Quello che, in questi giorni, gli appassionati di calciomercato fanno passare per una genuina mega-operazione tecnica e di mercato tra Juventus e Milan è, in realtà, molto di più di quello che appare.

Il c.d. asse di mercato Juve-Milan è l’asse tra una società in salute, nel pieno della propria potenza economica e politica, ed una società tecnicamente fallita. Non una società qualunque, però, ma il Milan. Vale a dire la società che, da sempre, ha stretto con la Juventus una specie di patto di reciproca salvaguardia in base al quale l’una è obbligata a soccorrere l’altra nelle situazioni di gravi difficoltà, sportive, economiche o politiche. A qualunque costo. Anche a costo di risarcire l’infortunio in amichevole di un portiere con il prestito gratuito di un altro portiere.

L’asse di mercato cela il patto di ferro eterno che esiste in Lega e che, poi, ha riverberato i propri effetti anche sul mercato, non solo con il ridicolo citato risarcimento di Abbiati. Il tutto, con il solo fine di salvaguardare la sacra diarchia del calcio italiano che lo qualifica e lo caratterizza sin dagli inizi dell’era berlusconiana e che non ha mai fatto bene al movimento, portandolo anzi alla deriva di Calciopoli cui non seguì poi, come invece avrebbe dovuto essere, la eliminazione dalla faccia della geografia calcistica italiana e mondiale della Juventus e del Milan che, per illeciti molto più gravi di quelli del Bari o del Parma o dell’Avellino, se la cavarono con una meravigliosa serie B e con pochi punti di penalizzazione.

L’operazione per cui una società tecnicamente fallita, nel ciclone del FFP, riesca ad ottenere a condizioni di favore il prestito di uno dei centravanti più forti del mondo, attraverso altre operazioni di contorno, altro non è, allora, se non l’ultimo frutto del patto di sangue appena descritto sulla cui liceità oggi non si discute, ma che conferma, una volta di più, l'esistenza pacifica di un legame storico, profondo ed indissolubile tra due società amiche, complici e potenti.

Con il risultato sportivo per cui, di fatto, la Juventus rimette sportivamente in gioco il Milan che, prima o dopo, ringrazierà. Tecnicamente e politicamente. Questo è. Con buona pace degli appassionati di mercato e di chi resta tutta la notte sotto casa di Leonardo.

Giancarlo De Cata

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Sezione: Calci & Parole / Data: Mar 31 luglio 2018 alle 16:59
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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