Il risultato conta poco, così come conta poco anche vincere ai rigori quando i rigori non erano neanche previsti inizialmente. Quello che più importa in questo calcio d'agosto è ottenere risposte, che siano positive o negative, sulla crescita dell'Inter di Cristian Chivu, in modo da avere un quadro più chiaro prima dell'esordio ufficiale in campionato contro il Torino il 25 agosto. Allo U Power Stadium si sono viste tante cose interessanti, in primis la capacità, come nel Principato, di reagire a una situazione di svantaggio, andando a ribaltare il punteggio sfavorevole. In secondo luogo, l'ottimo secondo tempo in cui il Monza non ha capito nulla. Al contempo, molti dei nuovi arrivati confermano che la loro fase di inserimento è a buon punto, o quanto meno non ha subito intoppi. E l'assenza di alcuni dei probabili titolari permette all'allenatore romeno di analizzare da vicino questi progressi. Bonny sta aumentando i giri del motore, Luis Henrique si sta scrollando di dosso l'ansia da prestazione, Sucic è sempre più padrone del centrocampo e poi c'è lui, Pio, colui sul quale gli interisti più romantici ripongono gran parte delle loro speranze, il figiuol prodigo tornato per essere protagonista. A Monza ha nobilitato una buona prestazione ricca di lavoro sporco con un colpo di tacco bellissimo, intuizione non da tutti, che conferma la sua capacità indiscussa di vedere la porta anche solo con gli occhi della mente. E no, quest'anno non sarà solo una comparsa nello scacchiere offensivo dell'Inter, metteteci la firma.

Non serve la firma, ma sicuramente qualche appunto sulle amnesie difensive che l'Inter continua a proporre. Bello essere in grado di rimontare, meno doverlo fare perché si permette all'avversario, a difesa schierata, di colpire e passare in vantaggio. La rete di Ciurria è da matita blu, Dimarco ha ribadito, se ce ne fosse ancora bisogno, di sprecare nella sua metà campo quanto di buono fa nell'altrui. Ma qui non si cercano capri espiatori, bensì le defaillance da correggere. C'è tempo, presto torneranno tutti a disposizione e si farà ordine. Perché ad agosto più della coppa è importante individuare i limiti e porvi rimedio. Prendendo con rispettoso entusiasmo le indicazioni positive perché pensare positivo è l'atteggiamento giusto.

Fuori dal campo, e il riferimento va al mercato, è stata una giornata da morale sotto i tacchi per il tifoso interista. Gli aggiornamenti, almeno quelli filtrati dai media, sono negativi sui fronti Lookman, Leoni e, per chi ancora sognava in grande, Donnarumma. Il nigeriano pare costi troppo, il difensore è indirizzato verso Liverpool e il portiere non aspetterà la fine del contratto, optando verosimilmente per il Manchester City. Facendosi inopportunamente attrarre dal pessimismo, la sensazione è di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano a due giorni da Ferragosto. Poi, ci mancherebbe, magari si tratta solo di sensazioni e almeno una delle sopra citate trattative merita di essere tenuta in vita, perché non sempre quello che emerge corrisponde alla descrizione esatta della realtà. Che sia la nostra dirigenza a dimostrarlo, perché ad oggi l'entusiasmo dell'ambiente non è poi così tangibile, soprattutto per le elevate aspettative createsi in queste settimane, con il club intenzionato a completare una rosa che ad oggi può essere sufficiente per fare bene ma senza voli pindarici.

In particolare su Lookman sta iniziando a serpeggiare la preoccupazione per un acquisto con i fiocchi quasi toccato con mano dai tifosi, prima di constatare la scarsissima disponibilità dell'Atalanta, che ha fatto davvero di tutto per fuggire a ogni forma di negoziazione, facendo filtrare attraverso i media amici prezzi sempre più alti, fino ai 55 milioni di valutazione di ieri ben lontani dall'offerta ufficiale dell'Inter. Sarà vero oppure trattasi di semplici scaramucce di mercato finalizzate a ottenere un prezzo migliore? A prescindere dalla verità, tutta questa situazione legata a Lookman ha già superato abbondantemente i livelli del buon senso. E in un modo o nell'altro bisogna metterci un punto.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 13 agosto 2025 alle 00:00
Autore: Fabio Costantino
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