La stagione in Spagna avrà una sua regolare conclusione. E' quanto ha assicurato in conferenza stampa il presidente della Federcalcio locale Luis Rubiales, che a margine di una videoconferenza coi presidenti dei club ha anche spiegato di non avere ancora fissato delle date per la ripresa: "Tutte le competizioni sono sospese. Non abbiamo fissato una scadenza per riprendere il campionato. Dalla Federazione non vogliamo parlare di possibili date. Quando tutto tornerà alla normalità, dovremo lavorare in modo che i protagonisti possano competere nelle migliori condizioni, pertanto i medici della Rfef ci diranno in quale momento e con quale spazio di tempo tra una partita e l'altra si potrà giocare. Non facciamo calendari perché non ci piace fare i chiromanti. È una situazione tremenda. Non ci sono limiti per ricominciare, il limite è la salute. Parlo costantemente con Gianni Infantino, giocare ogni 48 ore non è fattibile. Bisogna dare gli strumenti per recuperare le partite, ma non a tutti i costi. Si sta studiando la possibilità di giocare fino a oltre il 30 giugno. Ma se ci sarà o meno l'estensione, i club rimarranno in situazione di uguaglianza, in quanto potrebbero avere l'opportunità di andare sul mercato se non venissero estesi".

Rubiales comunque garantisce: "Facciamo il tifo perché la stagione finisca, perché abbiamo più della metà delle partite giocate. Non possiamo far retrocedere i club che stanno combattendo per la salvezza o non promuovere i club che stanno guadagnando la promozione sul campo. Quando il Paese si riprenderà, sarà tempo di terminare questa stagione. Il calcio ora è qualcosa di davvero poco importante visto il problema che sta affrontando il mondo intero, lo dico pur continuando a lavorare per il nostro mondo". 

Sezione: News / Data: Mer 25 marzo 2020 alle 15:29
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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