A 18 anni ha esordito in Champions con l’Inter, poi ha fatto la Mille Miglia tra un passaggio e l'altro in vari club italiani tra Serie A e Serie B. Ma in questi giorni, Lorenzo Crisetig ha vissuto uno dei momenti più importanti della sua carriera vivendo da protagonista la promozione tra i cadetti del Padova, tornato in seconda serie a sei anni di distanza dall'ultima apparizione. E lo ha fatto da capitano nella partita decisiva, quella di Lumezzane: "Siamo tornati con il bus in città, c’erano migliaia di tifosi ad aspettarci. Non avevo mai visto nulla del genere. Ci siamo affacciati dalla terrazza in Prato della Valle, è stato pazzesco", racconta Crisetig alla Gazzetta dello Sport.

La sua carriera è iniziata all’Inter. Eppure, la prima squadra ad averlo cercato è stato il Milan: "Avevo 11 anni ed ero al Donatello Calcio. Non potevo ancora trasferirmi, il Milan pensò di anticipare tutti gli altri club organizzando degli stage. Non ci accordammo, tre anni dopo insieme alla mia famiglia ho scelto l’Inter. Il ricordo più bello? In quel periodo la Youth League non esisteva, in Europa si giocava la NextGen Series. Nel 2012 superammo l’Ajax di un giovane Klaassen ai rigori, realizzai il penalty decisivo. In tribuna al Brisbane Road di Londra c’era anche il presidente Massimo Moratti. Pochi mesi prima però Claudio Ranieri mi aveva fatto debuttare in Champions League. Entrai al posto di Cristian Chivu negli ultimi minuti di partita contro il Cska Mosca. Un’emozione che fatico a descrivere ancora oggi”. 

Ma il primo a dargli una chance in quel gruppo di campioni era stato José Mourinho: “Giocai un’amichevole nel ritiro estivo in Austria. Avevo 17 anni e durante le trasferte mi sedevo sempre dietro per dare spazio agli altri. Dopo quella gara partimmo per tornare a Milano, Mou era davanti a tutti: si alzò per avvicinarsi e farmi i complimenti. In squadra c’erano Eto’o, Sneijder, Zanetti, Milito. Fino a pochi mesi prima li guardavo dalla tv, poi mi sono ritrovato a giocarci insieme”. 

Chi le dava più consigli? 
“A centrocampo, nel mio ruolo, avevamo giocatori fortissimi: da Thiago Motta a Dejan Stankovic. Esteban Cambiasso è stato un esempio, mi ha preso sotto la sua ala e spronato in ogni situazione”. 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Ven 02 maggio 2025 alle 18:52
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print