmente arriviamo a conquistare lo scudetto a 10 minuti dalla fine del campionato".

Nel frattempo due deputati del M5S hanno depositato un disegno di legge proprio per promuovere l'azionariato popolare. "L’ho letto molto rapidamente - dice Cottarelli -. Nelle scorse settimane mi ero sentito con Buffagni: lui era interessato a quello che stavamo facendo con Interspac. Dovrei studiare la forma precisa di questo provvedimento per capire se il meccanismo del credito di imposta vada bene o meno. Forse si poteva essere più ambiziosi. In linea di principio in Germania, vedi il Bayern, le società sportive sono associazioni di tifosi: questa sarebbe stata la vera rivoluzione. Tutte queste iniziative comunque attirano l’attenzione su un sogno, molto romantico, di collocare i tifosi al centro delle società calcistiche". 

Cottarelli ricorda che Adidas, Audi e Allianz hanno il 25% del colosso bavarese, ma il restante 75% è in mano ai tifosi. Ammette di non aver parlato di recente con Steven Zhang del progetto. "Loro sanno che ci siamo. Il problema più recente dell’Inter, mi pare di capire, sia di liquidità. Il nostro è un progetto a medio termine, non è che renderebbe subito disponibili centinaia di milioni. Non è solo una questione di Inter, è la promozione dell’azionariato popolare e diffuso che vale per tutte le squadre. Il nostro progetto era di rafforzare il capitale dell’Inter, non di entrare come soci di maggioranza".  

L'idea è anche quella di mettere al vertice un tifoso nerazzurro. "Del resto Rummenigge è il Presidente del Bayern. L’importante è l'essere tifoso. Zhang stesso mi sembra stia diventando sempre più interista. Quello che vedo nel calcio moderno, e faccio un discorso generale, è che spesso le proprietà puntino alle opportunità di business". Cottarelli immagina l'Inter del futuro come "un grande di club di calcio che non mira alla massimizzazione del profitto nel breve periodo. Una coniugazione di risultati e di sogni dei tifosi». 

Chiosa sulla Superlega. "Quelli che vogliono farla sono spinti dalla volontà di fare soldi. Come se io lanciassi un nuovo prodotto e tutti mi dicessero di preferire quello precedente. Hanno fatto un passo indietro per questo, non per un errore filosofico: anche a livello economico sarebbe stato un fallimento. Non leggo nella loro mente, ma per fortuna è stato fatto un passo indietro. Per ora...".

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Sezione: Rassegna / Data: Mer 05 maggio 2021 alle 09:48
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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