La nuova Inter riparte da Siena, un campo che è stato l'epilogo di tanti trionfi. Senza Sneijder e Coutinho, ma con Schelotto, Kovacic e Kuzmanovic in più. Sono questi i risultati del mercato delle ultime settimane, senza contare le operazioni Livaja, Mariga, Rocchi e Carrizo. La squadra è cambiata, rafforzata perché sono arrivati tre possibili titolari, mentre Sneijder e Coutinho hanno giocato insieme solo 8 partite di campionato dal primo minuto. Si rafforza soprattutto il centrocampo, si guadagna qualità. Mateo Kovacic è un talento ma va aspettato, con pazienza. I tifosi interisti ora non vedono l'ora di vederlo in campo, in molti non lo conoscevano. Chi l'ha già visto giocare però non ha dubbi sul suo talento. Può giocare regista, mezzala e trequartista: per questo Stramaccioni ha insistito per averlo. E' ancora giovanissimo, solo in futuro si capirà quale può essere il suo ruolo nell'Inter. Ma ha le qualità per fare il regista, deve solo migliorare fisicamente e in fase difensiva.

Maglia numero 10, Moratti che l'ha definito 'speciale', le telefonate di Stramaccioni durante la trattativa: l'Inter punta su Kovacic per il futuro e l'ha messo al centro del progetto. E chissà che Kovacic non sia il primo di una serie di talenti croati che vestiranno la maglia nerazzurra. L'Inter osserva con grande attenzione il calcio croato, terra ricca di talenti che da luglio saranno comunitari. Il settore giovanile della Dinamo Zagabria è uno dei migliori d'Europa. L'Inter osserva con grande attenzione altri talenti, i 'nuovi' Kovacic. Sime Vrsaljko, terzino destro, era stato vicino all'Inter in settembre, poi la pista si è raffreddata. La Dinamo ha rifiutato un'offerta di 6 milioni dal Dnipro pochi giorni fa. Alen Halilovic è il più costoso e talentuoso: il City ha offerto pochi giorni fa 8,5 milioni di euro. La Dinamo ha risposto che ne vale 20, vuole tenerlo e spera che il prezzo si alzi. E' un classe '96, ha già esordito e segnato in campionato, rubando il record di gioventù proprio a Kovacic. L'Inter un anno fa è stata a un passo dall'acquistarlo, ora continua a seguirlo ma per comprarlo servirà una cifra importante, come accaduto per Kovacic. 

Costano meno altri due talenti della cantera della Dinamo. Il primo è Fran Brodic, attaccante classe '97. Nonostante abbia soltanto 16 anni ha appena fatto, a gennaio, la preparazione con la prima squadra. Ha fiuto del gol, è rapido e tecnico. Un attaccante moderno, è la stella dell'Under 17 croata. E' già stato all'Inter, ha fatto un provino. E' un talento che piace ed è ancora sotto osservazione, la Dinamo però lo blinda e non vuole cederlo. Ha fatto un provino anche con Arsenal, Tottenham e Manchester United, le grandi d'Inghilerra lo stanno seguendo. L'Inter c'è, tra qualche anno ne sentiremo parlare. 

Non è un talento cristallino, non è un fantasista o una punta che segna a raffica, ma è un difensore roccioso. E' Jozo Simunovic, difensore centrale classe '94 della Dinamo Zagabria. Ha 18 ed è già nel giro della prima squadra, è alto 1,88 m, molto forte fisicamente e bravo sui palloni alti e negli anticipi. L'Inter lo segue, è sul taccuino di tante big che lo monitorano per il futuro. Kovacic ha aperto una porta per il futuro, ora tante promesse croate sognano l'Inter. Anche chi è giovanissimo come Hrvoje Ilic, playmaker classe '99 del Nk Osijek. Quasi un bambino, con un talento fuori dal comune. L'Inter lo segue a distanza come tanti club, ora è presto, il ragazzo deve crescere. Quest'estate due croati hanno già giocato nell'Inter, hanno fatto la preparazione estiva a Trento con la Juniores Berretti di Sergio Zanetti. Sono Andrej Simunec, difensore classe '95, e Ante Roguljic, trequartista del '96. Dopo il provino con l'Inter, restano sul taccuino. Da luglio si apriranno le frontiere e diventeranno comunitari, i croati sono talenti da seguire per l'Inter e tutti i club di Serie A. L'Inter si è assicurata il miglior talento, Mateo Kovacic. Contro il Siena potrà già giocare qualche minuto, i tifosi interisti lo aspettano. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 03 febbraio 2013 alle 00:01
Autore: Guglielmo Cannavale / Twitter: @guglicannavale
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