"Se questa cosa succedeva in America i giornalisti non sarebbero soltanto senza lavoro, ma forse in galera. Una cosa INCONCEPIBILE, un gesto molto vulgare e primitivo. Se quelli fanno questo con quella maglia, non oso pensare cosa farebbero se fossero in posizioni di fare qualcosa di piu di solo "giornalismo". E una cosa INAUDITA. Non succede nemmeno nel terzo mondo, perche ti beccano da quelle parti".
Lykaon

"Cara redazione,volevo commentare le ultime 2 perle che ci hanno regalato i milinasti: il taglio dello scudetto e gli insulti di Abate e Gattuso.Beh sul taglio della maglia che dire:si predica tanto il concetto di sportività,di un calcio stile British,di lealtà ma gesti del genere non hanno niente a che vedere con tutto ciò.Ora capisco perchè non avremo mai l'atmosfera gioiosa e di festa che hanno negli stadi inglesi o tedeschi:se chi deve dare l'esempio (e anche i giornalisti devono farlo)si comporta così è più che logico che accadano episodi spiacevoli negli stadi.Un accenno su i 2 pseudo-giornalisti che hanno compiuto il fatto:se prima erano incompetenti calcisticamente parlando ma simpatici,beh ora credo abbiano perso anche la simpatia dalla loro parte.Sugli insulti di Gattuso e Abate nei confronti di Leonardo si può dire che la loro mediocrità in campo rispecchia quella fuori dal rettangolo di gioco.Gattuso ha già dimostrato ampiamente la sua maleducazione e la sua "rozzaggine":giusto pochi mesi fa aveva messo le mani in faccia a Joe Jordan.Di Abate conoscevo la infima qualità calcistica degna di un campionato interregionale,mi sfuggiva quella umana che grazie a queste immagini ho scoperto.Detto questo inviterei tutti i tifosi a non dare troppa importanza a suddetti fatti.La classe non la si acquisisce con 7 Champions League.O si ha o niente".
Gianluca

"Da spettatore affezionato di QSVS sono rimasto dapprima basito, quindi molto amareggiato, allo spettacolo dei due giornalisti-tifosi-opinionisti di fede milanista che asportano a sforbiciate lo scudetto dalla maglia nerazzurra.
E' stato uno di quei momenti in cui, almeno per me, la linea tra sfottò e insulto è stata decisamente superata.
Lo sfottò è celebrare con la trombetta il gol ai cugini (o, nel caso di Pato, un richiamo per anatre), o fare ironie su come Leonardo sia passato da perdere 7-2 col Manchester a perdere 7-3 con lo Schalke. Battute come queste sono il sale del tifo calcistico e la fortuna di queste trasmissioni, che spesso risultano più divertenti delle partite stesse.
Per molti, me compreso, quanto abbiamo visto va oltre tutto questo, in quanto è una violenza fisica al simbolo che più di tutti rappresenta gli interisti, squadra, tifosi, società ed ex-giocatori: la maglia nerazzurra, la maglia con cui l'Inter gioca a San Siro.
Quel gesto, e il ghigno disinibito che lo ha accompagnato, è stato uno spettacolo di pessimo gusto, del quale gli autori dovrebbero scusarsi quanto prima. Giudicare la bontà di uno scherzo è prerogativa di chi lo subisce e non dell'autore, che se la caverà sempre con un autoassolutorio "era solo una goliardata, chi se l'è presa non ha senso dell'umorismo".
Non c'entra niente se questo scudetto sia meritato o no, quale sia il livello della serie A, la preparazione di Benitez, lo striscione di Ambrosini, il mercato di gennaio o cosa faremmo noi interisti se l'anno prossimo ci riprendessimo lo scudetto.
Semplicemente, un bel po' di gente è stata offesa: se i responsabili si scusano in sincerità (e se hanno agito in buona fede non avranno difficoltà a farlo) riprenderò a godermi quella trasmissione; se no, dovrò pensare un po' meno bene di loro.
Grazie per l'attenzione e un saluto a tutti gli amici interisti".
Ruggero

"In relazione allo sfregio perpetrato dai due giornalisti di telelombardia,stona il silenzio dell'interista ROSSI. Come atto di etica sportiva oltre a dissociarsi dovrebbe lasciare la trasmissione. Le parole volano ma la morale e l'etica camminano sui fatti".
Aspettiamo"
Eugenio

Sezione: Visti da Voi / Data: Mar 10 maggio 2011 alle 20:01
Autore: Redazione FcInterNews
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