La rivoluzione non russa. Non russa perché la percentuale di stranieri è alta. Non russa perché la squadra di Slutsky non dorme, non deve più dormire. Il campionato 2009 è stato fallimentare. I Koni (cavalli) sono finiti soltanto quinti, occupando così l’ultimo posto utile per la prossima Europa League. Il presidente Evgeny Giner (amico di Roman Abramovich – che quindi gli chiederà di riscattare la sconfitta del Chelsea…) allora ha preso il coraggio a quattro mani e ha deciso di licenziare lo storico allenatore Valeriy Gazzaev. Ma in realtà ha fatto molto di più, visto che ha esonerato più allenatori lui quest’anno che Zamparini e Cellino messi insieme! Il CSKA infatti ha iniziato la stagione con Zico che non si è tolto neanche la soddisfazione di guidare la squadra in Champions, ha proseguito con Juande Ramos (dalla la prima settimana di settembre) fino ad arrivare a Leonid Slutsky (arrivato alla fine di ottobre). Con il russo al comando le cose sono decisamente tornate a brillare. Il CSKA d’altronde non vince il campionato dal 2006: troppo tempo per tutto l’ambiente. Ha esordito con una vittoria nella Russian Premier 2010 (1-0 all’Amkar) ed è imbattuto in Champions visti i risultati ottenuti contro Man United (3-3), Besiktas (1-2 a Istanbul), Wolfsburg (2-1) e Siviglia (1-1, 1-2). I rossoblu avranno dalla loro la freschezza delle squadre russe che iniziano ora il campionato. Il gruppo non è stato stravolto più di tanto e l’ossatura è rimasta invariata insieme al modulo (4-2-3-1). Le vere perdite appartengono al passato e sono i due brasiliani Vagner Love (finito in prestito al Palmeiras) e Daniel Carvalho (ora all’Al Arabi). Nonostante il CSKA stia per dotarsi di un nuovo stadio, attenzione all'erba artificiale del Luzhniki dove però l'anno scorso trionfò l'Udinese (in Uefa contro lo Spartak).

I GIOCATORI CHIAVE
Il portiere Igor Akinfeev (23) è stato più volte al centro di voci di mercato nelle ultime sessioni e continuerà molto probabilmente ad esserlo. Tra le squadre più accreditate a garantirsi il suo talento c’è il Manchester United. Alcuni esperti di calcio russo sostengono inoltre che la versatilità di Alan Dzagoev possa essere spesso decisiva: solido, veloce e talentuoso, Dzagoev è capace di inventare i sia i gol che gli assist per i compagni.

ASTRI NASCENTI
Sono stelle nascenti soltanto sulla carta, perché in realtà hanno già acquisito uno status internazionale. Pavel Mamaev (22), Milos Krasic (24) e Tomas Necid (21) hanno già tutti fatto parlare ampiamente di sé. Il primo è un playmaker che gioca molto alto; il secondo è stato paragonato a Nedved, ed è un punto fermo della Serbia di Antic (voleva la sfida con Stankovic); il terzo ha solo 21 anni e i due anni al CSKA gli sono ampiamente serviti per entrare nel giro della nazionale ceca: senza Vagner Love è riuscito a dare ancora più peso alla sua presenza in attacco.

LA CHIAVE TATTICA

Il centrocampo forse troppo “volatile” può essere un punto di forza con le sue accelerazioni e suoi cambi di passo, ma dovrebbe pagare dazio contro la muscolarità dei centrocampisti dell’Inter. La squadra di Mourinho inoltre beneficerà di grande spinta sulle fasce: i terzini del CSKA sono piuttosto lenti e hanno poca propensione offensiva. In questo modo Maicon e Zanetti (?) non dovranno preoccuparsi più di tanto di contenere gli avversari.

LA CURIOSITA’

Nel 1924, il CSKA si chiamava “Associazione del circolo ricreativo sperimentale e dimostrativo dell’educazione militare”. E le iniziali erano OPPV.
Nella prima edizione della Champions League, 1992/93, il CSKA totalizzò 0 punti nella fase a gironi.

GLI ULTIMI 5 ANNI IN CHAMPIONS
2004/05 – fase a gironi (poi vince la Coppa Uefa a Lisbona)
2005/06 – non qualificata
2006/07 – fase a gironi
2007/08 – fase a gironi
2008/09 – non qualificata
 

Sezione: L'avversario / Data: Ven 19 marzo 2010 alle 22:26 / Fonte: Fcinternews.it
Autore: Federico Farcomeni
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