Nel tracciare un bilancio sull'estate del Napoli, tra campo e mercato, Antonio Conte ha fatto una puntualizzazione rispetto alle ambizioni della sua squadra, che gran parte della critica colloca come favorita assoluta per la vittoria del prossimo campionato: "Abbiamo vinto lo scudetto non a ciclo finito, ma dopo il primo anno, in maniera straordinaria e incredibile, per merito dei ragazzi - ha spiegato il tecnico dei partenopei nella conferenza di Castel di Sangro -. Ma è stato un qualcosa di straordinario dopo solo un anno di ricostruzione. e l'ho detto precedentemente, lo siamo ancora, ora serve il secondo step prima del terzo. Alla presentazione dissi che sarò contento se avrò dato stabilità tecnica, calcistica perché finanziaria già c'è, per tenere il Napoli competitivo con le big e stiamo facendo questo. Noi oggi stiamo facendo uno step per rinforzare una rosa che non c'era per competere nelle diverse competizioni, per completarla anche perché numericamente abbiamo bisogno di inserire giocatori. Chi ha fatto le coppe europee l'anno scorso ha una base di 20-22 giocatori già assimilata, noi no; bisogna sapere che quando metti dentro tanti giocatori non tutte le ciambelle escono col buco, altrimenti saremmo tutti fenomeni a non sbagliare mai niente. Quanto al discorso sul mercato, stiamo facendo le cose perbene, rispettando sempre lo stile Napoli perché non faremo mai il passo più lungo della gamba. Siamo orgogliosi di costruire qualcosa per dare stabilità al Napoli per tanto tempo, per competere; poi ne vince sempre una sola, ma questo non significa che Juve, Milan e Inter falliscono". 

Parlando dei nuovi arrivi, Conte ha aggiunto: "Stiamo prendendo giocatori per il presente ma soprattutto per il futuro perché arrivano giocatori che non stravolgeranno l'11 iniziale, ma stanno completando la rosa. Beukema in futuro sarà il nuovo Rrahmani, ha quelle caratteristiche lì, è un soldato. Lucca, preso dall'Udinese, lavorerà guardando Lukaku che ha fatto 300 gol in carriera, ma non è un calciatore finito. Marianucci sarà per anni il centrale del Napoli, ma ha 21 anni e viene dall'Empoli. E' giusto chiarirlo, prendere uno pronto come De Bruyne è una cosa, ma è un acquisto diverso dagli altri. Dovremo completare la rosa per necessità, non per capriccio mio, del presidente o del direttore sportivo. Questa è la differenza tra chi prende giocatori per accrescere il valore della rosa e chi cerca di prendere giocatori per migliorare l'11 iniziale. Oggi la nostra necessità è completare la rosa: se prendi 13 nuovi e 7 vanno via, capisci che non ci sono fondamenta, ma le stiamo creando".

Sezione: Copertina / Data: Mer 13 agosto 2025 alle 13:53
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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