"Zamparini, l’allenatore del Palermo, i loro tifosi, juventini, milanisti, romanisti…tutti uniti lamentandosi dei torti subiti dal Palermo domenica scorsa, contro l’Inter. Ma neanche la moviola adesso é sufficente a dar certezza ai fatti ed a zittirli? E poi io, come molta tant’altra gente di tutte le fedi e colori immaginabili, stiam qui fiduciosi che prima o poi la rendano obbligatoria in tutti i campi nazionali ed internazionali. Ma a che servirebbe? Cos`ho visto io domenica scorsa in Palermo-Inter, grazie alla moviola? Che c’erano 4 rigori e 2 fuorigioco contro inestenti. E poi chi si lamenta sono gli altri. La domenica precedente contro l’Udinese, giallo a Eto'o e rigore negato ingiustamente e nessun interista si é lamentato. Con altri due gialli, Eto’o salterá una gara di campionato, magari molto importante per il valore dell’avversario o perché, auguriamoci di no, gli altri attaccanti di ruolo potrebbero per quell’occasione essere infortunati oppure anche loro squalificati. Ma noi, a cominciare dal nostro Presidente, gran signore, non ci siamo lamentati nemmeno stavolta. Quelli che ci accusano per l’inesistente, si dimenticano e tacciono su prove TV che non servono a squalificare gente come Ronaldinho e Chiellini per evidenti azioni da Box fuori dal ring regolamentare. Prova Tv e giudice sportivo che puniscono con la stessa misura gli applausi di Snejider e le entrate spacca-ginocchia di Burdisso, 2 giornate per ambedue y casi. Questo calcio é ogni giorno piú strano. É strano che un Moggi sia ancora sulla piazza, addirittura pagato per parlare e farsi ascoltare. E che un nuovo Agnelli stia facendo di tutto per far credere che Facchetti e Moggi siano la stessa cosa. Sissignori. Due persone uguali. Ma vi immaginate?
Quella Juve non fu radiata solamente perché sennó, essendo la squadra con piú tifosi in Italia, il campionato ed il calcio in Italia, avrebbero perso in un sol colpo l’interesse ed i successivi abbonamenti alle Tv di 15 milioni di persone, fino alla fine inevitabile del nostro calcio. Bella fortuna la Juve. Ma quella Juve fu solamente l’apice, il culmine di un sistema vecchio come mio nonno (in pace riposi). Per chi non lo sapesse, il famoso “Stile Juve”, migliore si potrebbe chiamare “Sistema Juve”. E viene ancor da prima degli anni 60. E giá allora c’erano gli Agnelli ed i Boniperti. Con la Juve a quell’epoca, eravamo ancora molto vicini come numero di scudetti vinti. Ma il recentemente nato, “Sistema Juve” d’allora, fece si che le distanze s’allungassero a loro favore nei successivi 45 anni. Fino a Calciopoli, o Moggiopoli, o Juvopoli….appunto. Il primo vero scempio, ancor prima del fallo di Juliano su Ronaldo o delle scoperte post-accuse-Zemaniane delle cure a base di Steroidi somministrate dal Dr. Agricola ai giocatori Juventini tra i quali la loro bandiera Del Piero e la stella, quel testa-santa di Zidane, quando ad allenarli era Lippi, tecnico pro-Juve anche in nazionale e padre d’altro procuratore implicato e stranamente prosciolto dopo Calciopoli, il primo vero scempio che si ricordi risale alla stagione 1960-61, la stagione in cui esordí sulla panchina dell’Inter il Mago Herrera.
Per rendermela facile, ho voluto pubblicare in questa mia lettera una parte di ció che anche voi potrete trovare in Wikipedia a questo indirizzo http://it.wikipedia.org/wiki/Serie_A_1960-1961 , nel caso vogliate leggere la notizia completa. La parte che ci interessa é testualmente la seguente: Il 16 aprile si giocò Juventus-Inter: a Torino, la partita venne sospesa per un'invasione di campo da parte di tifosi entrati all'interno dello stadio senza biglietto. I nerazzurri ottennero in primo grado lo 0-2 a tavolino. La Juve però fece ricorso e poi, la sera prima rispetto all'ultima giornata di campionato con l'Inter a pari punti con la Juventus (46 a testa), la CAF ritrattò e ordinò di ridisputare la gara. Ci furono molti sospetti su quella decisione per via del doppio ruolo che ricopriva a quel tempo Umberto Agnelli di presidente sia della FIGC sia della Juventus. Secondo le parole di Bruno Bolchi, capitano dell'Inter in quella partita, ospite il 21 settembre 2009 della trasmissione Lunedi di rigore su Antenna 3 Lombardia, nel gruppo di tre persone della CAF che prese la decisione di rigiocare la partita c'era anche il dott. De Gennaro, ossia colui che aveva redatto il regolamento che prevedeva la sconfitta a tavolino in caso di invasione di campo. Tuttavia De Gennaro venne messo in minoranza e fu decisa la ripetizione. A quel punto tra le due squadre si creò una distanza di due punti, ma con il pareggio della Juventus (1-1 in casa contro il Bari) la Juventus divenne Campione d'Italia. Per raggiungere la Juventus, l'Inter avrebbe dovuto vincere a Catania, sperando in un passo falso dei bianconeri, invece i nerazzurri vennero sconfitti 2-0 a Catania, (partita ricordata come clamoroso al Cibali).
Il 10 giugno, in occasione del recupero di Juventus-Inter dopo la conclusione del campionato, per protesta, il presidente nerazzurro Angelo Moratti ordinò ad Herrera di schierare la squadra primavera, accusando la CAF di aver subito l'ingerenza del presidente federale. La partita finì 9-1 per la Juventus, con un Omar Sivori lanciato verso il Pallone d'Oro che insaccò 6 gol; per i milanesi segnò su rigore il diciottenne Sandro Mazzola, figlio dell'indimenticato Valentino e futura bandiera nerazzurra. I nerazzurri chiusero il campionato al terzo posto con 44 punti, dietro anche ai cugini del Milan. Ora, anche coloro che allora non erano nati (io nemmeno) ma che forse non c’erano nemmeno all’epoca del famoso e piú recenté caso Juliano-Ronaldo, ora anche voi potrete capire da dove viene il vero odio tra Juve ed Inter e dove trovare il germoglio che sarebbe Fiorito (o finalmente scoperto) con Calciopoli. Ma non é morto niente, purtroppo. Quelli ritornano, con un presidente piú giovane ma con lo stesso vecchio “Stile Juve” di sempre. Ma parlando della partita di domenica scorsa contro il Palermo e delle successive accuse e contro-accuse, mi permetto di dare un consiglio al mister Benitez. L'Inter vince troppo e si tira addosso l'odio e l'invidia di tutti e soprattutto di Juve e Milan, i quali si sentono e si risentono perché l?inter é riuscita seppur lottando contro Media e numero tifosi a sfavore, di vincere tutto in questi ultimi anni. Ma se fossi Benitez tacerei, non mettendomi al basso livello d'educazione e di cervello di certe persone e per non rischiare io stesso di dire certe stupidaggini, come per esempio quella dei 17 tiri che praticamente giustificano una svista arbitrale a nostro favore. I 4 rigori non c’erano!!! Punto!!!!.
Non alimentarei polemiche inutili e verserei le mie forze emozionali concentrandomi sul lavoro per migliorare l'Inter, soprattutto nella nostra Fase Difensiva. Mi preoccuperei d'incrementare la media realizzativa in rapporto al numero d'occasioni create, che da crédito al lavoro di Rafa. In questo momento la scarsa vena di Milito é senza dubbio il fattore piú determinante. E meno male c'é Eto'o. Ma mi unisco al commento di coloro che solamente il Principe lo amano e l'aspettano sereni e sicuri che tornerá a segnare come sempre ha fatto in passato. E per gli altri non resterá che rosicare ancor piú e magari attaccarsi (probabilmente ingiustamente) ad un errore arbitrale contro, in una partita terminata 4 a 0 per noi, con 2 gol del ritrovato Milito e 2 di Eto'o. Altro nodo cruciale é la fascia sinistra dove con Chivu lasciamo sempre un portone aperto agli avversari. C’é da insistere di piú nei giovani. Santon finalmente fisso in difesa ed a Coutinho non possiamo far perdere occasioni come in quel di Palermo, dove l’assenza obbligata di Snejider e le non perfette condizioni di Pandev erano l’occasione giusta, e quasi a salvo di polemiche in caso di sconfitta, di far giocare dal 1º il giovane brasiliano. Speriamo rientri Motta, perché Mariga é solamente buono in fase di distruzione del gioco avversario, ma non sa impostare ne tirare. Voglio fare gli auguri al nostro immenso Capitan Zanetti. Che strano sará non vederlo in campo contro Bari e speriamo di no, la Roma. Tanti auguri e saluti all’Inter, al Presidente, a Rafa, ai nostri giocatori, a tutti voi tifosi ed ai nostri amici di Internews. Ciao a tutti".
Corrado
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