Il nome Brooke non dovrebbe suonare nuovo non solo allo scrivente. Il tempo di leggerlo e tutti - di sicuro i rappresentanti del genere maschile, non necessariamente di fede nerazzurra - correrebbero col pensiero alla splendida 60enne Brooke Shields, icona di bellezza degli anni '80-'90. E se qualcuno di costoro andasse anche oltre per appagare l'umana "cAnoscenza" - giusto per non procurare un'incazzatura postuma al sommo Dante circa il suo monito nel dissuaderci "a viver come bruti"... - il riscontro sarebbe (quasi) univoco. Il tempo di un click - dopo aver digitato la sola 'voce' Brooke su qualsiasi motore di ricerca - e ne uscirebbe un florilegio di bellezze femminili tra attrici, tiktoker e personaggi immaginari da soap opera. Oh: ne sortisse una, racchia! Purché la chirurgia estetica sia (sempre) con loro... Ma poi ci sarebbe anche lui, Brooke Norton-Cuffy, 'l'infiltrato' calciatore inglese del Genoa.

Non è dato sapere se nelle lingue di derivazione anglosassone il nome Brooke possa essere di genere bivalente - il cosiddetto nome "anfibio" (Corte di Cassazione dixit) - come, chessó, i nostrani Andrea o Maria (quest'ultimo, però, solo come 2o nome maschile). Ossia nomi associabili a soggetti di entrambi i generi. Si pensi, per esemplificare, ad Andrea Deloglu (conduttrice TV), ad Andrea Balestri (il Pinocchio di Comencini) o ancora ad Enrico Maria Salerno (il compianto attore nonché doppiatore di Clint Eastwood nella trilogia del dollaro di Sergio Leone).

Se così non fosse, certo ne hanno avuta di fantasia perversa i genitori di Norton-Cuffy davanti alla fonte della chiesa di Pimlico, lussuosa zona residenziale londinese. Se poi si va a ricercare l'identità battesimale completa del pargolo in oggetto - Brooke Dion Nelson - non ci si può che arrendere a cotanta bizzarra evidenza. Ma allora, già che c'erano, se i suoi genitori avessero voluto risultare ancora più trasgressivi e dissacranti - salvo, però, con quel nome pressoché femminile, incasinare la vita al loro innocente figliolo - perché allora non chiamarlo, semplicemente, Sabrina? Si fa per scherzare, Norton-Cuffy. Magari un giorno ti capiterà di incrociare in conferenza stampa un giornalista amante del gossip pallonaro. E - qualora non l'avessi già fatto ai tempi delle giovanili al Chelsea o all'Arsenal - renderai finalmente di dominio pubblico la genesi genitoriale di quel bizzarro nome battesimale. Magari si scoprirebbe che nell'isola caraibica di Dominica - paese di origine della tua famiglia, da non confondere con la Repubblica Dominicana - ricorrono usi e consuetudini differenti.

Per chiudere comunque 'in allegria' questa digressione mercatara, pare cosa buona e giusta riportare quello che - essendo in prossimità del Natale - si vuole bonariamente etichettare come un clamoroso strafalcione. A riguardo del chiacchierato scambio Frattesi-Khephren Thuram sull'asse Milano-Torino, in un articolo della Gazzetta di domenica scorsa aveva fatto sobbalzare sulla sedia questo passaggio: "Dal punto di vista bianconero, K. THURAM è costato “solo” 20 milioni (...), ha un contratto fino al 2029 (...), ma soprattutto HA QUATTRO ANNI IN MENO RISPETTO A DAVIDE. La questione anagrafica ha un peso evidente (...)". Alla faccia, specie se si rende il nerazzurro più 'datato' di quanto non sia. Eppure si sapeva che le panchine reiterate potessero far invecchiare anzitempo certi giocatori, ma immaginarsi Frattesi, all'improvviso, come un matusa, anche no! Infatti risulta - almeno secondo il calendario gregoriano forse in disuso in Gazzetta... - che tra il 22 settembre 1999 (data di nascita di Davide) ed il 26 marzo 2001 (compleanno di Khephren) correrebbero appena 551 giorni. Dunque poco più di 18 mesi: 1 anno e mezzo, NON 4!!!

Ah: come (non) passa il tempo!

Orlando Pan

Sezione: Calci & Parole / Data: Gio 18 dicembre 2025 alle 20:39
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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