Milito, niente Genoa per colpa di... Julio Cesar

Quando Benitez ha confermato la sua convocazione per la trasferta di Marassi, di certo Diego Milito ha avuto un sussulto. Per la prima volta sarebbe tornato da giocatore nella sua Genova, sponda rossoblù, dopo la presenza in borghese della scorsa stagione. Guarito dal problema muscolare, l’argentino avrebbe sperato di scendere in campo e quando nella ripresa l’allenatore lo ha invitato a riscaldarsi, probabilmente ha visto ormai a un passo la fine dell’incubo e il ritorno sul rettangolo di gioco. Lo stesso pubblico del Ferraris, quando lo ha visto alzarsi per andare nella zona adibita al riscaldamento assieme ad altri due compagni, gli ha tributato un applauso, consapevole dell’importanza di questo momento per il Principe (dopo la fresca delusione per la lista del Pallone d’Oro).

Momento molto intenso e toccante, segno dell’attaccamento che la tifoserie del Grifone nutre nei confronti dell’attaccante, anche oggi che indossa una maglia diversa e, nella fattispecie, avversaria. Il desiderio di campo di Milito però non trova soddisfazione, a causa dell’infortunio di Julio Cesar che costringe Benitez a cambiare la strategia delle sostituzioni, inserendo Castellazzi. Troppo rischioso concedere a quel punto una chance anche all’argentino, anche perché l’ultima sostituzione Rafa la spende per riorganizzare tatticamente la squadra (Cordoba per Biabiany). Insomma, se il Principe non è tornato a giocare davanti al ‘suo’ pubblico, potremmo dare la ‘colpa’ a Julio Cesar che ha cambiato le carte in tavola con il suo stiramento.

Ma considerando le condizioni del terreno e la sorte toccata anche a Cambiasso, forse è meglio così. Il ritorno da calciatore nella Genova rossoblù è dunque rinviato alla prossima stagione, maga contro il Tottenham in Champions League Milito avrà una nuova chance per scendere in campo, probabilmente partendo dalla panchina. Tanto, il manto erboso del White Hart Lane invita a dormire sonni tranquilli. Se lo chiamano prato inglese ci sarà pure una ragione…

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