HANDANOVIC 5,5 - Allarga l'alettone sul sinistro di Cornelius (azione comnunque irregolare), poi resta immobile sul piattone di Gervinho e si fa beffare in uscita dall'ivoriano. La sua gara praticamente è tutta qui.

DE VRIJ 5 - Nell'insolita posizione di esterno della difesa a tre, gli tocca spesso condividere la zona di Gervinho al quale sarebbe oltre modo delittuoso concedere spazi. Invece basta un lancio lungo e l'ivoriano gli sfugge alle spalle portando in vantaggio i suoi. Non ben posizionato nella circostanza, al netto della repentinità della giocata di Hernani. Replica poco dopo tenendo in gioco ancora l'attaccante che raddoppia.

RANOCCHIA 6 - Seconda gara consecutiva da titolare, stavolta però gli tocca affrontare un Cornelius che quanto a chili e centimetri non ha nulla da invidiargli, anzi. Qualche scontro aereo robusto, alcune chiusure puntuali e poco altro nella sua to do list. L'ingresso di Inglese, che gioca più lontano, gli complica la vita. Sepe gli nega la gioia del gol.

KOLAROV 6 - In difesa viene stimolato poco, ecco che allora tra calci piazzati e iniziative personali prova a fare legna nella metà campo avversaria. Mette sulla testa di Hakimi un pallone invitante. Regista basso che libero di alzare la testa riesce a rendere meno prevedibile la manovra. Non bene nella ripresa, quando la lucidità lo abbandona ma ha il merito di pescare in area Perisic per il pareggio.

HAKIMI 5,5 - Come prevedibile Gagliolo lo stalkera e non gli lascia spazio, il marocchino se lo va a prendere con giocate personali o dialogando con i compagni. Conte per qualche minuto lo dirotta a sinistra ma l'esperimento dura a fasi alterne. Come nel derby, ha la palla buona sulla testa ma manda fuori, poi è in ritardo sul gol di Gervinho. DAL 77' YOUNG 5,5 - Si limita a fare da appoggio a sinistra, con zero spunti.

BARELLA 5,5 - Illumina subito con un assist splendido vanificato da Perisic, poi entra in tutte le azioni offensive dell'Inter. Quando può giocarla di prima non se lo fa ripetere, però spesso si chiude coscientemente nell'imbuto di destra ricavandone poco o nulla. Meno lucido del solito e la squadra ne risente. DAL 77' NAINGGOLAN 5,5 - Di lui si ricorda solo un destro inguardabile.

GAGLIARDINI 5,5 - Rientro graditissimo, soprattutto per Conte che aveva bisogno di un equilibratore in mediana. Tatticamente conferma la sua utilità, si muove anche con personalità sulla trequarti gialloblu. Poi però incespica nei suoi limiti tecnici quando c'è da quagliare. DAL 58' BROZOVIC 6,5 - Ha il grosso merito di riaprire la partita con un sinistro preciso. Cerca di dare lucidità alla manovra ma in campo c'è già troppo caos. Ingresso comunque decisivo.

DARMIAN 6 - Fa il suo, non c'è molto da aggiungere. Chi si aspetta grandi spunti e giocate rimarrà deluso, perché l'ex Manchester United è il classico porto sicuro per ogni allenatore. Non a caso esegue i compiti richiesti, curando la fase difensiva e appoggiando quella offensiva su entrambe le corsie. DAL 68' PINAMONTI 5,5 - Non un impatto particolarmente efficace. Dovrebbe liberare di un uomo Lautaro, pagano dazio entrambi.

ERIKSEN 6 - Una delle rare volte in cui mostra convinzione in ciò che sta facendo. Regista offensivo, gioca innumerevoli palloni e lo fa copn la chiara intenzione di velocizzare la manovra. Non a caso i compagni che provano a seguirlo la ricevono sempre sui piedi e con metri di spazio davanti. Svaria moltoforse dovrebbe cercare un po' di gloria personale ogni tanto. DAL 58' VIDAL 6,5 - Mette un po' di qualità in mediana, alzando sempre la testa e smistando il pallone ai compagni liberi. Sfortunato quando sfiora il gol vittoria allo scadere.

PERISIC 6 - Inizia gettando alle ortiche un pallone sinfonico di Barella, sparando inopinatamente altissimo dopo aver fatto il movimento ideale. Gli tocca giocare ancora fuori ruolo, ma ormai per lui è una costante. Non a caso si fa attrarre sempre a sinistra invece di aiutare in zone più centrali. Riscatta una prestazione opaca con il colpo di testa del 2-2.

LAUTARO 5 - Non gli toccava fare da unica punta dai tempi di Spalletti e del dualismo con Icardi. Ovvio che per lui non sia lo stesso e in campo si nota. Prova ad avventarsi sui pochi palloni che gli arrivano in area ma viene ben controllato dai centrali ducali, non particolarmente in ansia. Avrebbe la palla buona nel finale, ma la liscia.

ALL. CONTE 5,5 - Le attenuanti non mancano, ci mancherebbe. Ma per quanto forzate certe scelte iniziali non convincono e lo si capisce già dal primo tempo. Poi, il modo in cui i suoi tornano in campo dopo l'intervallo è specchio di una pausa che evidentemente non ha sortito le indicazioni giuste. Lui negherà, ma la sensazione è che non sappia come dare la scossa a una squadra che troppe volte sembra avvolta da apatia. Perisic, che il tecnico lascia in campo nonostante le difficoltà, lo premia nel finale.


PARMA: Sepe 6,5, Iacoponi 6,5, Pezzella 7, Balogh 6,5, Gagliolo 6, Grassi 6 (dall'84' Brugman sv), Hernani 6,5, Kurtic 6 (dal 74' Sohm sv), Kucka 7, Cornelius 5,5 (dal 46' Inglese 6,5), Gervinho 7,5 (dal 74' Cyprien 6). All. Liverani 6,5


ARBITRO: PICCININI 5 - Torna a dirigere l'Inter dopo gli svarioni di Benevento e lo fa ancora una volta da sostituto del titolare. Fischia poco, e non lo fa quando dovrebbe alimentando una tensione che non avrebbe ragione di esistere. Ignora una trattenuta in area ai danni di Perisic e nel complesso conferma di essere inadatto a certi livelli.
ASSISTENTI: Passeri 6 - Liberti 5
VAR: Maresca 5

VIDEO - ACCADDE OGGI - 31/10/1993: "GRANDINE" DI SOSA SUL PARMA, CLAMOROSO TRIS DELL'URUGUAIANO

Sezione: Pagelle / Data: Sab 31 ottobre 2020 alle 20:02
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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