Un'analisi logicamente amara, quella fornita da Davide Frattesi nella zona mista di San Siro ai cronisti presenti a proposito della sconfitta pesantissima di ieri della Nazionale italiana: "Cos'è successo? Per me ci sono state due partite in una. Nel primo tempo c'è stata una sola squadra in campo, ma purtroppo in questo momento siamo fragili. Dopo aver preso il pareggio ci siamo sciolti. Ora il girone è finito, dobbiamo pensare alle qualificazioni di marzo. Il rendimento del secondo tempo forse è stato figlio del girone sempre a rincorrere, sapevamo che con la differenza reti non siamo arrivati dove volevamo arrivare, ovvero sperare di fare 2-3 gol al massimo per passare. Una volta che abbiamo capito fosse impossibile, mentalmente non è stato facile".

Ma è un'umiliazione o un bagno di umiltà in vista dei playoff?
"Spiegare un 4-1 è difficile, ma non parlerei di umiliazione. Non ci hanno preso a pallonate, almeno questo è arrivato a me in campo. Credo che hanno certificato il fatto di meritare il passaggio diretto ai Mondiali, secondo me è stato più quello. Dire umiliazione è esagerato".

Bisognerà stare più attenti ora.
"Sicuramente, poi dovremo essere fortunati a giocare la finale in casa dopo aver vinto la prima. Dobbiamo arrivare nelle migliori condizioni possiibli a questo appuntamento, non si può sbagliare".

Gattuso ha chiesto scusa ai tifosi presenti, tu sei d'accordo con lui? E per cosa bisogna chiedere scusa?
"Quando si perde 4-1 è difficile da spiegare la partita, bisogna chiedere scusa. Però è più una sconfitta figlia del percorso fatto in questo girone dove non abbiamo dimostrato di essere l'Italia che conoscono tutti, che vinceva 4 o 5 a zero contro avversarie di minor blasone. Questo discorso va raddrizzato in tutti i modi".

Come mai ci sciogliamo così quando ci attaccano?
"Il pesce puzza dalla testa, quindi vuol dire che gli attaccanti non hanno pressato bene e i centrocampisti non hanno fatto filtro. Se lasciamo al 90esimo un difensore uno contro uno col campo davanti diventa difficile marcare. Il primo gol è frutto di una deviazione, il secondo e il terzo sono gol che non devi concedere, devi stare appiccicato al risultato perché nel momento in cui prendi un gol e vai in difficoltà".

Sezione: Copertina / Data: Lun 17 novembre 2025 alle 11:30
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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