SOMMER 6,5 - Salva il risultato con Isaksen che è solo davanti a lui e prende anche la mira, nell'unica vera occasione in cui deve sporcarsi le mani. Sui gol fa il possibile, ma non può nulla neanche lui.

BISSECK 6 - Una grande prestazione, vince tutti i duelli, recupera palloni non semplici e si toglie lo sfizio di segnare il gol del momentaneo 1-0, senza mai abbassare il livgello di concentrazione. Poi però, quasi chiudendo un nefasto cerchio aperto contro il Genoa, tocca il pallone in modo goffo in area con il braccio e manda Pedro dal dischetto, impedendo ai nerazzurri il sorpasso scudetto. Il tedesco è così, prendere o lasciare.

ACERBI 6 - Viene portato spesso fuori area da Castellanos, poi si limita a seguire con gli occhi i movimenti offensivi avversari. Disinnesca una potenziale occasione sui piedi di Isaksen con ottimo senso del posizionamento, poi è costretto da un retropassaggio avventuroso di Bastoni a una corsa che si sarebbe risparmiato volentieri. Il pari della Lazio nasce da una sua giocata forzata di testa. Nel finale prova a dare supporto davanti, senza grande fortuna.

BASTONI 6,5 - Un solo grave errore, quando si fa infilare alle spalle da Isaksen nel primo tempo e viene salvato da Sommer. Al di là dell'episodio, che nasce da una ripartenza, è tra i migliori in campo per atteggiamento e contributo alla causa, per le ottime, energiche e puntuali chiusure difensive (superato l'esame Yamal, tutto è più semplice) e per la collaborazione ormai assodata con Dimarco in fase di possesso. DAL 90' ARNAUTOVIC 5,5 - Fa in tempo a sbagliare un gol davanti alla porta...

DUMFRIES 7 - Il duello tutto muscoli e progressione con Tavares è uno spettacolo per gli occhi, lui si difende bene e mantiene l'equilibrio nelle due fasi, alzando di tanto in tanto l'asticella quando trova spazi davanti. Non è il rullo compressore ammirato nelle uscite più recenti, anche perché Baroni non è Flick e impara dall'esperienza. Nel momento più difficile spicca il volo e riporta avanti i nerazzurri.

BARELLA 6 - Con e senza il pallone è sempre un fastidio per la Lazio e il suo centrocampo, che lo vede spuntare all'improvviso e deve impegnarsi per metterlo in difficoltà. A volte gli tocca frenare quando vede che i compagni non ne assodano lo spirito arrembante, altre cerca dialoghi in palleggio che non sempre vanno a buon fine. Per presenza scenica è un punto di riferimento e nel finale, dopo una lunga fase di appannamento, si ricarica con l'entusiasmo.

CALHANOGLU 6 - Contro la Lazio, oltre al solito lavoro di filtro, accompagnato spesso anche da applausi per caparbietà ed efficacia, alza il proprio baricentro di gioco andando a supportare il palleggio sulla trequarti biancoceleste, con l'intenzione di garantire vie d'uscita e incrementare il tasso di pericolosità. Nonostante l'ammonizione Inzaghi lo lascia in campo e il turco lo ripaga con i due piazzati che portano a entrambe le reti nerazzurre. DAL 90' ZIELINSKI SV.

MKHITARYAN 5,5 - Rientrato dopo alcuni giorni di riequilibratura dell'assetto, conferma di essere un elemento chiave nel centrocampo dell'Inter anche se non completamente al meglio della condizione. Si concede qualche pallone perso, anche in modo banale, ma si rivela il classico porto sicuro per chiunque abbia bisogno di liberarsi del pallone senza consegnarlo all'avversario. Nella ripresa il suo rendimento si abbassa notevolmente. DAL 90' ZALEWSKI SV.

DIMARCO 6 - Riceve da Baroni lo stesso trattamento Dumfries, pochi spazi per attaccare la profondità e preventive da parte di Marusic e Isaksen. Nonostante ciò, alla mezz'ora, è suo il primo vero approccio nerazzurro a Mandas: sinistro in corsa che costringe il portiere alla respinta non semplice. L'occasione gli suggerisce che forse è il caso di farsi trovare in area, non a caso partecipa attivamente all'azione che porta al gol di Bisseck. Nella ripresa la stanchezza bussa. DAL 67' CARLOS AUGUSTO 5,5 - Non ha un impatto positivo, perché davanti non sale e dietro si fa prendere in mezzo in occasione del momentaneo 1-1.

TAREMI 5,5 - Le incoraggianti sensazioni dopo il Barcellona e la trasferta di Torino lasciano il posto alle solite di incompiutezza. Spreca un'altra occasione dal primo minuto per dimostrare di poter essere utile alla causa, con una prestazione inconcludente in cui riceve pochi palloni, si esprime con scarsa convinzione ed esce senza lasciare traccia a parte una buona sponda per Thuram. DAL 55' CORREA 5,5 - Più visibile di Taremi, ma non abbastanza efficace per cambiare gli equilibri della partita. Riceve molti palloni lontano dalla porta ma è davanti che servirebbe un aiuto.

THURAM 5,5 - Qualche spunto degno di nota e poco altro, dovrebbe essere lui a guidare l'attacco in assenza di Lautaro invece si fa controllare senza troppi fronzoli dai centrali avversari. Neanche quando intravede spazi davanti riesce a farsi strada e rendersi pericoloso. L'assenza della seconda metà della ThuLa gli pesa più del dovuto sulle spalle.

ALL. INZAGHI 6 - Alla fine è l'Inter che, virtualmente, regala lo Scudetto al Napoli più che il Napoli andarselo a prendere. La partita con la Lazio è emblematica in tal senso, può essere quella del sorpasso decisivo e si conclude con tanta amarezza. La squadra fa il possibile, non domina il gioco e patisce l'assenza di Lautaro. Però ha la forza mentale di andare due volte in vantaggio, salvo poi farsi raggiungere in entrambi i casi in modo ingenuo. I cambi nel finale servono a poco.


LAZIO: Mandas 6, Marusic 6, Gila 6, Romagnoli 6,5, Tavares 6,5 (dal 65' Hysaj 6), Guendouzi 6, Rovella 6,5, Isaksen 5,5 (dal 52' Pedro 7,5), Vecino 5,5, Dia 5,5, Castellanos 6. All. Baroni 6


ARBITRO: CHIFFI 5 - Non c'è fallo di Isaksen su Bisseck in area, fa bene a lasciar correre. Però come al solito impiega poco a surriscaldare l'ambiente con fischi discutibili, uno dei quali costa a Calhanoglu il giallo per proteste. Stessa sorte poi per Guendouzi. Nella ripresa si perde il fallo di mano di Bisseck sotto i suoi occhi e continua a prendere decisioni che infiammano l'ambiente.
ASSISTENTI: Meli 5,5 - Alassio 6
VAR: Di Paolo 6

Sezione: Pagelle / Data: Dom 18 maggio 2025 alle 23:05
Autore: Fabio Costantino
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