Cari amici, l’arrivo della millesima mail tra facebook e le varie caselle di posta elettronica mi ha fatto decidere di uscire allo scoperto e di raccontarvi un po’ di cose. Sono un paio di mesi che tantissimi (non potete neanche immaginare quanti) tifosi nerazzurri, e non solo, mi chiedono il perché in questo periodo mi leggono sul seguitissimo sito di cronaca nerazzurra FcInterNews.it (il primo in Italia) ma non mi vedono con regolarità in tv come, invece, è stato negli ultimi 14/15 anni. E’ per questa ragione che sento il dovere di spiegare ufficialmente la verità alle moltissime persone che mi hanno accompagnato in tutti questi anni, nonostante il mio essere refrattario a mischiare la vita privata con quella pubblica. In via del tutto eccezionale oggi lo farò.

E allora, attraverso la massima sincerità che ha da sempre accompagnato il mio modo di relazionarmi con tutti vi dico che in questo momento non mi state vedendo in tv a tempo pieno perché ho una moglie fantastica e due bellissime bambine delle quali sono innamorato perso e quindi, esco di casa per andare a lavorare solo e soltanto quando vengo pagato. Per me andare in tv è sempre stato un lavoro, non un divertimento. Ho da sempre coltivato le mie passioni (anche calcistiche) al di fuori del giornalismo che considero una professione - da svolgere con capacità e preparazione - e come tale deve essere remunerata. Dovete sapere che la maggioranza degli opinionisti che vedete nelle varie tv locali ormai va in onda senza percepire compenso alcuno. Ammetto che negli anni passati, prima della crisi, ho guadagnato cifre veramente significative in quanto gli editori conoscevano bene, senza false modestie, il mio valore e il mercato permetteva di capitalizzare il proprio status nel migliore dei modi.

Adesso tutto è cambiato. Quindi, a differenza di alcuni  “faccionisti” probabilmente senza famiglia, preferisco restare coerente con le mie idee e soprattutto riempire il mio tempo in altri modi. Fatto salvo che ognuno è libero di operare le scelte che vuole, io però resto orgoglioso delle mie. Ovviamente non mi riferisco né a coloro che vanno in onda ogni tanto nè a quelli che percepiscono una retribuzione quantomeno dignitosa. Le mie parole sono indirizzate verso coloro i quali continuano da anni ad andare in onda solo per riempire l’immenso vuoto interiore facendosi tra l’altro prendere in giro dai direttori e non solo. Ribadisco, nulla da eccepire, ma trovo importante spiegare a chi ci legge e a chi ci vede come stanno realmente le cose. Cercando parallelamente, come ho sempre detto e fatto, di ridimensionare l’idea completamente sbagliata di considerare questo lavoro come un attività particolarmente prestigiosa. Chi mi conosce sa bene che quando allo stadio o per strada incontro qualcuno che si spertica in elogi esagerati verso la mia persona, oltre a essere sinceramente imbarazzato, rispondo sempre che sono altre le categorie che meritano una stima incondizionata. Tra l’altro se la gente conoscesse davvero alcuni personaggi con cui ho condiviso alcuni momenti della mia vita professionale capirebbe quanto siano vere queste parole.

Intendiamoci: il mio grande amore per il calcio in generale ma soprattutto per l’Inter e per tutto ciò che riguarda l’universo nerazzurro non è stato minimamente scalfito, anzi. In questo periodo sto riscoprendo la libidine sia di vedere la mia cara Inter senza avere una telecamera puntata addosso e quindi senza limitare neanche in parte comportamenti, frasi, parole,ecc.., sia di poter vedere le partite assieme a tanti amici, anche in curva, come ero solito fare prima di intraprendere la carriera televisiva.  Dico solamente che il giornalismo, anzi, un certo modo di fare giornalismo con tutto quello che gli gravita attorno, in questa fase della mia vita mi ha forse un po' stancato.  Se soltanto lo volessi potrei partecipare a svariate trasmissioni, anche perché i miei rapporti con l’Fc Internazionale - e quindi le mie conoscenze dello scibile nerazzurro - proseguono come sempre, ma dinanzi a offerte economiche che considero non adeguate o dinanzi a trasmissioni calcistiche il cui format  mi attira sempre di meno, preferisco dedicarmi ad altro. Tutto qui.

In questo periodo sto portando avanti due progetti (uno televisivo, l’altro no) che partiranno a breve e che mi stanno già dando parecchie soddisfazioni. Sto collaborando con il bravo Domenico Fabbricini e quindi per il sito sul quale mi state leggendo; sto sostituendo mio cognato, vittima di un temporaneo problema di salute (niente di particolarmente serio), alla guida di un’azienda di tende e tessuti; assieme agli amici Alessandro Andreoli e Fulvio Floridia sto scrivendo un libro che uscirà entro pochi mesi e che agli interisti sono sicuro piacerà tantissimo e nello stesso tempo stiamo per far partire un sito dai contenuti correlati a quelli del libro… sorpresona!!!! In più sono presissimo con i lavori di ristrutturazione della mia villa sul lago Maggiore dove, entro il giugno 2012, mi trasferirò a vivere con la mia adorata famiglia.

Due parole anche su Intertv. In tanti mi chiedono il perché della mia assenza e in tantissimi mi supplicano di tornare dicendo che senza di me non è più la stessa cosa. Fino a questo momento ho ringraziato e spiegato privatamente i perché del distacco. Oggi ho deciso di dire pubblicamente i principali motivi che mi hanno allontanato da questa emittente. Per la prima volta nella mia vita lavorativa ho trovato sul mio cammino editori che nonostante un contratto regolarmente firmato non mi hanno corrisposto l’intera cifra pattuita. Sto ancora aspettando parecchie migliaia di euro e il giorno 12 gennaio 2012  è fissata l’udienza della causa che ho intentato nei confronti dell’emittente. In passato Antenna3, Telelombardia, 7gold, varie radio e vari quotidiani, tutti hanno sempre pagato fino all’ultimo euro e sono sempre riuscito a  interrompere i miei rapporti di lavoro nel migliore dei modi.

Ancora oggi sono in contatto con quasi tutti gli editori e i direttori con cui ho lavorato. Evidentemente per la legge dei grandi numeri doveva capitare anche a me di passare attraverso questa esperienza negativa. Se a questo aggiungete il fatto che non approvo nulla della nuova linea editoriale siete a conoscenza del perché ho deciso di non rinnovare la mia collaborazione con quella televisione. Nonostante il fatto che gli editori abbiano cercato, fino all’ultimo, di propormi un prolungamento del contratto proponendomi contemporaneamente un rientro, assolutamente capestro, del capitale a me spettante. Potrei raccontare tante altre cose ma preferisco fermarmi qua. Nelle sedi opportune riferirò tutto per ora sentivo il dovere di spiegarvi almeno a grandi linee l'accaduto. Ovviamente, nell’ambito della massima correttezza, i concetti di cui sopra sono stati espressi anche de visu alle persone interessate. A differenza di tanti altri preferisco dire le cose prima in faccia. Anche questo mi rende molto orgoglioso di come sono e di come sono stato educato dalla mia famiglia vista l’enorme quantità di gente falsa e pavida che quotidianamente ci circonda.


Insomma, cari amici, in questo periodo ho tante cose stimolanti e impegnative da portare avanti e il mercato non invoglia certo a continuare a fare a tempo pieno ciò che ho fatto per quasi 15 anni ma, i rapporti tra di noi per strada, allo stadio, attraverso internet  e, in attesa del nuovo progetto che tra breve partirà, continuano a tenere vivo il grande affetto che mi lega a tutti voi. Un grande abbraccio e sempre… Forza Inter!!!!
BoA

Sezione: Editoriale / Data: Gio 13 ottobre 2011 alle 00:01
Autore: Andrea Bosio
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