“Sappiamo che è tutto nelle nostre mani”. Simone Inzaghi non poteva usare parole migliori per descrivere l’importanza di Inter-Shakhtar Donetsk nella conferenza stampa della vigilia. Questa sera a San Siro ci sono in palio tre punti che potrebbero valere gli ottavi di finale di Champions League. Un traguardo che nell’era post-Triplete del Biscione ha rappresentato un miraggio in più di un’occasione. 

Con Luciano Spalletti, ultimo avversario di livello battuto in campionato nella gara che Matteo Darmian ha definito come quella della possibile “svolta” della stagione, l’Inter è riuscita a tornare ‘A riveder le stelle’ in Europa. Ma senza riuscire a strappare il pass per la fase ad eliminazione diretta, complice anche un girone di ferro. Stesso risultato dell’Inter di Antonio Conte, campione d’Italia sulla panchina nerazzurra alla fine della passata annata ma con l’indelebile neo della mancata qualificazione agli ottavi di Champions. 


Lo Shakhtar è ormai diventato un avversario abituale nel cammino europeo degli ultimi anni nerazzurri. Nell’agosto del 2020 arrivò la manita (secco 5-0 griffato dalle doppiette della LuLa e dalla rete di D’Ambrosio) in semifinale di Europa League. Una scorpacciata di gol che ha poi portato all’amaro digiuno dei successivi tre incroci: ben tre 0-0, due nel Gruppo B della stagione 2020/21 con Conte in panchina - costati molto caro - e uno nel match d’andata dell'annata in corso.


Dopo la sconfitta all’esordio contro il Real Madrid e il pareggio in Ucraina, la situazione del girone è stata pian piano raddrizzata con le due vittorie sulla sorpresa Sheriff Tiraspol. Domenica il campionato è stato invece ufficialmente riaperto con il tris rifilato al Napoli, che fino al big match del Meazza aveva incassato solo quattro reti nelle prime 12 giornate. Un segnale chiaro ai naviganti: l’attacco dell’Inter (il più prolifico della Serie A con 32 centri e il secondo del gruppo europeo con 6) funziona. E per superare il girone, Spalletti e Conte (almeno in Europa), Inzaghi è obbligato a farlo funzionare anche questa sera. Per buttare nel dimenticatoio i fastidiosi 0-0 del recente passato e per sfruttare al meglio una grande occasione da non farsi scappare. Perché è tutto nelle mani dell'Inter, vogliosa di tornare a recitare come attore protagonista anche nel palcoscenico più prestigioso.


Sezione: Editoriale / Data: Mer 24 novembre 2021 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi
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