Vigilia di campionato anche per la Roma, attesa domani sera dal big match dell'Olimpico contro l'Inter. Il tecnico giallorosso Gian Piero Gasperini comincia la conferenza stampa partendo dal possibile impiego di Paulo Dybala: "Le soluzioni le conoscete già, son quelle. Dybala, come quelli rimasti qui a Roma, ha fatto due buone settimane e due buoni allenamenti. Sicuramente sono serviti molto a lui e a Pellegrini, ma anche a tutti quelli che sono rimasti. Devo dire che sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto in questi giorni. Chiaro che quelli che sono rimasti hanno il polso della loro condizione, di come stanno. Quelli che sono stati via in nazionale è sempre un po’ difficile, ma questo vale per tutti. Tanti hanno giocato, qualcuno un po’ meno, qualcuno di più. Però l’incognita di ricominciare dopo la sosta è così per tutti, per questi motivi".
Si parla di obiettivo Champions League.
"Tutti parlano di obiettivi di Champions per un motivo molto semplice: porta un sacco di soldi. L’unico obiettivo non è solo parlare di Scudetto, anche perché quasi sempre è l’Inter a vincerlo. È importante arrivare al quarto posto, e il motivo è solo ed esclusivamente quello. A questo partecipano tutte le squadre con lo stesso obiettivo, con quella funzione. Non so qual è l’obiettivo della squadra, poi ci sono gli obiettivi tecnici, che sono diversi da quelli economici. Vanno valutati partita per partita, gara per gara e stagione per stagione. Io mi fermo sulle valutazioni tecniche. Per adesso siamo in una buona posizione e cerchiamo di giocarci al meglio le nostre carte. Per noi il traguardo importante è quello di giocare domani sera una partita di livello: arrivare primi in classifica e sfidare l’Inter. Indubbiamente, insieme al Napoli, è la miglior squadra. Su questo siamo tutti d’accordo. È una squadra straordinaria per quello che ha fatto in campionato e in Champions. Penso che sia già un bel traguardo, poi lì mi fermo. A quelli più avanti vedremo".
Domani sarà un test importante?
"Tutti quanti abbiamo un’idea, è chiaro che ci siamo formati delle opinioni sui pregi e sulle difficoltà, ma questo vale per noi come per tutte le squadre. Siamo ancora in una fase iniziale di campionato e quindi tutti ci auguriamo di poter migliorare le qualità della nostra squadra. Alcuni risultati sono difficili da migliorare, ma ripeterli sarebbe già un traguardo importante. Questa è una fase in cui contano molto le prestazioni, perché sono quelle che ti convincono, ti rendono più sicuro e più fiducioso, al di là dei risultati. Poi, se si parla di organici, io ascolto le opinioni di tutti: in generale si dice che ci siano squadre con organici superiori, compreso quello che affronteremo domani sera. Ma questa non deve essere una colpa né un motivo di risentimento. Lavoriamo per cercare di avvicinarci anche a chi è più avanti e, con il lavoro, speriamo di riuscirci".
L'Inter adesso è più abbordabile rispetto agli altri anni?
"Quando l’Inter è diventata molto forte è stato difficile batterla, ma non solo per l’Atalanta in quel periodo, direi per tutte le squadre. Quando invece l’Inter era meno forte, si riusciva a batterla più facilmente. Al di là di questo, credo che dal punto di vista tattico le squadre si conoscano tutte molto bene. In quell’occasione fu una brutta sconfitta, in altre invece sono state partite più equilibrate. Sicuramente affrontiamo una squadra di grande valore, ma è una bella sfida anche per noi. Sono d’accordo con quello che diceva: è un modo per misurarci. La misura migliore la prendi contro le squadre forti. Contro i migliori ti rendi conto di quanto puoi essere competitivo con loro, oppure competitivo anche solo per la singola partita. Per fortuna, nel calcio a volte si può vincere o ottenere un risultato anche quando la prestazione non è al massimo".
Pisilli non va bene per la mediana a due?
"Pisilli è un giocatore di grande prospettiva e in questo momento abbiamo diversi elementi forti. Mi chiedi se far stare fuori Koné o Cristante? In questo momento giocano Koné, Cristante e Lenawy. Poi magari arriverà anche Pisilli, che ha già avuto i suoi spazi e, chissà, potrà averne ancora di più. In questo momento però giocano questi. C’è un nucleo molto forte, molto solido, sempre presente sia nelle vittorie che nelle sconfitte, che dà continuità di prestazioni e di risultati a livelli alti. Poi c’è tutta una serie di giocatori che mi sembra stiano migliorando e crescendo. Adesso, se recuperiamo Dybala, se dovessimo recuperare presto Bailey, un po’ Pellegrini che è rientrato, Rensch che ha fatto alcune partite, e poi tutti questi nuovi acquisti come Wesley e El Aynaoui… non siamo otto o nove giocatori, ma c’è tutta una serie di alternative. Anche Ziolkowski, che ha già esordito un paio di volte. Abbiamo già giocato sette-otto partite, comprese quelle di Europa League, e naturalmente ce ne vogliono di più: per avere più rendimento servono più partite e anche più forza complessiva".
Come sta Angelino? Cosa chiede il tifoso della Roma?
"Su Angelino c'è un attestato medico, ci atteniamo a quello. Il tifoso non ci richiede assolutamente niente. C’è già grande passione, grande entusiasmo, ed è chiaro che quando arriva la partita queste sono componenti fantastiche che trovi in uno stadio. Il compito diventa nostro: riuscire a portare questo entusiasmo dalla nostra parte, far sì che diventi un’ulteriore spinta per la squadra e per i giocatori. La cosa più importante per noi è riuscire a fare una partita di livello, coraggiosa e competitiva, contro una squadra che, come ho detto, è sicuramente una delle migliori in Europa. Se riusciamo a trasformare tutto questo in qualcosa di concreto, saremo sicuramente apprezzati anche dal pubblico".
Che approccio si aspetta domani?
"Sono partite in cui devi fare bene sotto tutti gli aspetti. L’Inter ha comunque una rosa molto ampia e non so quante assenze avrà domani, ma non mi sembra siano così tante. Mi aspetto, invece, un’Inter molto determinata, che voglia recuperare qualche punto perso nelle prime giornate di campionato e ristabilire le gerarchie della classifica. Mi aspetto un’Inter che venga qui per cercare di vincere e riportarsi in alto. Mi sembra che la sfida sia proprio questa, sotto ogni punto di vista".
Si può vedere una tattica simile a quella del derby?
"Può essere quella la soluzione. Man mano che giochiamo, emergono sempre opzioni diverse, non c’è mai una formula fissa. Però, sicuramente, tra le soluzioni possibili c’è anche quella".
Rensch sulla sinistra?
"Ci sono soluzioni, a sinistra c'è Tsimikas. Mentre a destra Wesley e Rensch. Giocheranno due di questi tre".
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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