L’Inter ha imboccato il rettilineo finale. Con il pari di Napoli, Conte e la sua squadra iniziano a vedere quanto manca alla fine di questa corsa, con le prossime tre partite che potrebbero essere fondamentali per l’obiettivo più importante. Certo, nelle ultime due partite non sono arrivati i risultati sperati, con quattro punti preziosi che sono stati lasciati in trasferta. Ma nell’economia di un campionato, esistono anche delle partite in cui niente gira per il verso giusto e a condannarti sono i tuoi stessi errori. 


Il nuovo episodio de L’Orologio parte da questa considerazione, con l’intento di rivivere una delle settimane più intense della stagione. Contro Gattuso e Italiano, Conte ha trovato due strateghi in grado di opporsi in maniera molto diversa alla sua corazzata: in entrambi i casi, la sofferenza è durata solo mezz’ora, ma proprio in quel lasso di tempo un duplice errore di Samir Handanovic ha costretto l’Inter a rincorrere nel risultato, cosa che non accadeva da inizio febbraio. Oltre due mesi fa. Succede anche ai migliori e dopo un filotto di partite entusiasmanti, con la ciliegina sulla torta nel derby, Capitan Handanovic torna a far parlare di sé per i motivi sbagliati: è arrivato il momento di pensare a un suo successore? 

Da Napoli a La Spezia, chi non avrà visto la gara dei nerazzurri potrebbe pensare: “Ecco, hanno avuto il braccino”. Certo, il risultato contro lo Spezia non rende merito all’Inter, che però ha giocato una partita molto diversa dalle gare contro Shaktar Donetzk, Sampdoria o Udinese - in cui ha avuto evidenti problemi di costruzione, black-out difensivi e altre piccole tragedie. Tutt’altro: la squadra di Conte ha macinato gioco per oltre un’ora, sfruttando i punti deboli dello Spezia, e andando vicinissima a una moltitudine di gol. Del resto stiamo parlando di due pali, due gol annullati per fuorigiochi millimetrici e un’altra caterva di occasioni.

L’Inter ha le mani sul volante, ma adesso deve condurre la macchina nel porto più sicuro. Con la vittoria dell’Atalanta, adesso servono 9 punti. Come detto, le prossime tre gare saranno fondamentali per agguantare un sogno che il popolo nerazzurro aspetta da 11 anni. 

Nel frattempo, lontano dai campi di gioco, negli ultimi giorni è impazzata in tutto il mondo la demonizzazione della SuperLega. E’ un progetto che aveva senso? Perché è imploso su se stesso?

Ovviamente, nell’ultimo episodio de L’Orologio, non potevamo non dedicare un corposo capitolo alla faida tra le 12 ribelli e la UEFA. Spoiler: per noi non ci sono vincitori né vinti.

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Sezione: L'Orologio / Data: Gio 22 aprile 2021 alle 22:00
Autore: Marco Lo Prato / Twitter: @marcoloprato
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