SOMMER 6 - Serata tranquilla, perché le poche volte in cui i viola, e in particolare Kean, vanno al tiro lo trovano ben posizionato. Unica pecca un'uscita fuori tempo su Comuzzo che però nel traffico non inquadra la porta e presenva il clean sheet.

AKANJI 6,5 - Solido e concreto, non bada troppo all'estetica e resta spesso un metro più indietro rispetto a Bastoni, per tenere sempre un occhio sul confronto acceso tra Kean e Bisseck. Porta su il pallone senza prendersi troppe licenze, nella ripresa lo si vede anche sulla trequarti della Fiorentina per creare scompiglio, senza mai dimenticarsi la sua zona di competenza.

BISSECK 7 - La carta a sorpresa di Chivu, che lo ripropone al centro della difesa dopo il secondo tempo di Bruxelles con un solo ordine: neutralizzare la verve e la forza fisica di Kean. Il tedesco prende questa investitura molto seriamente e inizia a ingaggiare un duello con la punta azzurra di alto livello tra scatti, spintoni e stacchi aerei. Decisivo nel primo tempo quando intercetta un pallone potenzialmente letale in piena area, protagonista anche lui della grande serata di De Gea. Nell'assedio della ripresa è praticamente l'ultimo baluardo che separa le speranze nerazzurre dalla paura della beffa.

BASTONI 7 - Tra i più convincenti e convinti, concede il minimo sindacale a Dodò quando il brasiliano prova a puntarlo e in area si fa rispettare. Quando conduce il pallone lo fa sempre a testa alta e non rinuncioa a guadagnare metri per togliere riferimenti ai viola. Conferma la sua propensione offensiva andando vicino al gol come a Napoli, stavolta dopo un bell'anticipo e una progressione interrotta solo da De Gea. Punto di riferimento. DALL'89' LUIS HENRIQUE SV.

DUMFRIES 6 - Incappa in una di quelle serate in cui quando riceve il pallone trova sempre un avversario pronto a sbarrargli la strada, costringendolo di fatto a rifugiarsi qualche metro indietro dal compagno più libero e disponibile. Le iniziative personali si contano sulle dita di una mano,però la sua palla gol in piena area se la crea, trovando la risposta di De Gea. Pur se stringendo i denti nel finale, quando c'è da lottare non si spoosta di un centimetro. DAL 78' CARLOS AUGUSTO SV.

BARELLA 6 - Volenteroso, e su questo non c'è mai stato dubbio, ma anche troppo confusionario. Copre davvero tante zone del campo, si propone per ricevere, sincronizza i movimenti a destra con Dumfries e prova anche a gettare in area qualche pallone en passant. Resta il fatto che la casella della concretezza non riesce a barrarla come dovrebbe e spreca tante buone idee per eccesso di foga, pur non nascondendosi mai anche quando la situazione si complica. DALL'84' ZIELINSKI SV.

CALHANOGLU 7,5 - Pioli chiede ai suoi di negargli più volte possibile ricezioni facili a metà campo, costringendolo ad abbassarsi parecchio o a lasciare la platea a Barella che ne prende il posto in fase di costruzione. Il turco non è particolarmente brillante e rimane troppo avulso dal gioco, pur provando a inserirsi anche sulla trequarti viola e a cimentarsi in cambi di gioco che danno aria alla manovra. E alla fine della fiera, trattandosi di un campione, stanco di vedere De Gea volare da un palo all'altro decide di riportarlo sulla terra con una saetta improvvisa, replicando poi dal dischetto.

SUCIC 7 - Giusto mettere subito le cose in chiaro: non è Mkhitaryan ed è inutile aspettarsi da lui tutte le cose belle che lascia in campo l'armeno. Il croato si mentalizza alle richieste dell'allenatore e da bravo studente fa molta attenzione a non commettere errori, soffocando un po' l'istinto che magari lo porterebbe a scegliere diversamente. All'intervallo si rifocilla nel modo giusto e torna con un atteggiamento più battagliero, partecipando all'aggressione nerazzurra al fortino viola e segnando un gol che va di diritto nella top 3 della stagione.

DIMARCO 6,5 - Il duello a bassa quota con Dodò è assai interessante, entrambi preferiscono offendere più che difendere e il primo obiettivo è sempre attaccare la profondità. Il canterano nerazzurro si distingue come sempre per la qualità nel suo mancino, come quando stoppa in corsa un lancio di 50 metri di Calhanoglu o costringe De Gea al super riflesso, sfiorando poi la rete anche nella ripresa per questione di centimetri. Motore sempre acceso.

MARTINEZ 6,5 - Gli manca il gol, e non è una novità. Però si sbatte e ruggisce su ogni pallone, e neanche questa è una novità. Non è la serata ideale per le finezze, il metro arbitrale costringe a indossare l'elmetto e andarsi a prendere i palloni vaganti quando tendenzialmente non arrivano puliti a destinazione. Fatica a dialogare con Esposito, però fa la gioia di Bonny. Dà l'esempio. DALL'89' FRATTESI SV.

ESPOSITO 6 - Gli va male la designazione, perché Sozza non fischia finché non vede il sangue e il suo solito lavoro di protezione del pallone viene frustrato da interventi robusti che gli garantiscono ben poche punizioni e tanta frustrazione (al punto da farsi ammonire). Frustrazione elevata ball'ennesima potenza per il placcaggio di Comuzzo in area che in qualsiasi universo alternativo garantirebbe un rigore ma non con questa squadra arbitrale. Solito encomiabile spirito di sacrificio e qualche sponda apprezzabile. DAL 78' BONNY SV.

ALL. CHIVU 7 - Innanzitutto, paga e anche tanto la scelta di affidare la fase difensiva praticamente al solo Bisseck, proposto in zona centrale perché il profilo ideale per affrontare Kean senza farsi sopraffare in velocità e fisicamente. Mossa azzeccata, che soprattutto nella ripresa libera i compagni da compiti difensivi aumentando la pressione offensiva sulla Fiorentina che deve arrendersi grazie alla giocata del singolo, il destro fulminante di Calhanoglu, ma che da parecchio stava già barcollando pesantemente. La sconfitta di Napoli è solo un brutto ricordo.


FIORENTINA: De Gea 7, Comuzzo 5, Pablo Mari 5,5, Viti 5, Dodò 6, Ndour 5,5, Mandragora 6 (dal 75' Dzeko sv), Sohm 5,5 (dal 62' Fagioli 5,5), Gosens 6 (dal 78' Fortini sv), Gudmundsson 6 (dal 62' Fazzini 6), Kean 6. All. Pioli 5


ARBITRO: SOZZA 5 - Non arbitra all'inglese, semplicemente non arbitra. A un certo punto persino i giocatori restano sconcertati per i suoi mancati fischi di fronte all'evidenza e faticano ad adeguarsi. Mancano un cartellino giallo a Gudmundsson e Bastoni e nel secondo tempo non interviene su un placcaggio clamoroso di Comuzzo su Esposito, trovando sponda con il VAR. Inervitabile concedere il rigore per il fallo di Viti su Bonny.
ASSISTENTI: Costanzo 6 - Passeri 6
VAR: Ghersini 5

Sezione: Pagelle / Data: Mer 29 ottobre 2025 alle 22:42
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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