Nell'intervista alla Gazzetta dello SportJoao Miranda non risparmia feroci critiche a Luciano Spalletti. “Ha imposto la paura. Come allenatore niente da dire: un vincente. Ha riportato l’Inter in Champions e ha gettato le basi per il futuro, ma come uomo… lasciamo stare. Il peggior allenatore avuto in Italia in tal senso. Viveva col terrore che qualcuno parlasse male di lui. Se ci fa caso sono pochi i calciatori ad aver avuto buoni rapporti con lui. Litigammo per questioni di campo. Non ama chi gli si mette contro e ha opinioni diverse. Dopo quel diverbio ho iniziato a giocare sempre meno. Mi schierava una volta sì e un’altra no. Così è difficile entrare in condizione, soprattutto se ti ritrovi a giocare solo le partite importanti”. 

Miranda difende anche Mauro Icardi. "La fascia di capitano tolta? Robe personali. Lui (Spalletti, ndr) è così: non credo pensi totalmente alla squadra. Quando ti prende di mira è finita. Comunque, nonostante ciò che diceva Wanda, Mauro è sempre stato professionale con noi. E quanto segnava... Io miglior difensore della Serie A di allora? Certo, lo ero - aggiunge -. La mia storia parla per me. Il miglior Miranda sarebbe titolare in tutti e due i club - aggiunge -. I nerazzurri hanno tre centrali fortissimi, ma il mio preferito è Bastoni: veloce, tecnico. Mi somiglia. Un rimpianto all'Inter? Non aver vinto un trofeo”. 

L'ex difensore aggiunge poi su Lautaro che si tratta di "uno dei cinque attaccanti al mondo. Ha forza, tecnica e qualità. Può segnare in qualsiasi momento” e che Atletico-Inter finirà "in parità. Per l’Atletico provo un po’ di affetto in più, ma in Italia sono stato da Dio. Quattro anni magici”. 

Sezione: Copertina / Data: Mer 26 novembre 2025 alle 10:06
Autore: FcInterNews Redazione
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