Tra gli ospiti dell'evento 'One - Stronger Together' oltre a Christian Vieri c'era anche un altro attaccante storico del calcio italiano, Alessandro Matri, che si è intrattenuto con i giornalisti presenti per rispondere ad alcune domande.

Che voto dai alla prima Inter di Chivu?
"Positivo, ha sostituito un allenatore che ha fatto la storia, la squadra era abituata a Simone. Ma Chivu è arrivato a piccoli passi, mettendo un po' delle sue idee, cambiando la gestione delle rotazioni. Nella sconfitta con la Juve non è stata valutata la prestazione ma solo il risultato, penso che l'Inter mantenga sempre la sua forza".

Il bilancio del quadriennio di Inzaghi è positivo oppure si poteva fare meglio?
"Per me è un percorso positivo, due finali in tre anni non è semplice e il percorso non va demolito. Ma se mi chiedi se poteva vincere più scudetti, considerando la qualità della rosa, rispondo di sì. Ma non sempre si vince e arrivare in fondo a tutte le competizioni nelle ultime due stagioni significa aver svolto un lavoro che va valorizzato".

Tu e Vieri pensate che in tema stadi bisogna andare avanti. Ma non sarebbe stata la costruzione di due stadi a Milano la vera rivoluzione?
"Qui entriamo in questioni politiche e non vorrei addentrarmi. Personalmente vorrei che entrambe le squadre avessero il loro stadio. Lo dico da spettatore e da padre di famiglia che vorrebbe andare in uno stadio di proprietà che garantisca tutti i servizi necessari".

I gol di Esposito e Camarda possono essere l'inversione di tendenza che spinge il calcio italiano a puntare sui giovani?
"Non credo che due gol possano essere una spinta, serve tempo. In Italia manca un vero centravanti da tanti anni, la pressione è quella. Manchiamo dagli ultimi due Mondiali e questo alza la pressioni. Le possibilità ai giovani vengono date anche in Italia, ma è anche vero che i giovani devono rispondere. Un allenatore non è autolesionista, se trova un giocatore che fa la differenza lo mette in campo. Si pensi a Kean, che alla Juventus non segnava ma giocava, poi è diventato un cannoniere a Firenze. Boisogna anche trovare la propria dimensione".

FcIN - Chi è il più forte centravanti della Serie A e chi può diventare capocannoniere?
"Per me è Lautaro, ma il più indispensabile è Thuram. Credo che il francese occupi meglio la fase offensiva, dà più alternative, lega con i compagni e ha forza fisica. Come capocannoniere però scelgo Lautaro".

Le dichiarazioni di Alessandro Matri
Sezione: Web Tv / Data: Gio 02 ottobre 2025 alle 13:26
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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