"Penso di essere stato un buon giocatore, per esserlo ho fatto tanti sacrifici. Dietro una partita di 90' ci sono anni di lavoro, non è facile fare questo mestiere se non hai voglia di sacrificarti". Lo ha detto Alessandro Altobelli, intervistato da Sky Sport nel giorno del suo 70esimo compleanno. 

Il ricordo più bello del Mondiale 1982.
"Rossi, Graziani e Bruno Conti erano i titolari intoccabili, avendo giocato anche nel 1978 in Argentina. Io avevo fatto un bel campionato con l'Inter, avevo vinto la Coppa Italia, e in quel Mondiale lì capivo come era la situazione. Mi allenavo bene aspettando il mio momento. Mi dicevo che avrei avuto la mia occasione, poi sono stato fortunato perché ho giocato una finale dal sesto minuto. Ho avuto la possibilità di lasciare il segno facendo il gol del 3-1, dopo il quale il nostro presidente Pertini disse 'Non ci prendono più'; aveva ragione. Il giorno dopo gli abbiamo portato la Coppa".

Il soprannome Spillo.
"Quando ero nella Juniores del Latina, un maestro delle elementari mi aspettava sempre per portarmi nello spogliatoio. Mi vedeva alto e magro e ha cominciato a chiamarmi così, questo soprannome mi è rimasto. Mi ha portato bene, oggi bisognerebbe cambiarlo (ride, ndr)". 

Sezione: News / Data: Ven 28 novembre 2025 alle 14:07
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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