Non si vuole certo salire in corsa sul carro dei detrattori un tanto al chilo di Lautaro Martinez. Già bastano ed avanzano quelli di Yann Sommer...

Eppure lo scrivente non avrebbe potuto che trasecolare dopo una verifica statistica indotta dalla lettura di quella che sembrava una mera boutade se non, meglio, una provocazione. Un rilievo acquisito da uno dei tanti commenti sfusi rintracciabili nelle varie pagine social dedicate ai nerazzurri. Uno di questi post sosteneva infatti che "(...) E’ ora di mettere tutti, ma proprio tutti in discussione. A partire da capitan Lautaro, 10 milioni netti per segnare meno di Krstović e di Orsolini da due anni a questa parte. Prestazioni sempre pietose nei match che contano, ieri solo l’ultima. Se non è in forma, stia fuori". Il commentatore si era poi profuso in altre considerazioni critiche su Lautaro più o meno condivisibili. Ma è stato il tarlo statistico a farsi subito strada in chi scrive. Non tanto - e quasi a prescindere - sui numeri del neo atalantino Krstović che, dopo i primi 2 anni italiani trascorsi al Lecce, ha totalizzato una media complessiva, ad oggi risibile, di appena 0,255 gol a presenza (1 ogni 266 minuti), quanto per l'impronosticabile sfida a distanza meneghin-felsinea tra Lautaro e Riccardo.

Ebbene, a partire dalla stagione 2023-24 - come evocato nel commento in oggetto - Martinez ha messo insieme 61 reti in 116 presenze totali (media 0,525 gol a gettone: 1 ogni 141 minuti, ossia una marcatura ogni partita e mezzo, circa). Mentre invece, incredibilmente, lo score di Orsolini nell'ultimo parziale triennio è migliore. Con una media di 0,537 - frutto di 43 gol in 80 presenze - che è riconducibile ad 1 rete ogni 125 minuti: ossia un quarto d'ora in meno del nerazzurro...

Ma 'l'anomalia' nelle segnature non si evidenzia solo nella sfida tra Lautaro, punta centrale e Riccardo, esterno destro. Se ne può trovare conferma anche nella classifica dei marcatori di Serie A che, alla 12a giornata - ossia a circa 1/3 del campionato - non era mai stata così parca di segnature, con ben 4 marcatori allineati alla miseranda quota di 5 gol. Ma a far specie è anche il ruolo in campo che l'autorevole fonte Transfermarkt attribuisce a quel poker di goleador (si fa per dire): 1 mediano (Calhanoglu), 1 trequartista (Nico Paz) e 2 ali destre (Orsolini e Pulisic). Nella classifica marcatori, i centravanti vengono solo dopo... E pensare che, se Hakan avesse segnato il rigore nel derby, 'svetterebbe' a quota 6 gol, peraltro insieme proprio ad Orsolini che si era fatto parare la massima punizione ad Udine solo il giorno prima.

Di Lautaro, che dire: è risaputo che è una prima punta a cui piace svariare su tutto il fronte d'attacco, partecipando molto spesso - anche dalle fasce - alla costruzione del gioco. Ma i numeri - almeno quelli totali delle stagioni più recenti, tranne che nella Champions in corso - sono freddi e lo 'inchioderebbero' ad una realtà statistica tanto insaputa quanto finora inimmaginabile. Poi, come fatto rilevare da Riccardo Trevisani, non può essere un caso che - al rientro dalle 3 soste per le nazionali, dopo voli transoceanici o trasvolate sul Continente Nero - Chivu si sia convinto a sostituire il puntero argentino dopo 1 ora di gioco e sempre per primo: sia contro la Juve che con la Roma ed infine nel derby. La fascia di capitano - con tutto il dovuto rispetto - dovrebbe responsabilizzare Lautaro più di quanto già non ne dia dimostrazione. Eppure, dati alla mano, una dedizione ancora maggiore alla causa interista sarebbe un toccasana sotto tanti aspetti. Essendo appena 28enne, non gli si può certo chiedere di rinunciare alla sua nazionale come ha fatto invece, spontaneamente, Sommer - ormai prossimo alle 37 primavere - che ha chiuso con la Svizzera, peraltro già qualificata per i Mondiali americani.

Con l'Argentina che gode da tempo dello stesso status, a Lautaro più pensieri neroblù e meno incombenze albicelesti non dovrebbero allora sconvolgere più di tanto la sua tavolozza di colori preferiti...

Orlando Pan

Sezione: Calci & Parole / Data: Mer 26 novembre 2025 alle 16:59
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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