Ok, era un'amichevole d'agosto e va considerata come tale. Eppure ha offerto un argomento piuttosto serio, quello legato a Maicon. Il brasiliano è stato straripante contro il Bizertin, un primo tempo di altissimo livello al suo esordio ufficiale in stagione. Poi, quei saluti nel momento della sostituzione a compagni e tifosi, al limite della commozione. Inevitabile considerarli un addio definitivo dopo tanti anni di soddisfazioni e trionfi. La posizione del giocatore è arcinota: lo scorso maggio gli agenti Rosi e Calenda hanno fatto intendere che la sua esperienza nerazzurra era volta al termine e che i tempi per un addio sono ormai maturi. Da allora, a parte qualche sondaggio, per lui non è mai arrivata in corso Vittorio Emanuele un'offerta ufficiale. Ed è così che Maicon è rimasto a disposizione di Stramaccioni, in attesa di novità sul proprio futuro.

La società per lui chiede 10 milioni, anche 8 più bonus. Ma non ha intenzione di fare passi indietro, di svenderlo. Inoltre, il suo ingaggio attuale, 4 milioni di euro, è un freno per le pretendenti che su un 31enne non prevedono di investire tanto denaro. La vetrina di Locarno però ha confermato che il terzino di Novohamburgo merita di essere ancora considerato il migliore nel suo ruolo, nonostante l'età. Una conferma arrivata dopo le tante perplessità che lo hanno accompagnato durante la scorsa stagione e che hanno ravvivato l'affetto dei tifosi interisti nei suoi confronti. Ieri sera, probabilmente, Real Madrid e Chelsea hanno ricominciato a pensare a lui, con i Blues in vantaggio secondo radiomercato. Chelsea che però sta lavorando contemporaneamente sul più giovane e meno costoso Azpilicueta del Marsiglia.

Arma a doppio taglio, dunque, la splendida prestazione di Maicon contro i tunisini. Perché se da un lato ha riportato in auge il suo nome in chiave mercato, ripristinando così le intenzioni iniziali di club e giocatore (addio), dall'altro ha ribadito che altri Maicon in giro non ce ne sono e in caso di partenza l'Inter faticherebbe a sostituire il Colosso a dovere. L'arrivo di Pereira sulla corsia mancina sarebbe salutare, ma a destra Nagatomo, Jonathan e all'occorrenza Zanetti non rappresenterebbero valide alternative. Ergo, la coperta delle fasce rimarrebbe corta. Tra l'altro, Maicon ha dimostrato di potersi trovare estremamente a proprio agio nei moduli di Stramaccioni, che lo vede come attaccante aggiunto in assenza di giocatori di ruolo.

Pertanto la domanda sorge spontanea: se il brasiliano venisse ceduto e l'Inter ottenesse la cifra desiderata, liberandosi del suo ricco ingaggio, la dirigenza regalerebbe un'alternativa valida al suo allenatore (che lo apprezza tantissimo) per la corsia di destra? Inoltre, esiste un'alternativa valida a Maicon in circolazione? Chiaramente, farsi ingannare da 45 minuti in amichevole sarebbe un errore, ma le qualità del verdeoro sono arcinote e se stimolato a dovere può ancora fare la differenza. Ma questo è un discorso che va fatto in caso di mancata cessione, tutt'ora la soluzione privilegiata da club e giocatore. Però è inevitabile per il tifoso immaginare un'Inter con Pereira a sinistra e Maicon a destra, due stantuffi sulle corsie. Utopia? Forse, ma se certi tasselli andassero al loro posto...

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Lun 20 agosto 2012 alle 01:10
Autore: Fabio Costantino
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