J. MARTINEZ 6,5 - L'inizio non è dei più promettenti: stop impreciso davanti alla sua porta, passaggio al centro rischiosissimo e uscita a vuoto che mette qualche secondo k.o. De Vrij. Poi, all'improvviso, come la bomba d'acqua caduta su Torino e con un riflesso pazzesco a mano aperta, nega a Che Adams un gol che sembrava fatto e contribuisce alla costruzione della vittoria dell'Inter.
BISSECK 6 - Solido e affidabile, bene negli anticipi e nella capacità di gettarsi negli spazi quando il Torino concede voragini centralmente. Poi iniziano le difficoltà quando i padroni di casa iniziano a sovrapporsi sulla sua corsia, da dove partono diversi cross pericolosi. In più quando inizia a piovere in modo consistente e il campo diventa pesante, il suo passo rallenta e lo espone a qualche imprecisione, come il ritardo sull'intervento ai danni di Elmas che gli costa il giallo e la sostituzione alla pausa. DAL 46' DUMFRIES 6,5 - L'interregionale Milano-Torino arriva a destinazione con 45 minuti di ritardo, ma impiega pochissimi minuti a far capire quanto sia prezioso. Con gli spazi che si aprono diventa un fattore perché Biraghi lo perde di vista spesso ed è costretto a inseguirlo affannosamente. La sua sola presenza mette in guardia tutta la filiera mancina granata.
DE VRIJ 6,5 - L'unico momento in cui va in difficoltà è quando Pepo Martinez colpisce lui invece del pallone uscendo con tempi infelici. Nulla di che per uno come lui abituato a battaglie ben più complicate. Contro il Torino sbaglia poco o nulla, è sempre attento negli anticipi e sui palloni vaganti non si fa troppi scrupoli. Un conto in banca.
BASTONI 6 - Unico dei pretoriani coinvolti dal primo minuto, sente la responsabilità da fare da guida e si allena anche contro l'altro Dembelé, in attesa di sfidare quello originale all'Allianza Arena. La vera preoccupazione è la sua tenuta fisica sotto la pioggia torrenziale che si abbatte su Torino, nella speranza che la temperatura nei prossimi giorni rimanga stabile. Un paio di volte concede troppa libertà in area ad Adams (Pepo Martinez si supera al tramonto del primo tempo). Quando c'è da rimboccarsi le maniche non si tira indietro. DALL'80' ACERBI SV.
DARMIAN 6 - Finché si è giocato su un terreno praticabile ha fatto la sua parte con continuità anche nella metà campo del Torino, salendo con i tempi giusti e sfiorando la rete del raddoppio in collaborazione con Masina, che tira un sospiro di sollievo quando di sponda manda fuori e non nella sua porta. Poi con il terreno pesantissimo limita i suoi andirivieni e bada soprattutto a chiudere su Biraghi o Elmas, che crossano ogni volta che hanno mezzo metro. Da braccetto è una garanzia.
ZALEWSKI 7,5 - Inzaghi lo riporta ai primi calci seri accentrandolo per necessità sul centrosinistra ed è un'intuizione non felice, di più. Il polacco infatti, oltre a sentirsi a proprio agio come sul divano di casa sua in pantofole, esprime il proprio talento con un gol fantastico per costruzione (tacco) ed esecuzione (tiro a giro sul lato opposto). La prima rete nerazzurra non si scorda mai, ma questa non la dimenticheranno neanche i tifosi. Pur tendendo a spostarsi sulla fascia, quando 'entra' in campo sfrutta il dribbling per creare superiorità numerica e mettere i compagni nelle condizioni migliori (che palla per Dimarco...). Piacevolissima sorpresa. DAL 62' BARELLA 6 - Poco più di mezz'ora in cui contribuisce alla copertura difensiva sul centrodestra e non disdegna iniziative interessanti nell'altra metà campo, compresi due o tre lanci da applausi.
ASLLANI 7 - Ordinato e coinvolto nella contesa, fa partire l'azione con pulizia e con i tempi giusti, poi si abbassa per essere il primo filtro quando i granata provano a 'blitzare' all'improvviso. Le difficoltà nascono quando il campo diventa pesante a causa della pioggia torrenziale, condizione che gli impedisce di giocare il pallone a terra come suo gradimento e lo costringe ad allontanare il pallone prima possibile per non incappare nelle numerose pozze a centrocampo. Perfetto dal dischetto contro VMS, non certo una passeggiata e sempre lucido con il pallone tra i piedi.
ZIELINSKI 6 - Se alzasse la testa più spesso rinunciando a uno dei tanti dribbling o finte di corpo che mostra all'Olimpico ne guadagnerebbe la concretezza di squadra. Il polacco comunque è sul pezzo e non spreca un pallone, uscendo dal pressing avversario con la disinvoltura e la serenità di chi paga un caffè con la carta di credito. Anche lui, per caratteristiche ovvie, soffre la pesantezza del terreno di gioco e il lavoro doppio per trattare il pallone con il dovuto rispetto. DAL 62' CALHANOGLU 6,5 - Entra per giocare da mezzala e un po' lo stuzzica perché ha licenza di offendere rispetto alle abitudini. Non a caso costringe Milinkovic-Savic a uscire a valanga per negargli il gol. Il capolavoro però lo compie nell'altra area di rigore, quando con la punta del piede nega a Vlasic un gol che stava già festeggiando sotto la Maratona.
CARLOS AUGUSTO 6 - Fisicamente sta bene e stavolta Inzaghi gli chiede di giocare da esterno. Non attacca la profondità come potrebbe, preferisce fungere da appoggio nel palleggio per poi aiutare Bastoni sulle corse di Dembelé e Lazaro. Prova anche a segnare con uno dei suoi punti di forza, il colpo di testa. Prestazione non certo esaltante, ma è un porto sicuro per i compagni. E con tanta acqua intorno non è cosa da poco. Ammonito, esce all'intervallo. DAL 46' DIMARCO 6,5 - Entra in campo nella ripresa con la faccia di uno che tutto avrebbe voluto tranne che giocare sotto quest'acqua, poi manda in porta Taremi e proprizia il rigore dello 0-2 con una verticalizzazione con i fiocchi. Più volte scappa via a sinistra e ha anche la palla dello 0-3 ma VMS gli eclissa lo specchio della porta.
CORREA 6,5 - Più che in coppia con Taremi gioca in aggiunta al centrocampo, perché si abbassa così spesso da privare Masina e Maripan di un punto di riferimento e diventare un problema extra per Ricci e Gineitis. Certo, così l'iraniano si ritrova a fare stand-up comedy senza una spalla, ma l'argentino dà così ulteriore qualità alla manovra nerazzurra facendo partire gli esterni o le mezzali negli spazi. Anche se a sprazzi, ricorda a tutti che la tecnica non gli manca e per tre volte VMS gli nega la soddisfazione di timbrare il cartellino.
TAREMI 6,5 - Primo tempo un po' in sordina, pochi palloni giocati e una certa solitudine tattica che di certo non gli giova. Nella ripresa decide di aver visto abbastanza e si mette in proprio: prima si esibisce in un'acrobazia spettacolare respinta da Milinkovic-Savic, poi ben lanciato da Dimarco guadagna il rigore del raddoppio facendosi abbattere dal portiere serbo. Con il Torino sbilanciato, viene cercato con frequenza dai compagni e lavora diversi palloni con intelligenza.
ALL. INZAGHI 7 - In pochi credevano che l'Inter si presentasse a Torino con la massima concentrazione sull'appuntamento, dopo le energie lasciate in campo contro il Barcellona e con la testa già a Monaco di Baviera. Invece ancora una volta, pur ingannando tutti con un undici alternativo (Zalewski mezzala lo ripaga con gli interessi), ribadisce che tutti i suoi giocatori sono seri a prescindere dalla prestazione. E contro i granata la prestazione è solida, concreta, esattamente ciò che serviva per vincere. Non si molla un c...
TORINO: Milinkovic-Savic 7, Dembelé 5,5 (dal 62' Perciun 5,5), Maripan 6, Masina 6, Biraghi 6, Ricci 5,5 (dall'80' Ilic sv), Gineitis 6 (dal 62' Casadei 6), Lazaro 5,5 (dall'80' Cacciamani sv), Vlasic 6, Elmas 6, Adams 6,5. All. Vanoli 6
ARBITRO: LA PENNA 6 - Nulla di particolare da imputargli, forse ha il cartellino giallo troppo facile in situazioni in cui avrebbe potuto sorvolare. Vede bene negli episodi in area di rigore: netto quello su Taremi, illegittime le richieste granata per un presunto fallo di mano di Dumfries. Sulla rete di Masina c'è fallo ai danni di Asllani: corretto. Le problematiche le incontra quando deve gestire il maltempo, se la cava.
ASSISTENTI: Lo Cicero 6 - Cecconi 6
VAR: Marini 6
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